Dall’azienda taiwanese AOpen un monitor 27″ pollici 16:9 curvo rivolto a chi è in cerca di un apparato per uso gaming ma anche quotidiano
L’AOpen 27HC1R è un monitor 27” pollici 16:9 curvo VA W-LED Full HD 8 bit che si rivolge ai consumatori di videogame ma anche per un intenso uso lavorativo.
Linea essenziale, cornice minimal, il prodotto taiwanese dispone di base a forma di V invertita va ad agganciarsi a una singola vite al braccio di sostegno, il quale non richiede altro che il corretto posizionamento nell’alloggiamento della paletta posteriore con movimento a pressione. Un comodo pulsante nella sezione inferiore consente un altrettanto rapido distacco, operazione rapida, intuitiva e assemblaggio possibile senza aiuto. Solidità e robustezza sono un binomio che ritroviamo nelle rigide plastiche antigraffio.
L’AOpen 27HC1R consente solo l’orientamento verticale con movimento da -5° a + 15°, per cui volendo muoverlo a destra o sinistra si è obbligati a spostare di conseguenza anche il piedistallo. Non disponibile attacco VESA per collocazione a muro. Molto essenziale riguardo i terminali offre: 1 x HDMI (1.4), 1 x Display Port (1.2), 1 x DVI-D Dual Link e uscita jack cuffie 3,5 mm, assenti altoparlanti esterni.
Rispetto alla risoluzione del pannello non ci sentiamo di criticare eccessivamente la scelta della versione 1.2 che non viaggia oltre i circa 17 Gbit/sec (contro i 32.4 Gbit/sec per 1.3 e 1.4), così come l’1.4 dell’HDMI va bene se non ci fosse bisogno di gestire segnali in input superiori all’UHD/30 Hz, così come per il refresh rate FHD da 120 Hz, benché questo apparato risulti 144 Hz. Assente purtroppo l’ingresso/uscita USB e niente telecomando.
Il trasformatore è esterno, questo ha consentito un inferiore ingombro concentrando altrove la dispersione di calore. Che piaccia o no l’intero controllo è legato al pulsante/jogger posizionato sul retro lato destro, cui spettano anche accensione e spegnimento e che avremmo preferito demandati a diverso interruttore fisico.
Dall’introduzione di pannelli a risoluzioni UHD, di cui qualcuno addirittura già HDR compliant, prezzi e prestazioni della gamma Full HD hanno vissuto un’escalation inversamente proporzionale, elevato potenziale per display ed elettronica e interessanti cali di prezzo. Non è quindi difficile imbattersi per centri commerciali ed e-commerce in allettanti offerte e l’opportunità di cogliere maturi frutti da un mercato peraltro in continua evoluzione. L’AOPEN 27HC1R si rivolge perlopiù ai possessori di computer in cerca di un dispositivo adatto al mondo gaming, senza pretese per la risoluzione ma bisognosi di una performance 2K senza compromessi.
La tipologia del pannello è W-LED, ovvero White LED, sigla meno consona rispetto alla più classica LED anche se non siamo nel campo delle differenze sostanziali, con ipotetici abbassamenti dell’emissione del blu considerato dannoso per l’occhio umano o peggio ancora diversa fedeltà cromatica.
Curvatura 1800R dignitosamente accentuata, angolo di visione 178° e tempo di risposta 4 ms, un livello di reattività che ad alcuni potrebbe anche far storcere il naso ma il livello di performance in presenza di una scheda grafica come la Gigabyte Radeon VII HBM2 16G non lascia dubbi rispetto alla qualità della resa. Ricordiamo che l’AOpen 27HC1R è AMD Radeon FreeSync technology compliant onde evitare tearing e stuttering.
La tipologia del pannello Vertical Alignment, che almeno in tale circostanza palesa una fedeltà cromatica interessante senza raggiungere i vertici dell’IPS, pur mantenendo nero e contrasto di livello e distaccandosi maggiormente dalle performance degli economici TN.
A livello di pannello di controllo le impostazioni sono nella media con gamma variabile tra 1.8/2.2/2.4, preset “Temperatura Colore”: ‘Normale’, ‘Freddo’, ‘Caldo’, ‘Luce Blu’ (da preferirsi per la lettura ) e ‘Utente’. Interessante la possibilità di accedere a uno switch per aumentare, con singola posizione, la profondità del nero.
