Tonya [BD]

Amaro racconto biografico di Tonya Harding, una vita tra violenze e soprusi la cui unica salvezza era il pattinaggio su ghiaccio. Distribuzione Luckyred

Originaria di Portland nello stato americano dell’Oregon, Tonya Harding (Margot Robbie) sin da bambina manifesta grande interesse nei confronti del pattinaggio su ghiaccio che ben presto diventa ragione di vita.

Di estrazione proletaria, tra infanzia e adolescenza vive il dramma di una famiglia spaccata per la separazione dei coniugi e l’allontanamento dell’amato padre. Ancora piccola è costretta a vivere con la madre LaVona (Allison Janney), donna dallo spirito ributtante, violenta, ignorante e totalmente incapace di dimostrare il benché minimo affetto.

Ai suoi abusi vanno a sommarsi quelli del violento fidanzato Jeff (Sebastian Stan), altro soggetto ben poco raccomandabile che non perde occasione per picchiarla selvaggiamente, arrivando comunque a sposarla.

Nonostante il quadretto familiare ben poco rassicurante la progressione agonistica di Tonya la porta sempre più spesso sul podio anche se non quanto sarebbe riuscita avendo attorno meno egoismo. Ritrovato il giusto spirito e la voglia di competere dopo un primo abbandono, nel 1994 è parte del team che rappresenta gli Stati Uniti ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer, ignara di quanto il marito abbia architettato per mettere fuori combattimento la storica rivale Nancy Kerrigan (Caitlin Carver).

Nel cast anche Bobby Cannavale (Boardwalk Empire)

Tonya è la drammatica e riuscita biografia di una giovane donna amante del pattinaggio e di come è possibile arrivare a distruggere una promettente carriera quando si è circondati da soggetti negativi. Approdare a un porto sicuro quando si naviga giorno e notte per un mare di becera ignoranza tra abusi fisici e morali è davvero complicato, ritrovandosi un carattere altrettanto esuberante e poco incline al rispetto verso il prossimo.

Diretto dall’australiano Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua), il film mescola elementi mockumentaristici alla fiction e la ricostruzione del passato della Harding attraverso fasi salienti della sua durissima vita, passaggi chiave che ne minarono l’equilibrio psico-fisico impedendole serenità e concentrazione durante le competizioni.

Incredibile il lavoro di meticolosa ricostruzione storica, è sufficiente dare un’occhiata ai veri filmati sul Web per rendersene conto: un esempio sui tanti i minuti che precedettero l’esibizione a Lillehammer, con la crisi respiratoria e i problemi ai lacci dei pattini. L’opera tende a rimanere il più possibile neutrale, cercando di dare voce a tutti coloro che ebbero un ruolo primario nella vita di Tonya.

Si arriva sino alla fase successiva al processo post olimpiadi, scoprendo cosa accadde e come l’ex stella del pattinaggio su ghiaccio decise di sbarcare il lunario. Difficile rimanere impassibili durante il racconto, da cui si esce con almeno un paio di idee su come madre ed ex-marito dovrebbero pagare per aver disintegrato esistenza e carriera di un’ice skater dal grande talento, entrata nella storia in quanto prima americana ad aver compiuto un triplo salto Axel.

Non abbandonate subito i titoli di coda, ci sono alcuni video frammenti con interventi dei veri protagonisti. Oscar e Golden Globe 2018 ad Allison Janney per la magnifica interpretazione della madre di Tonya.

VIDEO

Girato ibrido con pellicola 500 ASA (con hardware Arricam LT e Arriflex 235) e digitale con Arri Alexa 65 a risoluzione nativa 6.5K il film è stato poi finalizzato su Digital Intermediate 4K. A oggi purtroppo non è disponibile alcuna versione UHD per cui occorre accontentarsi del Blu-ray, di cui quello edito da Luckyred non è davvero niente male. Aspect ratio originale 2.35:1 (1920 x 1080/24p), codifica AVC/MPEG-4.

La qualità delle immagini è superiore, con le sequenze mockumentary relative alle interviste ai protagonisti dove si passa a un formato più quadrato, oppure nei momenti più critici con estratti da video amatoriali: curioso in questo senso l’intervento del decerebrato amico di famiglia, Shawn, con i tipici problemi tecnici innescati da un nastro video anche se nell’inusuale formato immagine 16:9).

Il livello dei neri alterna passaggi profondi ad altri meno efficaci per scelte che immaginiamo legate alla cinematografia di Nicolas Karakatsanis (The Drop), desaturazione palette cromatica per un maggiore tono vintage con alcuni carichi di marrone e blu, una leggera patina di fondo contestualizza ulteriormente l’epoca. Nel complesso una visione dove rimane difficile acquisire limiti di compressione sul BD-50 (l’opera da sola cuba circa 37 Gb).

AUDIO

Doppia traccia DTS-HD Master Audio 5.1 canali italiano e inglese (16 bit), sono entrambe ottime. Spazio alla dinamica per i numerosi brani pop/rock contribuendo a rendere maggiormente realistico il racconto.

Il fronte anteriore la fa da padrone con dialoghi ben contrastati, il conforto dei due canali rear e del subwoofer giunge nel corso dei colpi d’arma da fuoco acuendo la scena nei passaggi durante le competizioni. L’ascolto in originale è il massimo per entrare nel vivo della storia attraverso i dialoghi in presa diretta.

Sistema di acquisizione digitale dei rilievi somatici per sovrapporre il volto dell’attrice a quello della pattinatrice in scena

EXTRA

Commento audio al film del regista, 6′ minuti sugli effetti in CGI, 2 approfondimenti sulla lavorazione per un totale di circa 6′ con focus sul personaggio di Tonya e il regista Gillespie, poco meno di 17′ minuti di scene tagliate e trailer. Sottotitoli in italiano.

TESTATO CON: TESTATO CON: Tv Samsung Q9F UHD 65″ (2018), UHD player Oppo UDP-203

Blu-ray disponibile su dvd-store.it

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