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IFA 2018: a tu per tu con le cuffie wireless AKG Y500

akg y500

A IFA 2018 abbiamo testato brevemente le cuffie wireless AKG Y500, eredi delle ottime Y50BT presto disponibili sul mercato a circa 150 euro.

Chi ha posseduto le AKG Y50BT (anno di grazia 2015) sarà rimasto certamente soddisfatto da queste eccellenti cuffie wireless, che hanno convinto un po’ su tutti i versanti (audio, design, costruzione, funzioni) così come la loro controparte cablata (AKG Y50). Tre anni dopo eccoci a parlare delle loro eredi AKG Y500 e dal nostro primo ascolto nell’affollato showfloor di IFA 2018, che ammettiamo non essere il luogo ideale per testare delle cuffie, pare proprio che AKG abbia realizzato un successore più che degno.

Costruzione

Le nuove AKG Y500 hanno mantenuto sia la connettività Bluetooth, sia il design on-ear del modello precedente, con un ampio e comodo archetto regolabile e imbottito e la parte interna degli auricolari in memory foam che si adatta comodamente alle orecchie. Il mix di metallo e plastica rende le cuffie robuste e leggere al tempo stesso (il peso si ferma a 230 grammi), mentre i bordi in metallo lucido intorno agli auricolari conferiscono un innegabile tocco di classe. Molto bella poi la colorazione blu dell’esemplare che abbiamo testato, ma AKG rende disponibili anche le finiture verde, rosa e nero.

Anche il logo AKG è molto più piccolo e sottile rispetto a prima e pensiamo che quello delle Y500 sia un design migliore e più curato di prima. È inoltre possibile ripiegare le cuffie, appiattendole in modo da poterle inserire in una borsa o in un piccolo zainetto.


Caratteristiche

Anche i controlli sotto ciascun padiglione auricolare sono stati ripensati. L’interruttore di alimentazione ha un piccolo LED blu che indica quando le Y500 sono accese e collegate tramite Bluetooth allo smartphone, mentre dei leggeri “beep” indicano quando le cuffie sono accoppiate alla sorgente audio. C’è anche un pulsante per la funzione Ambient Aware di AKG, una tecnologia che permette di ascoltare ciò che vi circonda mentre tenete le cuffie accese, in modo da essere consapevoli dei rumori esterni in situazioni di possibile pericolo (come per esempio il traffico cittadino mentre andate in bicicletta).

Abbiamo provato questa funzione nell’affollato stand di AKG e una vera e propria scarica di rumori (conversazioni, passi, cucchiaini sulle tazze da caffè, musica di altri diffusori) è penetrata leggermente nelle cuffie facendoci percepire alcuni di questi suoni. Sospettiamo però che se volete davvero essere certi di quello che vi circonda la cosa migliore sia mettere in pausa la riproduzione, ma ci ripromettiamo di analizzare meglio questa feature in sede di recensione e in situazioni più tipiche e comuni (in strada soprattutto).

Sull’altro auricolare troverete un piccolo pulsante per ascoltare e mettere in pausa la musica (toccando due volte, si attiva invece l’assistente vocale sullo smartphone) e un controllo del volume decisamente preciso e comodo da utilizzare. Il layout di questi pulsanti è molto intuitivo e ci vogliono davvero pochi secondi per abituarsi al loro utilizzo.

Le cuffie vengono caricate tramite microUSB (un cavo viene fornito nella confezione) e secondo AKG forniscono un’autonomia di 33 ore, ovvero ben 13 in più rispetto alle circa 20 ore assicurate dalle precedenti Y50BT. Un’altra caratteristica interessante è che le AKG Y500 mettono automaticamente in pausa la musica quando ve le togliete, per poi riprendere la riproduzione quando ve le rimettete (feature ormai molto comune in cuffie e auricolari wireless di un certo livello). Il tutto funziona anche dopo aver spento e riacceso le cuffie. Finché siete connessi allo smartphone, i vostri brani inizieranno a suonare quando indossate le cuffie, senza dover premere play sullo smartphone.

Qualità audio

Anche in un ambiente affollato come quello di IFA, è chiaro come le Y500 offrano una resa carica e piena di energia in tipico stile AKG. Brani come IDGAF di Dua Lipa suonano incisivi e dinamicamente emozionanti e sembrano esserci molti dettagli accanto al ritmo sostenuto della canzone. Il livello di chiarezza e sfumature è qualcosa che dovremo testare a fondo quando otterremo un esemplare per la recensione, ma già così le Y500 suonano in modo solido e sicuro e c’è un chiaro un accenno a quell’eccellente equilibrio che ci aveva impressionato tanto già con le Y50BT.

Ottimo anche il livello del volume, anche se una certa asprezza entra in gioco se si spinge troppo verso l’alto; una cosa comunque normale per la maggior parte delle cuffie di questo tipo e contate che abbiamo alzato al massimo il volume per cercare di superare l’ambiente molto rumoroso dello stand. Nel complesso le AKG Y500 sembrano molto divertenti da ascoltare e sono già pronte per essere le nostre nuove favorite nella loro categoria.

Verdetto iniziale

Il design e l’estetica aggiornati sono accattivanti, ci sono alcune nuove funzionalità intelligenti e la qualità audio sembra essere altrettanto buona (se non migliore) di quella del modello precedente, il tutto a un prezzo di circa 150 euro e con una disponibilità sul mercato molto vicina. Non vediamo l’ora di testarle più a fondo e vi rimandiamo quindi alla recensione completa che speriamo di offrirvi il prima possibile.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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