Sono costosi, necessitano di un lettore apposito e portano via spazio, ma gli Ultra HD Blu-ray possono ancora contare su molti punti a favore rispetto a Netflix e compagnia streammante
Mentre ci accingiamo ad accogliere anche in Italia Paramount+, Netflix le sta studiando tutte per fermare l’emorragia di abbonati e Amazon è pronta a invadere mezzo mondo con la serie TV de Il Signore degli Anelli. Lato streaming, il fermento è insomma sempre fortissimo, ma negli stessi giorni la notizia che negli USA non si sono mai venduti così tanti Ultra HD Blu-ray come nel secondo trimestre di quest’anno ha fatto non poco scalpore.
Certo, la notizia parallela è che le vendite complessive di DVD, Blu-ray e UHD Blu-ray sono sempre più in calo, ma questo colpo di coda degli UHD in pochi se lo aspettavano e dimostra come gli appassionati non vogliamo ancora rinunciare al piacere di collezionare qualcosa di fisico e di godere della massima qualità audio-video possibile. Abbiamo così deciso di elencare i cinque motivi per cui, in un 2022 mai così ricco di servizi streaming, conviene ancora investire negli Ultra HD Blu-ray e non abbandonare (o almeno, non ancora) il caro vecchio supporto fisico.
Qualità video
Partiamo dal motivo più banale in assoluto. Un Ultra HD Blu-ray ha il grande pregio di poter contenere molti GB di dati e quindi di gestire molto meglio la compressione video (ovvero, un bit-rate più alto) rispetto ai servizi in streaming o a una piattaforma satellitare come Sky. Mediamente il bit-rate video di un Ultra HD Blu-ray si attesta tra i 50 e i 60 Mbps contro i 10-15 Mbps di Netflix (va un po’ meglio invece con Apple TV+), con tutto ciò che un bit-rate più elevato comporta a livello di artefatti di compressione.
Solo la piattaforma Bravia Core di Sony può spingersi agli stessi livelli di compressione di un Ultra HD Blu-ray, ma tra lo scarso numero di titoli, l’esclusività limitata solo ad alcuni TV Sony e la connessione casalinga sufficiente per supportare questo livello di Mbps (che tutti non hanno, soprattutto in Italia), rimane un’esperienza ancora più di nicchia di quanto già non sia quella dell’acquisto di Ultra HD Blu-ray.
Connessione
A differenza dello streaming, che dipende al 100% dalla velocità della vostra connessione internet casalinga, l’esperienza di visione e di ascolto di un Ultra HD Blu-ray non cambia mai e rimane sempre la stessa anche alla quinta o sesta volta che vedete lo stesso film. Cosa tutt’altro che scontata con i servizi in streaming.
Pensate ad esempio a una momentanea interruzione della connessione, al Wi-Fi di casa condiviso con altri membri della famiglia, al 4G non disponibile quando siete in vacanza che vi impedisce di guardare Netflix sullo smartphone o sul tablet. La casistica potrebbe essere ancora più ampia, ma il discorso rimane lo stesso. Per un Ultra HD Blu-ray non servono fibra, ADSL, Wi-Fi o 4G-5G, ma solo un lettore UHD (o una console compatibile) e un TV.
Qualità audio
Le tracce audio passano solitamente in secondo piano quando si fa il raffronto tra un film in streaming e uno su supporto fisico. In realtà c’è una differenza anche a livello audio tra le due esperienze di ascolto. Prendiamo ad esempio il Dolby Atmos. Le tracce audio in questo formato che ascoltate nei contenuti in streaming hanno come formato “core” il Dolby Digital Plus (DD+) con la sua bella dose di compressione, mentre le tracce Atmos degli UHD Blu-ray si basano su un core in Dolby TrueHD non compresso, grazie alle velocità di trasmissione dati molto più elevate che i dischi possono sostenere.
Ciò significa che le tracce in Dolby Atmos su un UHD Blu-ray possono suonare in modo significativamente più chiaro, più dinamico e di maggiore impatto rispetto alle loro equivalenti in streaming. E non dimentichiamo poi che per molti film di catalogo o titoli comunque importanti ma con parecchio tempo alle spalle è possibile trovare tracce remixate o rimasterizzate molto più spesso rispetto a quanto non succeda sulle piattaforme streaming, dove spesso ci si deve accontentare di un semplice Dolby Digital 5.1 o dello stereo.
Il bello del fisico
Forse vi è già capitato. Avete rimandato la visione di un film su Netflix o Amazon Prime Video per mille motivi e, quando finalmente eravate pronti a guardarlo, vi siete accorti che non era più disponibile. Il brutto dello streaming è che niente (a parte le produzioni proprietarie di una piattaforma) rimane per sempre nel catalogo di un servizio.
Per questioni di diritti scaduti o passati a un altro proprietario, può infatti capitare che da un giorno all’altro un film o una serie TV scompaia dal catalogo del servizio streaming a cui siete abbonati. Cosa che invece non accadrà mai con un UHD Blu-ray o con qualsiasi altro supporto fisico che avete comprato e che rimarrà vostro fino a quando non lo venderete. E poi volete mettere il bello di collezionare dischi e di riempirci gli scaffali? Certo, è molto più costoso e impegnativo, ma il piacere del “fisico” rimane per molti insostituibile… streaming o non streaming.
Extra
Sebbene ultimamente i contenuti speciali di un film o una serie TV siano iniziati ad approdare anche su alcuni servizi in streaming (a volte persino come esclusiva), la quantità di extra su un UHD Blu-ray (o su un Blu-ray) rimane ancora oggi imbattibile tra commenti audio, scene tagliate e speciali di ogni tipo. Un ulteriore motivo, soprattutto se siete molto appassionati e se parliamo di cofanetti o edizioni speciali, per puntare sul supporto fisico.
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