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Soundtrap, lo studio virtuale di Spotify per produzione e podcast

Soundtrap, lo studio virtuale di Spotify per produzione e podcast

Uno strumento che potrebbe rivelarsi molto interessante per chi compone musica

In passato, abbiamo affrontato l’argomento produzione musicale, e tra i vari strumenti essenziali per creare brani vi è la DAW (Digital Audio Workstation), un software dedicato alla composizione. I programmi professionali, però, costano e possono essere complessi da usare. Niente di inaccessibile al giorno d’oggi, ma se si è alle prime armi nel vastissimo mondo della produzione audio, forse si può essere più cauti e provare Soundtrap. Realizzato da Spotify, Soundtrap è un software che permette a chiunque di produrre brani completi da poter poi magari pubblicare proprio sul servizio di streaming più popolare al mondo. Cosa lo distingue dagli altri programmi? È uno studio completamente online, orientato alla collaborazione tra artisti. Inoltre, ha un costo leggermente più basso rispetto alla concorrenza, rendendosi ideale per chi è nuovo in questo mondo. Anche se orientato alla produzione di beat Trap e Hip hop, può essere usato per produrre qualsiasi genere musicale.

FUNZIONALITÀ

La struttura è molto simile a quella delle principali DAW sul mercato (ricorda un po’ Logic Pro di Apple). L’interfaccia è intuitiva, dal design moderno e minimal. Possibilità di inserire suoni come percussioni, loop, bassi, synth e altro ancora. La suite include migliaia di loop e beat per i propri brani (la lista completa è consultabile qui). Inoltre, Sountrap è perfettamente integrato con Splice, il sito per eccellenza usato da producer di tutto il mondo per reperire nuovi suoni. È ovviamente possibile registrare e utilizzare automazioni. Disponibile anche la funzionalità Auto-Tune che offre la possibilità di creare e modificare le registrazioni vocali.

I progetti possono essere organizzati in cartelle e condivisi in qualsiasi momento. Anche se pensato principalmente per l’uso desktop, Soundtrap è disponibile anche come app su iOS e prossimamente su Android, consentendo di lavorare ovunque ed in ogni momento.


Un’altra caratteristica di Soundtrap è la sua natura collaborativa. Il software è studiato per poter condividere facilmente progetti e partecipare a sessioni di gruppo. Per testare le funzionalità di collaborazione, Spotify ha reso disponibile un progetto demo del producer jetsonmade che può essere modificato a proprio piacimento. È possibile invitare gli amici a dare il loro contributo nella creazione dei brani. Nella libreria sono inclusi circa 100 loop aggiuntivi esclusivi da poter utilizzare. I loop sono numerosi e divisi per categorie, e con tutta probabilità in futuro potrebbero esserci nuove aggiunte di artisti famosi e suoni più particolari.

NON SOLO PRODUZIONE

Soundtrap non è solo indicato per chi fa musica, ma anche per coloro i quali vogliono approcciarsi al mondo del podcasting. È infatti disponibile una versione del software chiamata Storytellers (come vedremo in seguito) dedicata proprio ai podcaster. Non è una novità infatti che Spotify si stia interessando sempre di più all’ambito podcast, e che in futuro voglia dare sempre più spazio a questo mondo. Potrete quindi registrare la vostra voce e caricare gli episodi direttamente su Spotify. È inclusa anche la funzionalità di trascrizione della voce e modifica delle registrazioni, oltre alla possibilità di invitare ospiti da intervistare o creare un jingle distintivo con effetti sonori dal sito freesound.org.

PREZZI

Potete iniziare a provare il software gratuitamente per un mese. Poi, i prezzi variano in base alla versione che desiderate. C’è un pacchetto per produttori Premium o Supreme (quest’ultimo con più funzioni) e uno per Podcaster. Chi desidera il massimo, può optare per Complete, che offre tutti i pacchetti. Come è possibile vedere nell’immagine seguente, i prezzi sono generalmente inferiori ai software di produzione più conosciuti (anche se non di molto), ed è possibile pagare mensilmente. Il piano mensile, però, è meno conveniente sul lungo termine. È anche disponibile una versione Education dedicata a studenti e insegnanti.

In definitiva, provate Soundtrap se siete novizi della produzione musicale (magari anche solo un mese gratuito), e se amate particolarmente Trap e Hip hop. Oppure, se volete risparmiare qualcosina rispetto ad un software classico (i piani sono abbastanza flessibili). Per chi è invece già abituato a produrre ed ha un alto livello di esperienza, difficilmente si potrà trovare qualcosa di più in Soundtrap, i software “storici” sono più completi .

Se invece vi state approcciando al mondo podcast, questo è probabilmente tra i migliori software per registrare gli episodi, data anche l’integrazione con Spotify e la possibilità di caricarli direttamente sulla piattaforma.

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