Il Sorpasso, diretto da Dino Risi nel 1962 e indicato come uno dei capisaldi della Commedia all’Italiana, è disponibile per la prima volta in alta definizione in una ottima edizione restaurata in 4K distribuita da CG Entertainment.
Oramai un classico del Cinema Italiano, non solo della commedia, Il Sorpasso, con Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant quali protagonisti, è un basilare spaccato dell’Italia negli anni del Boom economico e delle sue contraddizioni. Un apologo sull’Italia di quegli anni appena uscita dalla fase della Ricostruzione, uno sguardo sulla società del benessere, scritto dallo stesso Risi assieme a Ettore Scola e Ruggero Maccari, a cavallo di reminiscenze neorealiste e in proiezione di commedia amara.
Dopo il momento fiammeggiante del Boom del dopoguerra, il Cinema italiano viveva un periodo di assestamento alla fine dei Cinquanta, in cui i generi andavano trovando una loro definizione e collocazione Film quali I Soliti Ignoti (1958) e La Grande Guerra (1959) avevano gettato le fondamenta di quella che sarebbe diventata la Commedia all’Italiana seguiti da opere come Divorzio all’Italiana (dalla quale il genere ha praticamente mutuato il nome) e Una vita difficile, entrambe del 1961: erano lavori sì divertenti, ma che raccontavano con toni dissacranti vicende che avevano un substrato serioso.
O ancora Il Sorpasso, appunto, film che andava oltre il piccolo racconto, spaziando su una materia più introspettiva e relativa all’evoluzione antropologica degli italiani. Insomma, con l’adesione a fatti della quotidianità storica e sociale, si portava a compimento una commistione tra il comico e il drammatico, nell’evidente connubio di tragedia e farsa. La Commedia non mirava solamente a far sorridere, ma faceva riflettere inoculando negli spettatori il dubbio, il ripensamento su un certo modo di vivere. Ed il finale tragico de Il Sorpasso, una volta di più, ribadiva il retrogusto amaro che ha accompagnato l’intera stagione della Commedia all’Italiana.
Anche per Il Sorpasso, come sarebbe accaduto l’anno successivo per I Mostri, il primo attore su cui era caduta la scelta per la parte che è poi andata a Gassman fu Alberto Sordi; un personaggio estroverso, esuberante, rompiscatole che ben si addiceva a Sordi ma l’attore romano optò per Una Vita Difficile, che era l’ideale proseguimento de La Grande Guerra e Tutti a casa, nel raccontare le vicende di un italiano dalla Resistenza al Boom economico. Sordi disse di no – sbagliando in entrambe le occasioni – accampando quale motivazione «questa è una storia in cui io mi dò un gran daffare e poi tutto il merito se lo prende quell’altro!».
Nella Roma deserta del Ferragosto Bruno Cortona (Vittorio Gassman) convince il giovane e timido studente Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant) a seguirlo in un viaggio senza meta apparente, a bordo della sua Lancia Aurelia, in direzione della Toscana. Nonostante qualche iniziale resistenza, il primo, più navigato e dissoluto, fa da (inattendibile) maestro al secondo nella scoperta di una concezione adulta della vita, in una sorta di iniziazione al piacere effimero e all’avventura. La loro è una vera e propria contrapposizione morale, cartina tornasole di due modi di pensare, lo spaccato su due volti della società italiana dell’epoca; da una parte la condotta morale irreprensibile, dall’altra la facciata furba ed incurante delle regole.
Ed in virtù di una sceneggiatura molto elaborata e approfondita, oltre alla qualità di regia e interpreti, Il Sorpasso è diventato il capolavoro che tutti riconosciamo. Su una base di euforia, di relax e di falsità (dettati dal tempo), contrappone un fondo di cupa malinconia, segnando di fatto il passaggio da un’Italia ‘innocente’ ed idealista ad una dissoluta, arrivista e cinica, mascherando i germi d’una crisi prima di tutto esistenziale.
Il Sorpasso ruota intorno alla straordinaria interpretazione di Gassman, con il suo personaggio velleitario, superficiale e aggressivo, apparentemente simpatico, grande affabulatore e un po’ fascistoide, ma con una indubbia sua trascinante forza, mentre Trintignant è perfetto nel disegnare un carattere antitetico a Vittorio, che con questo film riuscì a dissipare le perplessità sul suo conto dovute ai suoi trascorsi teatrali. Risi ebbe a dichiarare: «Abbiamo voluto provare a usare questa faccia (quella di Gassman; N.d.R.), che in fondo il Cinema aveva usato sempre male, perché o aveva fatto dei fumettoni in Italia o dei brutti film in America, e bisognava vedere se la sua faccia poteva finalmente ’viaggiare’ sullo schermo in modo divertente».
«Quello con Risi – disse Gassman – è stato il secondo incontro positivo della mia carriera e forse il più importante. A Mario Monicelli ho sempre manifestato il mio debito di gratitudine ma è con Dino che ho trovato il regista con cui mi è stato più comodo e più agevole lavorare. Infatti subito dopo Il Mattatore è venuto Il Sorpasso, ed era la prima volta che un regista finalmente mi ha mostrato in un film normale, quotidiano, con la mia faccia. Fu il mio primo esperimento di totale naturalezza. Dovendo citare un mio film, per una inutile cronaca postuma, credo che citerei proprio Il Sorpasso».
Il Sorpasso ha definitivamente consacrato la Commedia all’Italiana, tanto da divenire un grande successo in America, ribattezzato The Easy Life (titolo che qualche anno dopo ha ispirato Dennis Hopper per Easy Rider). Divenne ben presto Cult pure l’auto usata per la narrazione filmica: la, allora nuova, Lancia Aurelia B24, simbolo di eleganza e spensieratezza.