Misurazione scala grigi prima della taratura, preset ‘Standard’
La rilevazione con colorimetro mostra un’accentuazione di blu e carenza di rosso, misure che risultano pressoché identiche tra modalità ‘Standard’ e ‘Film’, dove in quest’ultimo caso si rileva un lieve abbassamento del Delta E a 6.3 e 200 cd/m2 contro i 6.5 dello ‘Standard’ e 194.4 cd/m2 al 100% (37.5 al 50%). Possibile intervenire manualmente sulla scala di grigi limitando l’esuberanza del blu e caricando il rosso, giungendo a un miglioramento che non soddisfa alla basse luci per l’impossibilità di intervenire a step modulando in percentuale e bilanciando la resa che per il blu resta in eccesso sino al 30%.
Modalità specifiche per il gaming sono ‘Azione’, ‘Gara’ e ‘Sport’ con preset volti a migliorare ulteriormente la performance con scelte che possono piacere o meno tra luminosità, colore, contrasto, saturazione con non così palpabili aggiustamenti in termini di performance. Presenti anche ‘Eco’ per risparmio energetico abbassando la resa d’insieme e ‘Grafica’ con un preset anche in questo caso volto a non stancare troppo gli occhi risaltando il dettaglio degli elementi visualizzati.
Misurazione scala grigi dopo la taratura
A tal proposito avremmo preferito quanto meno un pannello 8 bit nativi e non 6 + FRC come in questo caso, benché in termini di visione resti difficile cogliere le eventuali differenze specie in ambito cromatico.
L’input lag misurato è pari a 22.3 ms dopo aver impostato ‘Azione’ come modalità gaming, tutto sommato una performance che non fa gridare al miracolo ma resta più che accettabile. Buona la resa per lo spazio colore, che resta però molto contenuto sotto il 100% a REC.709.
Le prove a livello gaming si sono svolte attraverso PS4 Pro e Xbox One X, oltre a PC dotato di Gigabyte Radeon VII HBM2 16G la resa maggiore la si ottiene attraverso videogame di ultima generazione come per esempio Dirt Rally 2.0, senza notare problemi nel gestire anche materiale video molto veloce.
Quello che soddisfa meno è il punto visione una volta fuori asse, specie con file video impegnativi a partire da segnali FHD/SDR, dove in presenza di elementi molto scuri diventa più semplice percepire alcuni aloni bordo schermo, più accentuati negli angoli.Decisamente inadatto per più di un singolo spettatore, se si resta a centro schermo il risultato è appagante ma immaginavamo che l’angolo di visione non incidesse così tanto sulla bilanciatura luminosità/contrasto. Ricordiamo che è possibile la visione anche di materiale UHD in maniera non nativa con inevitabili compromessi in termini di dettaglio ma soprattutto sempre e solo file SDR, caso contrario l’HDR wide color gamut innesca una visione troppo buia.
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Adatto ma non troppo alla visione di materiale cinema che va bene se trattasi di semplice passatempo, l’ AOpen 27HC1R ha dimostrato notevoli doti in ambito gaming, flicker free e compatibilità AMD Radeon FreeSync, apparato budget line per un uso quotidiano tra grafici e navigazione Web senza risentire di particolare affaticamento anche dopo svariate ore. Un monitor che ci sentiamo di consigliare anche alla luce dell’interessante prezzo che in e-commerce si colloca attorno alle 250€.
Preset gaming
Compatibile segnali UHD/SDR/30 Hz
Qualità costruttiva
Un solo pulsante per tutto
Calibrazione limitata
Copertura REC.709 limitata
Assenza telecomando
Risoluzione: 1920 x 1080 pixel
Diagonale: 275"
HDR: no
Profondità colore: 8 bit (6+ FRC)
Connessioni: HDMI 1.4 x 1, Stereo (3,5 mm), DPort 1.2 x 1, DVI-D x 1
Dimensioni e peso con supporto: 61.3 x 45.7 cm x 17,2 cm (LxAxP); 5,5 Kg
Prezzo: 250 euro
Sito del produttore: https://www.aopen.com/IT_it/products_info/27HC1R-P/
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