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Speciale aspirapolvere – Prima parte

Praticità e leggerezza, un aspirapolvere più completo e performante oppure un robot capace di pulire in completa autonomia?

Parlando di aspirapolvere nel ricco panorama degli elettrodomestici dedicati alla pulizia di casa la scelta certo non manca. Quando però ci si mette alla ricerca del dispositivo che più si adatti alle proprie esigenze non è detto che si riesca subito a trovare subito quello giusto. Una questione legata non solo alla capacità di assorbimento ma anche al tempo che si ha da dedicare alla sistemazione dei pavimenti. Se è quest’ultimo a mancare va da se che la scelta è più probabile ricada sull’automatismo e la capacità di muoversi in totale autonomia svincolando dalla preoccupazione del mestiere quotidiano. Chi invece desiderasse mantenere il controllo della situazione le possibilità in tale ambito sono vaste, con una scelta più ampia in cui si può decidere di dare maggiore rilevanza alla maneggevolezza e al controllo senza caricare troppo il peso sull’utilizzatore. Come sempre sono disponibili anche sistemi più completi e spesso più performanti, che però implicano un più elevato carico di spostamento.

aspirapolvere

Nato nella seconda metà dell’800, il preistorico progetto è legato a un’invenzione statunitense per la pulizia dei tappeti ma si dovette arrivare ai primi del ‘900 quando fu depositato il brevetto del primo apparato elettrico poi venduto alla società Hoover, ancora oggi leader mondiale di mercato. Nella moltitudine di proposte si può provare a dividere in due la categoria: gli aspirapolvere a sacchetto e quelli che ne sono privi. In effetti ve ne sono di svariati tipi: dal ‘bidone’ con ampio contenitore, la scopa elettrica che è anche quella che non fa sentire più di tanto il proprio peso, i battitappeto, i più pesanti multifunzione che in certi casi abbinano l’aspirazione alla presenza di una caldaia, soffiando vapore per pulire e aspirando lo sporco bagnato. C’è poi l’aspirazione a ciclone senza contenitore e progetto che vede la separazione della polvere dell’aria all’interno della “cassetta ciclonica”, grazie alla forza centrifuga generata da un ciclone d’aria al suo interno.

Da circa vent’anni c’è stato un fiorire di proposte robotizzate con sistemi in grado di muovere in autonomia, capaci di riconoscere gli ostacoli, effettuare le pulizie del caso per poi tornare alla propria base di ricarica. In virtù del peso e dell’ingombro la scopa elettrica è ritenuta il giusto compendio alla pulizia quotidiana, specie in presenza di piani diversi. L’aspirapolvere si avvantaggia per la presenza di un più elevato numero di accessori per aiutare non solo a rimuovere lo sporco dai pavimenti ma per esempio può servire anche sulle coperte così come sui mobili. Di fatto il sogno di un dispositivo che muova in totale autonomia e pulisca a fondo il pavimento come con i robot, anche se sono già passati vent’anni dalla loro introduzione, è in grossa parte destinato a infrangersi in termini di bassa efficienza. Si tratta perlopiù di apparati che possono occuparsi di gestire la pulizia più fine senza pretendere chissà quali risultati.


Vedremo nel dettaglio quali sono le soluzioni per mantenere casa pulita scegliendo la soluzione più indicata bilanciando al meglio prezzo e prestazioni.

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