Lo streamer Arylic LP100, che sarà disponibile da fine mese a 399 dollari (circa 340 euro), arriva sul mercato con un’estetica volutamente essenziale, quasi monastica. Un piccolo chassis, privo di display frontale e di qualsiasi elemento superfluo, che occupa meno della metà dello spazio richiesto da un classico amplificatore stereo o AV. È un design che non cerca di attirare l’attenzione con fronzoli estetici preferendo lasciare che a parlare siano i componenti interni, molto più ambiziosi di quanto le dimensioni farebbero pensare.
Sotto il cofano, infatti, Arylic ha scelto una combinazione di chip che solitamente si incontra su prodotti ben più costosi, ovvero il DAC AKM AK4499SEQ, l’ADC AK7735 e il sample rate converter CT7302SL. Una triade che non punta solo a gestire file in alta risoluzione fino a 24-bit/192kHz, ma soprattutto a farlo con una pulizia del segnale e un controllo del rumore che secondo Arylic non si trovano in altri streamer in questa fascia di prezzo.
Sul fronte connettività, l’LP100 offre Wi-Fi dual-band e una porta Gigabit Ethernet, mentre lato software troviamo Spotify Connect, TIDAL Connect e soprattutto la piena certificazione Roon Ready, che sarà disponibile tramite un prossimo aggiornamento software. La flessibilità wireless è uno dei punti su cui Arylic ha deciso di spingere più forte. Il Bluetooth 5.4, con funzione sia di trasmissione, sia di ricezione, porta con sé un ventaglio di codec estremamente ampio tra LDAC, aptX Adaptive, aptX HD, aptX LL e Auracast, che apre a interessanti scenari di condivisione audio in stile broadcast. Per chi invece vive nell’ecosistema Apple o Android, sono integrati AirPlay 2 e Google Cast, una scelta che rende l’LP100 praticamente neutrale rispetto alla piattaforma in uso.
Interessante anche la gestione delle sorgenti locali. L’ingresso USB consente infatti la riproduzione da chiavette o hard disk, mentre la compatibilità DLNA permette di trasformare il dispositivo in un piccolo hub musicale domestico, pronto a dialogare con NAS e server senza dover configurare nulla di complesso.
La sezione delle connessioni fisiche prosegue sulla stessa linea. Gli ingressi digitali includono ottico e coassiale, mentre l’uscita analogica RCA permette di collegare il LP100 a un amplificatore tradizionale o a diffusori attivi. La presenza dell’HDMI eARC lo trasforma inoltre in un nodo audio ideale anche per il televisore, rendendo superflui soundbar o switch aggiuntivi. Un elemento del tutto inatteso (ma assolutamente gradito) a questo prezzo è poi l’ingresso phono compatibile con testine MM e MC.
Ai controlli pensano la manopola frontale per le regolazioni rapide, il telecomando BLE incluso nella confezione, un’app mobile per la gestione approfondita e, volendo, il più elegante controller sferico Lifestyle Remote disponibile separatamente a circa 60 euro.
Il confronto implicito e inevitabile considerando il prezzo è con lo streamer WiiM Ultra, attuale riferimento della categoria. Sulla carta, i due prodotti puntano a un’utenza che vuole uno streamer completo, moderno e capace senza spendere cifre enormi. L’approccio, però, è diverso. Arylic costruisce la sua proposta attorno alla versatilità assoluta, alla compatibilità analogica e a una cura particolare per Bluetooth e codec. Il WiiM Ultra si posiziona più vicino a un’esperienza raffinata, arricchita da display frontale, uscita cuffie, correzione ambientale e un’app che rimane tra le migliori del settore.
Per alcuni, l’assenza di queste funzioni nell’LP100 peserà più del guadagno in flessibilità. Per altri, soprattutto chi desidera una singola unità capace di gestire streaming, casting, Bluetooth bidirezionale e un giradischi, l’LP100 rappresenterà una soluzione più logica e coerente. Anche perché, nel mondo degli streamer compatti, prodotti capaci di legare in un’unica scatola digitale e analogico con questa naturalezza non sono affatto la norma.
Se siete interessati all’LP100, al momento potete prenotarlo e usufruire di uno sconto del 20%, che porta il prezzo finale a 319 dollari (circa 275 euro).
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