Anche se un tempo sfiorò la bancarotta la Apple di Steve Jobs pochi giorni fa ha superato il valore a mercato di 1 trilione di $, ma non son tutte rose e fiori…
Giovedì scorso Apple ha raggiunto un valore azionario complessivo da 1 trilione di dollari, ovvero 1000 miliardi di dollari, così è stato anche se inizialmente per pochi istanti. Beve ma intenso, poco prima delle 9 del mattino di giovedì il titolo azionario di Apple ha toccato i 207,05$ per azione, conferendole una capitalizzazione di mercato al trilione di dollari.
Apple – la più grande azienda pubblica al mondo – aveva 4.829.926.000 azioni in circolazione a partire dal 20 luglio, il che significava che le sue azioni dovevano raggiungere 207,05$ per un valore di 1 trilione di $. Il titolo è poi sceso al di sotto di tale livello durante la sessione di negoziazione di giovedì ma ha chiuso a 207,39$, consolidando il nuovo status del produttore di iPhone come azienda da un trilione di dollari e prima società pubblica statunitense a raggiungere tale primato.
Si tratta della seconda volta che un’azienda pubblica viene valutata a 13 cifre, prima di Apple c’è stata PetroChina, compagnia energetica che tratta petrolio e gas, superò quota 1 trilione di dollari per un breve periodo alla Borsa di Shanghai nel non lontano 2007.
In un comunicato inviato giovedì ai dipendenti Apple l’amministratore delegato Tim Cook ha definito la valutazione come un “importante traguardo”, ma ha aggiunto che non era la “misura più importante” del successo dell’azienda. “I rendimenti finanziari sono semplicemente il risultato dell’innovazione di Apple, mettendo prodotti e clienti al primo posto rimanendo fedeli ai nostri valori”, ha continuato Cook.
Immancabile il riferimento al co-fondatore di Apple Steve Jobs nel memo. “Steve ha fondato Apple sulla convinzione che il potere della creatività umana possa risolvere anche le più grandi sfide – e che le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che lo fanno”.
Nel corso del tempo l’iPhone dell’azienda è diventato uno dei dispositivi più venduti al mondo e le proiezioni del fatturato del quarto trimestre fiscale di Apple sono ottimistiche rispetto ai telefoni attesi a settembre. Allo stesso tempo l’azienda si è espansa in nuovi mercati come il wearable e le entrate derivanti da software e servizi, come Apple Music e App Store, sono ampiamente aumentate.
L’iPhone X dello scorso anno è stato il primo grande progetto di iPhone in tre anni. Abbandonato il pulsante TouchID in favore della tecnologia Face ID pubblicizzando il dispositivo come il futuro del mercato mobile. Da quando ha raggiunto il mercato iPhone X è stato il dispositivo più venduto nonostante si tratti dell’apparato più costoso che Apple abbia mai venduto: il dispositivo da 5,8″ pollici ha un prezzo iniziale di 999$, 300$ in più rispetto all’iPhone 8 da 4,7″ pollici e 200$ in più rispetto all’iPhone 8 Plus da 5,5″ pollici.
Apple dovrebbe introdurre 3 nuovi iPhone a settembre tra cui un modello notevolmente più grande di iPhone X e un altro decisamente meno costoso, anche questo ha contribuito a rendere Apple la società pubblica più preziosa al mondo. Addirittura alcuni analisti ritengono che valga più di quel trilione di dollari raggiunto solo pochi giorni fa.
Ma per il colosso di Cupertino non sono sempre rose e fiori. Il giorno precedente lo sfondamento della quotazione di 1 trilione di dollari un tribunale californiano ha stabilito che Apple dovrà pagare 145,1 milioni di dollari alla società canadese WiLan a causa della violazione di 2 brevetti. Ne ha dato notizia la stessa WiLan, spiegando che trattasi di tecnologie wireless usate sugli iPhone, nello specifico i brevetti violati riguardano la tecnologia voice over Lte presente negli iPhone 6, 6s e 7.
Apple ha reso noto che intende ricorrere in appello, d’altronde con un valore di 1 trilione di dollari a mercato può permetterselo senza accusare minimamente il colpo.
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