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The Ring (2002) [BD]

Follia, disperazione e un analogico presagio di morte nel remake americano dell’omonimo film che Hideo Nakata diresse nel 1998. Blu-ray Universal

In The Ring la misteriosa morte della giovane Katie (Amber Tamblyn ) e la conseguente pazzia della coetanea Becca (Rachael Bella) finisce per coinvolgere Rachel (Naomi Watts), zia della scomparsa e giornalista investigativa, pregata dalla madre di appurare le reali cause del decesso.

Turbato dal lutto anche il piccolo Aidan (David Dorfman), figlio di Rachel e molto legato alla zia, motivo in più che spinge la madre a indagare. Stessa sorte della nipote è toccata anche all’altra coppia di ragazzi con cui Katie e Becca avevano trascorso il week-end in un cottage, tutto conduce a una misteriosa videocassetta e al suo disturbante contenuto.

Recuperata la registrazione, subito dopo la visione Rachel riceve un’inquietante telefonata dove una giovane voce femminile le preannuncia la morte dopo 7 giorni, stessa sorte toccherà ad Aidan che la visiona per caso. Convinta della serietà della situazione la donna chiede aiuto all’ex compagno Noah (Martin Henderson), l’unico che dopo aver mandato in play il nastro non crede al presagio di morte.


In corsa contro il tempo per scongiurare il peggio Rachel si ritroverà su una remota e sperduta isola, spinta a risolvere l’arcano eco di una tragedia consumatasi nella follia.

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A 4 anni di distanza dall’originale The Ring, film giapponese di Hideo Nakata del 1998, seguì la replica con l’omonimo statunitense diretto da Gore Verbinski (saga Pirati dei Caraibi), entrambi legati a doppio filo al romanzo Ringu di Koji Suzuki. Tra horror e inspiegabili fenomeni psicofisici la versione americana funziona ovviamente di più se non si è visto ne tanto meno amato il lugubre e claustrofobico originale.

Al netto dell’incipit da cui muovono entrambe le opere quella di Verbinski si basa comunque sul solido script dello sceneggiatore Ehren Kruger (Arlington Road, Ghost In The Shell), all’interno di una cupa atmosfera ad alta tensione, mescolando elementi thriller all’occulto. Sullo sfondo le inquietanti figure di una donna sul baratro della follia e quella di una bambina dalle oscure doti paranormali, non di meno la crescente inquietudine che assale seguendo l’ignaro spettatore della videocassetta nell’arco dei pochi giorni che lo separano da una miserabile fine.

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Al regista, che all’epoca giungeva da due commedie tra cui The Mexican – Amore senza la sicura, il plauso per essere riuscito a creare la giusta soffocante atmosfera, carica di presagi, giocando su una manciata di penetranti immagini in bianco e nero, transizioni subliminali innescando un palpabile senso di apprensione. Lungi dall’essere particolarmente originale, non solo per via dell’opera prima giapponese, la visione di Verbinski resta forte di un eccellente cast.

Ricordando interpreti di livello come Brian Cox (The Bourne Identity), oltre alla performance della Watts si distingue quella generosa del piccolo David Dorfman. Anche se con un ruolo annacquato nei cliché la sua presenza ha contribuito a enfatizzare la dimensione extrasensoriale del racconto, simile a quella di Haley Joel Osment in The Sixth Sense – Il sesto senso, di 3 anni precedente a questo remake. Non a caso tra i claim per la campagna di advertising negli Stati Uniti fu scelto anche “The best scary movie since The Sixth Sense”.

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Anche se il Digital Versatile Disc era già in circolazione da quasi 5 anni, The Ring di Verbinski vi prese artisticamente le distanze, in un periodo di forte transizione dell’elettronica di consumo e dell’Home Video il panorama scenografico del film è arricchito unicamente da grandi televisori 4:3 a tubo catodico e le ultime generazioni di videoregistratori VHS, con le ingombranti dimensioni della videocassetta ritenute visivamente più efficaci di un piccolo e meno immediato disco delle dimensioni di un CD.

Con un budget di 48 milioni di dollari e un successo planetario da 250 milioni il male tornò inevitabilmente a bussare dall’oscurità nel sequel The Ring 2 del 2005, sempre con Naomi Watts ma stavolta con la ‘benedizione’ registica niente meno che dello stesso Hideo Nakata.

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VIDEO

Girato interamente analogico con Arricam ST/LT su pellicole 200 ASA, nel corso del tempo il film ha beneficiato di numerose edizioni Home Video, negli Stati Uniti addirittura una prima pubblicazione HD a risoluzione 1080i su D-VHS D-Theater. Da noi presente solo su DVD, con un ritardo di ben 7 anni rispetto al Blu-ray statunitense finalmente il film di Verbinski è disponibile in FHD.

Aspect ratio originale 1.85:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50, di cui il film occupa circa 35 GB. La qualità delle immagini è eccellente, i toni freddi e desaturati vissuti su grande schermo tornano a splendere al meglio delle possibilità. Risalto elementi in secondo piano, solidità dei frame pervasi della grana della pellicola dove affiorano i limiti dello standard dynamic range con cieli lattiginosi dove a tratti resta difficile scorgere le nuvole.

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Nel complesso uno spettacolo di alto livello che non tradisce il complesso lavoro del grande cinematographer Bojan Bazelli (Ultracorpi – L’invasione continua, Kalifornia, Scacco al re nero). All’interno di uno scenario molto freddo i neri risaltano ulteriormente e restituiscono una elevata tridimensionalità, in particolare nella seconda parte con la lunga sequenza del pozzo.

AUDIO

Solita traccia Dolby Digital 5.1 canali per l’italiano, con un‘accettabile presenza scenica forte di un flusso dati pari a 625 kbps. Sentendo la necessità di una maggiore forza del parlato dal centrale, non mancano passaggi con elementi discreti, sostanza anche dal fronte posteriore che sostiene la visione con musica e qualche interessante effetto.

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Nettamente superiore per densità degli elementi discreti l’originale inglese DTS-HD Master Audio 5.1 canali (24 bit) da cui deriva un ascolto a tratti anche entusiasmante, specie nelle orrorifiche incursioni analogiche della VHS maledetta.

EXTRA

Purtroppo nessuno(!). Verificando la speculare edizione americana risultano epurati tutti i supplementi inclusi nel Blu-ray del 2012 tra cui 15′ minuti di scene omesse dal montaggio finale, 17′ minuti di approfondimenti sulla lavorazione e il legame con il sequel e 8′ minuti di riflessioni di parte di cast e troupe.

TESTATO CON: Tv Sony ZF9 65″ Full Array LED, Hisense 4K H49M3000, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, Yamaha 8″ 3 vie x 4 a soffitto, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

The Ring (2002) [BD]
6,5 Recensione
Pro
Dignitoso remake del film di Nakata
Qualità delle immagini
DTS-HD MA 5.1 inglese 24 bit
Contro
Dolby Digital 5.1 italiano
Nemmeno uno straccio di extra
Riepilogo
Prodotto e distribuito da: Universal Pictures
Durata: 115'
Anno di produzione: 2002
Genere: Horror
Regia: Gore Verbinski
Interpreti: Naomi Watts, Martin Henderson, David Dorfman, Brian Cox, Jane Alexander, Lindsay Frost, Amber Tamblyn, Rachael Bella, Daveigh Chase, Shannon Cochran, Sandra Thigpen, Richard Lineback, Sasha Barrese, Tess Hall, Adam Brody
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Inglese DTS-HD Master Audio 5.1; Italiano, spagnolo, francese, tedesco, inglese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, danese, olandese, norvegese, finlandese, svedese
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

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