Si parte dalla prossima settimana con gli Stati Uniti, ma a breve il nuovo servizio di streaming musicale YouTube Music arriverà anche in Italia con un’opzione gratuita e una a pagamento.
Il rapporto Music Consumer Insight dello scorso anno dell’IFPI (International Federation of Phonographic Industry) ha rilevato che YouTube rappresenta, con la sua piattaforma online, il 46% del tempo trascorso dagli utenti globali ad ascoltare musica on-demand online. Secondo il rapporto inoltre, lo streaming audio gratuito e a pagamento di servizi come Spotify, Apple Music, Tidal e Deezer combinati equivale a circa la stessa percentuale. Google stessa sostiene che YouTube può contare su oltre un miliardo di utenti al mese.
Non deve quindi stupire che la grande G voglia sfruttare l’enorme bacino di utenti di YouTube per lanciare un servizio streaming audio e competere così con le piattaforme appena citate. Google, naturalmente, ha già il suo servizio Google Play Music da un po ‘di tempo, ma si appresta a lanciare YouTube Music, che arriverà negli Stati Uniti, in Australia, Nuova Zelanda, Messico e Corea del Sud il prossimo martedì 22 maggio, con altri Paesi (Italia inclusa) che seguiranno nelle settimane successive.
Il servizio, secondo Google, consiste nel “mettere la musica in un unico posto”. Ciò significa canzoni, album, playlist e radio, oltre al catalogo esclusivo di remix, spettacoli dal vivo e video musicali di YouTube, “il tutto organizzato e personalizzato in modo semplice”.
YouTube Music si concentrerà molto sulla scoperta di nuova musica e nuovi artisti (quella che in inglese è ormai comunemente definita come “music discovery”). Una schermata iniziale personalizzata fornirà consigli basati sulla nostra cronologia di ascolto, ma anche sulla nostra posizione e sull’attività che stiamo facendo (povera privacy!). Ad esempio, se siamo in palestra, YouTube Music suggerirà probabilmente brani ideali per accompagnare gli esercizi, mentre se vorremo cercare un brano in particolare e non ricordiamo il titolo esatto potremo trovarlo anche inserendo alcune frasi del testo.
Ci saranno migliaia di playlist create per aiutare gli utenti a scoprire nuova musica e (immaginiamo) basate anche sull’umore dell’utente. Non mancheranno inoltre un’app mobile completamente ridisegnata di cui possiamo avere una vaga idea dall’immagine qui sopra.
Analogamente a Spotify, YouTube Music offrirà una sottoscrizione gratuita supportata da annunci pubblicitari, oltre a un abbonamento a YouTube Music Premium da 9,99 dollari al mese che offrirà ascolto in background, download e, naturalmente, un’esperienza di ascolto senza alcuna pubblicità. Nell’annuncio di Google non si fa invece riferimento a un piano famiglia, mentre c’è una buona notizia per gli abbonati a Google Play Music, che riceveranno un abbonamento a YouTube Music Premium come parte del loro abbonamento mensile che già pagano per il “vecchio” servizio di Google.
E non è tutto. Per quanto riguarda lo streaming video, Google ha anche YouTube Red, un servizio in abbonamento che offre diversi contenuti esclusivi ma che al momento non è disponibile in Italia. Google coglie questa opportunità per un rebrand, visto che YouTube Red diventerà YouTube Premium e offrirà contenuti senza pubblicità e riproduzione in background e offline su tutto il portale di YouTube, oltre all’accesso a tutti i contenuti esclusivi YouTube Originals. Il nuovo abbonamento da 11,99 dollari al mese includerà anche YouTube Music e potrebbe essere l’occasione per vedere YouTube Premium anche dalle nostre parti.
Il nuovo servizio di Google sarà davvero valido considerando che al momento non è stato fatto cenno alla quantità di album e brani disponibili e alla qualità audio? Dubitiamo fortemente che ci sarà spazio per l’audio hi-res, ma almeno un’opzione lossless che vada oltre i classici MP3 a 320 Kbps sarebbe graditissima. La cosa certa è che tra qualche mese districarsi tra la mole si servizi di streaming musicale diventerà una piccola impresa.
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