Demolition, film sulla perdita e sulla distruzione/ricostruzione dell’identità, è offerto da CG Entertainment in un Blu-ray di buona qualità ma praticamente senza extra.
Davis Mitchell (Jake Gyllenhaal) è un giovane uomo sposato che lavora nell’alta finanza nella società di suo suocero. La sua vita è apparentemente perfetta finché un giorno sua moglie rimane uccisa in un incidente stradale. Davis però non è addolorato, anzi si rende conto di essere totalmente distaccato emotivamente e di esser sempre stato totalmente immerso nella routine agendo nella vita di tutti i giorni in modo passivo.
Per un banale malfunzionamento di una macchinetta automatica, scrive diverse lettere al servizio reclami raccontando i dettagli della sua vita e della sua situazione. L’addetta all’assistenza, Karen (Naomi Watts), è così colpita da ciò che legge che decide di conoscere Davis e tra i due sembra nascere un’amicizia sincera. Nel frattempo Davis si sfoga iniziando a distruggere ogni oggetto della sua vita precedente… tabula rasa prima di cercare un nuovo significato.
Il regista canadese Jean-Marc Vallèe (Dallas Buyers Club, Wild) continua a tratteggiare personaggi in fase di cambiamento radicale, ma questa volta l’evoluzione della sceneggiatura sembra un po’ troppo telefonata e la catarsi arriva in modo un po’ forzato. Questo nonostante l’ennesima prova convincente, anche se non certo la migliore, di un attore straordinario e incredibilmente ancor poco incensato come Jake Gyllenhaal, sempre a suo agio in ruoli e film abbastanza “borderline” (strepitoso in Animali Notturni di Tom Ford ma anche in Nightcrawler – Lo Sciacallo per citare i più recenti). Demolition non è affatto un film malvagio, ma non è potente quanto vorrebbe, al contrario del recente (e bellissimo) Manchester By The Sea, sempre incentrato sul tema dell’elaborazione della perdita.
VIDEO
AUDIO
Il comparto audio di Demolition propone la traccia tecnicamente superiore per l’italiano: un DTS-HD Master Audio 5.1 di discreta fattura. I dialoghi sono predominanti, ma i brani musicali e le scene della devastazione messa in atto da Davis permettono a tutti i diffusori di entrare in gioco. I canali surround sono solo apparentemente sacrificati: ad un volume abbastanza sostenuto si notano lievi effetti ambientali che animano la scena anche nei frangenti tranquilli. La resa dei dialoghi non porge il fianco a critiche.
L’audio originale ha il classico pizzico di dettaglio in più sui dialoghi ma la scena è leggermente più piatta a causa del formato 2.0 della traccia lossless.
EXTRA
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