VIDEO
Un interrogativo che qualcuno si pone è se valga la pena restaurare traballanti pellicole del passato alla luce di numeri di vendita spesso davvero esigui. Credo di poter esprimere il pensiero di tutta la redazionenell’ affermare che il recupero e il restauro in alta definizione di classici (e non) del passato del nostro cinema – pure anche con la indovinata pratica del crowfunding – costituisca un passo ineludibile per salvaguardare la memoria storica e culturale del ‘Bel Paese’ e quindi, più che meritoria.
Per quanto riguarda Il sorpasso, il restauro digitale in 4K del film è stato curato nel 2016 dalla fondazione Cineteca di Bologna e Istituto Luce – Cinecittà in collaborazione con Surf Film, RTI, Lyon Film e LCJ Productions, con lavorazione effettuata presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, ed è stato realizzato a partire dai negativi e dalla colonna originale. Come ci viene spiegato in apertura del film alcune parti del negativo erano fortemente compromesse da muffa, graffi e tagli. Per recuperare queste inquadrature si è fatto ricorso a un controtipo di prima generazione positivo dell’epoca.
L’aspetto video è di eccellente fattura, il quadro solido, contraddistinto da un bianco e nero impeccabile che non tradisce l’età della pellicola. Le immagini sono definite, incisive e ben contrastate, connotate da un’ampia gamma di grigi e persino oltremodo pulite (la grana quasi scompare in alcune inquadrature, il che ci fa sospettare l’applicazione di qualche filtro, sebbene di leggera entità).
Vi sono tuttavia passaggi soggetti a criticità: come ad esempio al minuto 54’50” quando i due protagonisti sono in macchina all’ imbrunire e l’immediatamente successiva festa campagnola, oppure in altre riprese notturne o in condizioni precarie di luminosità in cui l’immagine diventa più morbida e il livello del nero appare un po’ troppo alto. Si registra qualche lieve flessione anche su alcuni fondali o nelle dissolvenze, ma davvero poca cosa dinanzi alla compattezza e gradevolezza generale offerta dal restauro.
AUDIO
Il sonoro è stato restaurato partendo dal negativo ottico originale e la relativa traccia audio sul Blu-ray è presentata in DTS-HD Master Audio 2.0 pulito e privo di fastidiosi fruscii. La risposta è brillante, pure nel timbro dei dialoghi, correttamente convogliati sul centrale. È presente anche una traccia compressa Dolby Digital 2.0. Il messaggio sonoro è sufficientemente definito e aperto in frequenza pur non perdendo quel “sapore vintage” che viene ulteriormente evocato dalle musiche jazzate composte da Riz Ortolani e dalle numerose canzoni dell’epoca che accompagnano il ‘Road Movie’ di Dino Risi, con brani di Domenico Modugno, Peppino Di Capri, Edoardo Vianello, Miranda Martino ed altri.
EXTRA
Il comparto extra prevede due speciali corposi ed esaurienti. Troviamo anzitutto l’inedito In libertà, appunti su Il sorpasso (39’40” in HD) realizzato da Lucia Pavan, che è, attraverso testimonianze di critici, giornalisti, storici, registi, sceneggiatori (Aldo Grasso, Nicola Guaglianone e Gabriele Mainetti, Paolo D’Agostini, Mario Gerosa, Emanuele Sacchi, Ricky Tognazzi), una lunga riflessione in cui si sviscera il significato e l’importanza dell’opera di Dino Risi. Non mancano aneddoti vari, come quando il regista lancia una frecciata per nulla velata ad Antonioni facendo dire al protagonista interpretato da Gassman nel film, che la canzone che stanno ascoltando in macchina (L’uomo in frac di Domenico Modugno) è ‘profonda’ come «quella roba che va di moda oggi, l’alienazione. Tu l’hai visto L’eclisse!?, io c’ho dormito, ‘na bella pennichella!».
Il secondo extra, già edito anni fa e riproposto in SD, è il documentario di Marco Risi Parlando con Vittorio (39’40”) in cui l’autore intervistava papà Dino per sollecitarlo a raccontare il suo rapporto di collaborazione e di amicizia con Gassman, su chi fosse davvero Vittorio, come si fossero conosciuti e quale incidenza avesse avuto l’attore sul suo cinema. Emergono tanti aneddoti e curiosità che possono aiutare a comprendere al meglio l’opera di Dino Risi.
L’elegante artwork del slipcase cartonato (in cui è contenuto l’amaray), sia del DVD che del Blu-Ray, è stato realizzato in esclusiva da Simone Del Vecchio, che ha curato anche le grafiche della riedizione de I mostri, di cui abbiamo già parlato tempo fa.
Capolavoro del Cinema Italiano
Grande interpretazione di Gassman
Extra curati e interessanti
Livello del nero alto
Durata: 108'
Anno di produzione: 1962
Genere: Commedia
Regia: Dino Risi
Interpreti: Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, Catherine Spaak, Claudio Gora, Luciana Angiolillo, Luigi Zerbinati, Linda Sini, Mila Stanic, Franca Polesello, Nando Angelini, Barbara Simon, Edda Ferronao, Lilli Dorelli
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Supporto: BD 50
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: AVC 1080p 24p
Audio: Italiano DTS-HD Master Audio 2.0 / Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti
TESTATO CON: Lettore Samsung 3D, Televisore Samsung 3D Serie 6, Amplificatore DENON AVR-2310, Casse CANTON
Blu-Ray disponibile su DVD-Store.it
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