A quanto pare le restrizioni in Europa adottate dalle piattaforme di streaming video si sono spinte un po’ troppo oltre nel caso di Disney+
Già sappiamo che da diverse settimane piattaforme di streaming video come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ hanno messo in pratica delle restrizioni nel territorio europeo per quanto riguarda il bit-rate del segnale video, abbassandolo per evitare di saturare le reti in un periodo in cui, tra smart working e chat video, il rischio di un “blocco” di Internet (o comunque di malfunzionamenti e lentezza eccessiva) è tutt’altro che remoto.
I più attenti avranno in effetti notato un leggero abbassamento della qualità dello stream video di questi servizi dovuto appunto al calo del bit-rate e al conseguente aumento della compressione video, ma negli ultimi giorni il sito tedesco Surround-sound.info ha riportato una notizia secondo cui Disney+ è andata oltre il semplice abbassamento del bit-rate.
Secondo infatti quanto riportato dal sito, il servizio di streaming di Disney, approdato in quasi tutta Europa (Italia compresa) a fine marzo, ha operato non solo la riduzione del bit-rate, ma anche della risoluzione. L’autore dell’articolo ha infatti scoperto (immaginiamo tramite una scheda di acquisizione video) che il flusso nativo di Avengers Endgame su Disney+ non è streammato in 4K-2160p come da indicazione della piattaforma, ma in 1440p, ovvero a 2560×1440 pixel (foto sotto).
In pratica una riduzione di pixel di oltre il 50% e, come se non bastasse, non viene nemmeno trasmesso l’audio in Dolby Atmos là dove disponibile; sempre a proposito di audio, il flusso in streaming si limita a 256Kbps, ovvero lo stesso bit-rate di un MP3 di qualità media. Inoltre, anche gli stream video che dovrebbero essere in Full HD-1080p vengono trasmessi in HD-720p.
L’autore dell’articolo ha fatto la stessa prova con Lost in Space su Netflix (foto sotto), notando però che in questo caso il flusso video nativo è streammato effettivamente in 4K e che il bit-rate audio è pari a 771 Kbps, ovvero tre volte tanto quello di Disney+. In entrambi i casi invece il bit-rate video è sotto i 10Mbps (qui Disney+ se la cava leggermente meglio rispetto a Netflix), ma come detto sopra il calo in questione non è una novità.
Detto questo, non siamo in grado di stabilire se tale riduzione di pixel e se il bit-rate audio così basso su Disney+ riguardino tutti i contenuti della piattaforma o solo alcuni, ma spiace comunque notare la differenza di trattamento osservata tra Disney+ e Netflix, che sembra comunque riguardare solo il territorio europeo. Collegandosi a Disney+ con una VPN e simulando di essere un utente americano, l’autore dell’articolo ha infatti notato che gli stessi contenuti su Disney+ vengono streammati in 4K nativo e in Dolby Atmos là dove disponibile.
Guardando indietro ai primi commenti di chi si era abbonato a Disney+ al day one in Italia commentando una qualità video non proprio eccelsa anche su contenuti molto recenti (come ad esempio la serie TV The Mandalorian), viene da pensare che Disney abbia operato questo taglio della risoluzione fin dall’inizio. Se poi questo calo fosse confermato al 100% e riguardasse davvero tutti i contenuti presenti su Disney+, la cosa sarebbe decisamente grave nei confronti degli utenti, anche perché Disney (a differenza di YouTube) non ha mai parlato di una riduzione della risoluzione ma solo del bit-rate.
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