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Streaming video su console? No grazie, consuma troppo

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Nulla vieta di usare una PlayStation 5 o una Xbox Series X come streamer video per Netflix e compagnia, ma tra consumi energetici elevati e vari limiti tecnici non è la scelta migliore

Immaginate questo scenario. Avete un vecchio TV non smart o uno smart le cui app di streaming non vengono però aggiornate da tempo immemore e funzionano male (o non funzionano proprio più). Non volete però rinunciare a Netflix, Disney+ e compagnia streaming e il caso vuole che abbiate a disposizione anche una console di ultima o penultima generazione. Le opzioni sono tre. Cambiate TV (ma non volete farlo per questioni di soldi), comprate uno streamer video (che può andare da una Fire TV Sitck a una Apple TV 4K) o sfruttate proprio la vostra console installandovi sopra le app di streaming che vi interessano.

La seconda opzione ha sempre a che fare con le disponibilità economiche, anche se ormai per una Fire TV Stick si parte da solo poche decine di euro (discorso diverso ovviamente per set-top-box più costosi come Apple TV 4K o Nvidia Shield TV Pro), ma che succede, per esempio, se sul TV non avete più ingressi HDMI disponibili? Ecco che entrano quindi in gioco le console, ma siamo davvero sicuri che sia anche il modo più economico per godersi lo streaming?

Il sito FlatpanelsHD ha svolto un’indagine sui consumi energetici di console, set-top-box e stick HDMI durante lo streaming, dal quale risulta che in realtà usare una console come PlayStation 5 significa sobbarcarsi consumi energetici molto maggiori rispetto a tutte le altre soluzioni. Lo schema sottostante illustra chiaramente questo divario. Una PS5 arriva infatti a consumare oltre 25 volte di più rispetto a un Chromecast con Google TV e oltre 20 volte di più rispetto a una Apple TV 4K, ma a ben vedere nemmeno Xbox Series X scherza e addirittura PlayStation 4 fa peggio di tutti.


Persino Xbox One S è una console a dir poco energivora rispetto agli altri device e, con il rincaro delle bollette che stiamo vivendo oggi (e chissà per quanto ancora), ciò significa spese energetiche di cui tenere seriamente conto. Su base annuale si può infatti arrivare a un consumo medio di 131–139 kWh con PlayStation 4, a fronte di uno di 3,7–4,7 kWh se si usa un Chromecast con Google TV. Certo, se non volete usare una console per lo streaming dovreste comunque spendere qualcosa subito per comprarvi un device aggiuntivo, ma sul lungo periodo continuare a usare la vostra console porterebbe a costi molto maggiori, soprattutto se il costo dell’energia dovesse aumentare ulteriormente.

Ma non c’è solo la questione energetica e “green” che in qualche modo ci porta a sconsigliarvi l’uso delle console per lo streaming. Benché siano macchine potentissime e perfette per i videogiochi, persino PlayStation 5 e Xbox Series X hanno ancora certi limiti quando si parla di supporto a supporto audio-video. E non solo. Alcune app, ad esempio, non sono ancora disponibili con il pieno supporto al 4K-HDR (altre non esistono proprio come nel caso di Paramount+ e RaiPlay), ma in generale persino uno streamer economico come una Fire TV Stick 4K supporta Dolby Vision e Dolby Atmos, cosa che PlayStation 5 (che costa 10 volte tanto) non fa.

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Va meglio con Xbox Series X (nessun problema per il Dolby Vision e Dolby Atmos), ma con entrambe le console non ci sono opzioni per “matchare” il frame-rate o per il cosiddetto dynamic range matching, il che porta a riprodurre qualsiasi cosa in HDR almeno di non cambiare impostazione video della console ogni volta (e su questo versante Apple TV e Nvidia Shield TV sono su un altro livello). Alcuni utenti riportano poi una qualità video leggermente migliore con le app integrate nel TV o in device esterni che non con le console, ma qui si va molto sul soggettivo e sinceramente non abbiamo mai fatto un test approfondito per sostenere o meno questa tesi.

Aggiungiamo poi il fatto che su console i vari aggiornamenti alle app (e le app stesse) arrivano sempre con un certo ritardo rispetto alle smart TV e agli streamer esterni; basti pensare che l’aggiunta del 4K-HDR all’ app di Disney+ su PlayStation 5 è arrivata solo pochi giorni fa dopo quasi due anni dal lancio. E non dimentichiamo che, se siete streamer incalliti, potreste usare la vostra console per guardare film e serie TV anche per molte ore al giorno che vanno a sommarsi a quelle trascorse con i videogiochi, con una conseguente “usura” accelerata della console. E questo perché né Sony, né Microsoft hanno incluso uno o più core CPU a bassa potenza (i cosiddetti efficiency core) nei SoC delle loro console a parte quello per far girare il sistema operativo, cosa che se fosse stata fatta avrebbe potuto ridurre drasticamente il consumo energetico durante lo streaming e altre attività molto più leggere rispetto al gaming.

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In generale comunque nulla vieta di rendere la vostra console anche il vostro centro multimediale per lo streaming. Non dovete spendere niente in più, non vi serve un ingresso HDMI libero e, nel caso di Xbox, siete a posto anche con Dolby Vision e Atmos, sempre se vi interessa la cosa. Sappiate però che con una spesa aggiuntiva anche molto piccola potreste godervi un’esperienza di streaming molto più appagante e, soprattutto, molto meno energivora.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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