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Sonos Trueplay: l’ottimizzazione audio semplice ed efficace

sonos trueplay
Sonos Era 100

In occasione dell’uscita dei nuovi speaker Sonos Era 100 ed Era 300, abbiamo voluto approfondire la funzione di ottimizzazione TruePlay esclusiva per quasi tutti i prodotti Sonos

La posizione in cui installate gli speaker si ripercuote naturalmente sulla resa audio. La funzione Trueplay di Sonos, fino a pochissimo tempo fa esclusiva per iOS ma oggi disponibile anche su device Android seppur con qualche distinguo, sfrutta il microfono di un iPhone o di un iPad per misurare l’ambiente di ascolto e regolare al meglio delle possibilità le impostazioni audio dello speaker a livello di equalizzazione, analizzando in che modo il suono si riflette sulle pareti, sui mobili e su altre superfici della stanza.

Il processo di setup consiste in una serie di suoni e toni non poi molto diversi da quelli che ascoltiamo solitamente quando eseguiamo la calibrazione automatica di un amplificatore AV. Trueplay è particolarmente utile se il vostro speaker Sonos è messo in posizioni non proprio ideali come in un angolo della stanza e, se il risultato della calibrazione non vi piace, potete sempre tornare alle impostazioni di default.

Si tratta insomma di una funzione molto importante per chi acquista uno o più speaker Sonos (soundbar comprese), tanto che gli unici prodotti che non lo supportano sono Port, Connect e Roam SL, mentre Amp e Connect:Amp supportano Trueplay se usati per alimentare gli speaker Sonos Architectural In-Wall e In-Ceiling in una sola stanza.


In generale, TruePlay è un processo della durata di circa tre minuti facilissimo da eseguire (pensa a tutto l’app Sonos), ma ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione. Innanzitutto, gli ultimi speaker di Sonos (gli Era 100 ed Era 300) si possono ottimizzare scegliendo l’ottimizzazione rapida (l’unica disponibile per i dispositivi Android) o quella avanzata.

L’ottimizzazione rapida sfrutta i microfoni integrati di Era 100 o Era 300 (il relativo interruttore dei microfoni deve essere quindi accesso). Si tratta di un processo meno evoluto di quello classico (che Sonos chiama ottimizzazione avanzata), ma se non altro anche chi non ha un iPhone o un iPad può sfruttare TruePlay seppur non al massimo delle due possibilità, mentre con il processo avanzato gli utenti iOS sfruttano i microfoni del loro device (iPhone o iPad) per eseguire un’ottimizzazione più precisa.

C’è poi l’ottimizzazione automatica, disponibile però solo per gli speaker portatili Move e Roam anche in caso di una configurazione stereo. Questa funzione, che sfrutta i microfoni integrati negli speaker (dovete quindi attivarli), si avvia non appena il prodotto inizia a riprodurre audio e viene eseguita di nuovo quando si ascoltano contenuti diversi o si sposta lo speaker in altri luoghi. Anche in questo caso si tratta di un’ottimizzazione “parziale” e non completa come quella standard, anche se trattandosi di speaker portatili questo tipo di processo migliorativo ha meno importanza che non con speaker fissi.

multi-room

In generale, durante il funzionamento di True Play in modalità avanzata, Sonos consiglia di diminuire il rumore il più possibile, visto che suoni come voci, passi ed elettrodomestici rumorosi possono causare problemi durante l’ottimizzazione dello speaker. Bisognerebbe inoltre spostarsi il più possibile all’interno della stanza, meglio ancora se lo si fa seguendo le indicazioni dell’app. Infine, Sonos consiglia di non regolare il volume dello speaker durante l’ottimizzazione per non compromettere la buona riuscita della procedura. Se volete interrompere il processo di ottimizzazione, basta premere il pulsante Riproduci/Pausa sullo speaker Sonos o toccare la X che compare nell’app durante la procedura.

Nel corso degli anni, abbiamo provato spesso TruePlay con diversi speaker Sonos e lo abbiamo sempre trovato un processo non solo semplicissimo da eseguire e alla portata di tutti (oltre che del tutto gratuito), ma anche efficace nel migliorare sensibilmente la qualità audio degli speaker compatibili, soprattutto con configurazioni stereo e con le soundbar. Tanto che spiace non trovarlo disponibile anche per altri speaker non Sonos e che chi ha un device Android debba accontentarsi solo dell’ottimizzazione rapida. E non vediamo l’ora di provarlo anche per i nuovi speaker Era non appena ci metteremo le mani sopra.

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