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Galaxy Z Flip: Samsung e la “conchiglia” flessibile

Disponibile tra due giorni a 1520 euro, il Galaxy Z Flip è il nuovo smartphone di Samsung con display pieghevole e apertura a conchiglia. Sarà un successo?

Il Galaxy Z Flip, annunciato e mostrato da Samsung ieri all’evento londinese assieme ai tre nuovi modelli del Galaxy S20, arriva cinque mesi dopo il rilascio del Galaxy Fold, la prima e tormentata incursione di Samsung nel settore degli smartphone pieghevoli, Lo Z Flip però è molto diverso dal suo predecessore. Là dove infatti il Fold era uno smartphone con display flessibile che, una volta aperto, si trasformava in un tablet, lo Z Flip è uno smartphone che, una volta richiuso come tanti telefonini del passato con design a conchiglia, diventa qualcosa di molto più piccolo e tascabile.

Insomma, un form-factor completamente all’opposto del Fold e molto più simile a quanto ha fatto Motorola con il suo nuovo RAZR. Abbiamo trascorso un po’ di tempo con il dispositivo pieghevole di Samsung e queste sono le nostre prime impressioni.

Galaxy Z Flip

Design

Ciò che ha afflitto la prima versione del Galaxy Fold è stata la mancanza di unità tra schermo e cerniera (componente essenziale per permettere la piegatura del display) ed è quindi logico che Samsung abbia riprogettato l’intero sistema per lo Z Flip. Il design a cerniera “freestop” consente al telefono di rimanere aperto praticamente in qualsiasi angolazione, il che suggerisce che sia utile quando, ad esempio, lo state sostenendo a forma di “L” per le videochiamate di Google Duo. Possiamo anche immaginare che sia utile per scattare foto a determinati angoli.


La sua capacità di resistenza nel rimanere stabile con un’angolazione così ampia significa che c’è una rassicurante rigidità dietro al design della cerniera (che possiamo solo sperare duri quanto promesso da Samsung); di conseguenza non aspettatevi di aprirlo con un rapido movimento come facevate anni fa con i telefonini a conchiglia.

Galaxy Z Flip

Uno “scudo di fibra” promette di mantenere la polvere e altre fastidiose particelle fuori dallo spazio intrinsecamente piccolo creato anche quando la cerniera è aperta, in modo che nulla penetri all’interno del telefono con i danni che possiamo facilmente immaginare (e che avevamo già visto nella prima versione del Fold). La cerniera è piuttosto discreta, sebbene non completamente invisibile, sia quando lo schermo è completamente aperto, sia sotto la piega quando è chiuso.

Il pulsante di accensione funge anche da scanner di impronte digitali per lo sblocco dello schermo biometrico (il riconoscimento facciale è disponibile anche quando lo smartphone è aperto attraverso la fotocamera frontale). Una doppia pressione su di esso quando lo Z Flip è chiuso accende invece il display da 1.1 pollici nell’angolo in basso a sinistra, permettendo di scattarsi un selfie anche a telefono chiuso. Allo stesso modo, quando si desidera scattare una foto utilizzando la fotocamera posteriore, quella stessa piccola finestra può visualizzare il mirino della fotocamera. Quando non è in modalità fotocamera, il display della cover può mostrare informazioni come ora, data e durata della batteria.

Display e specifiche

Il display principale, una volta aperto, si presenta sotto forma di un pannello AMOLED da 6,7 pollici con una risoluzione di 2636×1080 pixel, che corrisponde a una densità ppi (pixel per pollice) inferiore rispetto al Samsung Galaxy S20 appena annunciato (425ppi rispetto a 566ppi). In altre parole, l’acquisto dello Z Flip pieghevole piuttosto che dell’ammiraglia “standard” di Samsung significa ottenere uno schermo più ampio ma con una risoluzione più bassa.

Mentre però lo Z Flip non ha comprensibilmente la pura nitidezza degli impressionanti display delle nuove ammiraglie Galaxy, il suo schermo gode di colori vibranti ed è di grandi dimensioni per i video grazie al suo aspect-ratio molto “cinematografico” pari 21.9:9. Come vi aspettereste, il display può comportarsi come due schermi: due app qualsiasi possono essere visualizzate sopra o sotto, semplicemente trascinandole l’una accanto all’altra dalla barra laterale dei collegamenti. In alternativa, le due metà possono svolgere funzioni diverse con la stessa app, purché questa sia compatibile con tale funzione. Ad esempio, con YouTube potete guardare un video nella metà superiore e commentarlo nella parte inferiore.

Sotto il cofano troviamo un processore Snapdragon 855+ affiancato da 8 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione integrato, mentre non sappiamo bene cosa aspettarci dalla batteria da 3300mAh, che teoricamente non è un gran valore ma che, visti il particolare form-factor del telefono e la sua gestione dello schermo, potrebbe essere sufficiente per un’autonomia di tutto rispetto. Da segnalare anche la compatibilità con la ricarica wireless.

Fotocamere

Il comparto fotografico dello Z Flip è in qualche modo oscurato dall’imponente hardware fotografico della gamma S20. Troviamo infatti “solo” un doppio modulo posteriore composto da un obiettivo ultra-grandangolare da 12MP e uno grandangolare sempre da 12MP, affiancato da una fotocamera frontale da 10MP.

Lo Z Flip può comunque registrare video in HDR10+ e beneficia delle nuove modalità software AI di Samsung. La nostra preferita è Single Take, che registra un breve video e crea automaticamente una piccola raccolta dei migliori momenti di immagini e spezzoni catturati al suo interno. Naturalmente non abbiamo potuto testare come si deve la qualità fotografica dello Z Flip durante l’evento londinese e anche se non ci aspettiamo scatti da primato, difficilmente Samsung deluderà su questo versante.

Verdetto iniziale

Mentre i nuovi S20 superano in molti aspetti lo Z Flip (risoluzione del display, hardware della fotocamera e dimensioni della batteria), che a sua volta ha delle specifiche hardware che sanno tanto di 2019, ciò che rende unico questo device è naturalmente il suo display pieghevole, con la speranza che il tutto sia ben resistente e che non emergano problemi post-uscita come nel caso del primo Fold. Detto questo, il Galaxy Z Flip sarà disponibile in Italia da dopodomani (venerdì 14 febbraio) al prezzo di 1520 euro nelle colorazioni viola a nero.

Samsung ha annunciato anche una versione limitata Thom Browne (noto brand di moda newyorkese) che contiene una versione personalizzata dei nuovi auricolari true wireless Galaxy Buds+ e lo smartwatch Galaxy Watch Active 2. In questo caso il prezzo sale a 2580 euro, con i pre-ordini che partiranno sempre da venerdì 14 febbraio e si concluderanno il 26 dello stesso mese, con l’uscita fissata per il 6 marzo.

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