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Sky Soundbox: la soundbar conveniente solo per i clienti Sky

sky soundbox

Qualche mancanza si fa sentire e il prezzo per i non abbonati a Sky non è dei più convenienti, ma sul versante audio la Sky Soundbox non delude.

A circa un anno dalla distribuzione sul mercato britannico, la soundbar Sky Soundbox realizzata dal produttore francese Devialet è finalmente disponibile anche in Italia a 599 euro per chi non è abbonato a Sky, a 399 euro per chi è abbonato da meno di 6 anni e a 349 euro per gli abbonati da 6 anni in su. Il costo non è rateizzabile e non va nella fattura di Sky, ma si paga una tantum con carta di credito. Considerando che Devialet è un produttore audio molto quotato grazie soprattutto ai suoi diffusori Phantom e che per gli abbonati a Sky di lunga data 349 euro è un prezzo interessante, abbiamo messo alla prova la Sky Soundbox per capire se possa reggere il confronto con modelli di altri produttori nella stessa fascia di prezzo. Ecco com’è andata.

Costruzione

La prima cosa che salta all’occhio è che la Sky Soundbox non è la classica soundbar lunga, bassa e stretta. Parliamo infatti di un diffusore attivo di 37,5 cm di larghezza per 21 cm di profondità che non differisce molto come dimensioni dal decoder Sky Q e una simile profondità richiede un certo spazio per il posizionamento di fronte al televisore. Sky tra l’altro suggerisce di lasciare 15 centimetri su entrambi i lati per consentire ai driver laterali di svolgere al meglio il proprio compito.

Sky Soundbox combina inoltre la connettività di una tipica soundbar e quella di uno speaker wireless, con ingresso/uscita HDMI (ma niente ARC e questo è un vero peccato) e ingresso ottico digitale per le connessioni al TV, oltre a un ingresso USB e alla connettività Bluetooth 4.1 per la riproduzione musicale. Nonostante le dimensioni possano farlo credere, in realtà la Sky Soundbox non è una soundbase e quindi, anche per la presenza di comandi sulla parte superiore, non può fungere da base sul quale appoggiare il TV.


Caratteristiche

La prima cosa da notare, e che per una volta è a favore di noi italiani, è il prezzo molto inferiore rispetto a quello iniziale in UK. Là infatti la Sky Soundbox arrivava sul mercato lo scorso novembre a 800 sterline per i non abbonati a Sky UK, che diventavano 300 sterline per i clienti Sky TV e 250 sterline per i clienti Sky Q Multiscreen. Se quindi i prezzi italiani per gli abbonati a Sky sono quasi alla pari di quelli britannici, 800 sterline rispetto ai 599 euro per i non abbondati sono una bella differenza, anche se la Soundbox interesserà principalmente (o almeno crediamo) a chi è già abbonato a Sky.

In ogni caso anche spendere 599 euro per una soundbar targata Devialet non sembra la fine del mondo, anche perché il produttore francese ha incluso nella Sky Soundbox alcune delle sue tecnologie esistenti a bordo dei diffusori Phantom (che non sono certo diffusori economici) come l’involucro sigillato e la tecnologia proprietaria woofer push-push per migliorare la resa in gamma bassa. Non è invece presente la tecnologia di amplificazione ADHV2 che combina l’amplificazione di Classe A con quella di Classe D; qui infatti troviamo solo un sistema di amplificazione di Classe D.

All’interno della soundbar troviamo sei woofer da 7,5 cm (due nella parte anteriore, due su ogni lato) e tre driver full-range da 5 cm. C’è anche un sistema di elaborazione audio per dividere le frequenze audio a specifici diffusori; i suoni ambientali vengono infatti affidati ai driver posteriori in modo da essere riflessi sulla parete posteriore ed essere diretti verso la posizione di ascolto.

L’elaborazione del suono AVL (Auto Volume Level) promette invece di analizzare i segnali audio in tempo reale e di conseguenza di regolarli, in modo che tutti gli elementi della colonna sonora del film o del programma TV possano essere chiaramente uditi. Dobbiamo invece rinunciare al Dolby Atmos e al DTS e accontentarci del Dolby Digital Plus, ma visto il prezzo di listino l’assenza del Dolby Atmos era quasi scontata e Sky promette di fornire ai suoi utenti un suono comunque immersivo. Sarà vero?

Qualità audio

In larga misura questa attenzione all’immersione e a un suono a 360 gradi ha dato i suoi frutti. La Sky Soundbox infatti colpisce fin dall’inizio, soprattutto grazie alla sua chiarezza e al suono diffuso con una buona ampiezza. I driver laterali infatti disperdono bene il suono nell’ambiente di ascolto, spingendolo ben oltre la larghezza dello schermo del TV.

Nonostante le sue dimensioni compatte per una soundbar, la Soundbox non è priva di peso o dinamismo. È infatti una piccola “scatola” con una grande presenza; semplicemente non aspettatevi un vero e proprio suono surround. Le basse frequenze mancano inoltre della definizione per sfruttare appieno gli elementi più devastanti e ricchi d’impatto, e si ottiene un suono decisamente più marcato dalla più economica soundbase Q Acoustics M2 con subwoofer incorporato. A ben vedere però la Sky Soundbox sa farsi valere in altri ambiti.

La sua gamma media ad esempio bilancia in modo impressionante il peso con l’espressività, restituendo i dialoghi dei film in modo molto più netto, preciso e corposo rispetto all’audio integrato del TV Samsung (un SUHD KS7000 da 55’’) a cui abbiamo collegato la soundbar. Sky, che ha collaborato con Devialet nella progettazione della Soundbox, ha chiaramente voluto dare a priorità alla resa dei dialoghi e, sebbene la sua presentazione non sia la più uniforme su questa versante, è ottima per la normale visione della TV.

A parte il prezzo scontato però, ci sono altri vantaggi nell’essere un cliente Sky e nell’acquistare la Soundbox. Premete ad esempio il pulsante ? sul telecomando Sky e accederete alle impostazioni audio specifiche della Soundbox. Sono disponibili tre modalità audio utente: Bambini (che imposta un volume limitato), Parlato (potenziamento delle voci) e Notte (modalità con livelli dei bassi ridotti per non disturbare i vicini di casa). Tutti sono efficaci, ma il più utile a nostro avviso è Parlato, soprattutto per le telecronache degli eventi sportivi.

C’è anche Q Sound, che mira a creare un’esperienza audio più coinvolgente. Sky dentifica i metadati del contenuto che state guardando e lo abbina a tre profili audio all’interno del Soundbox: sport, musica o cinema. Quando ad esempio ci sintonizziamo su una partita di calcio, il rumore della folla è notevolmente amplificato e più atmosferico.

Verdetto

Se dovete spendere 600 euro per una soundbar, molto probabilmente non punterete sulla Sky Soundbox, anche perché in questa fascia di prezzo ci sono modelli di Yamaha e LG più versatili e, in certi casi, anche meglio suonanti.

Se però siete clienti Sky e potete acquistare la Soundbox a 399 o 349 euro a seconda della vostra “fedeltà” alla piattaforma satellitare italiana, il discorso è diverso. Soprattutto nel secondo caso vi portereste a casa una soundbar che, nonostante alcune assenza (DTS, Dolby Atmos, HDMI ARC) e dimensioni non adatte a tutti (soprattutto per la profondità), suona bene, offre un soundstage decisamente ampio e ha anche funzionalità da speaker wireless grazie al Bluetooth. E sinceramente non ci vengono in mente molti concorrenti di questo livello che costino meno di 400 euro.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Summary

Qualche mancanza si fa sentire e il prezzo per i non abbonati a Sky non è dei più convenienti, ma sul versante audio la Sky Soundbox non delude.

Pro
Sound brillante, ampio ed espressivo
Ottima costruzione
Facile da usare
Buona integrazione con Sky
A 349 euro inizia a essere molto interessante

Contro
Le dimensioni non andranno bene a tutti
Dolby Atmos e DTS assenti
Un po’ caro se non siete clienti Sky
Definizione in gamma bassa migliorabile
Manca l’HDMI ARC

Scheda tecnica
Ingressi: HDMI
Uscite: HDMI, ottica
Connettività: Bluetooth 4.1
Risposta in frequenza: 35 Hz-22 kHz
Dimensioni (AxLxP): 9,5×37,5×21 cm
Peso: 4 Kg
Prezzo: 349, 399 o 599 euro
Sito del produttore: www.sky.it

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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