L’Ambilight fa sempre colpo, il prezzo tenta e l’audio non è affatto male, ma sul versante video il TV LCD Philips 55PUS6814/12 ha più di un difetto
Il Philips 55PUS6814/12 è un TV che punta molto sul suo prezzo aggressivo (poco più di 500 euro su Amazon), ma anche sulla presenza (non secondaria) del sistema di illuminazione Ambilight esclusivo di Philips. Bisogna però venire a patti con alcuni limiti, il primo dei quali è la retroilluminazione Edge LED che significa un controllo dell’immagine meno accurato, sebbene questo modello prometta almeno un certo grado di micro-dimming. Le altre due pecche di peso sono il processore di livello entry-level (non troviamo nemmeno il P5 introdotto da Philips nel 2017) e l’assenza di Android TV come sistema operativo. Un TV Philips da 55’’ con Ambilight a poco più di 500 euro rimane comunque un prodotto molto interessante… almeno sulla carta.
Caratteristiche
A livello estetico non stiamo certo parlando di uno dei TV più belli che abbiamo visto, ma il Philips 55PUS6814/12 è anche ben lontano dall’essere il peggiore. Il suo spessore di 8 cm rimane notevole di questi tempi, ma non in modo eccessivo. La finitura in plastica è argento nella parte anteriore e bianca nella parte posteriore, con un telecomando bianco abbinato. Se non altro le cornici sono solo di circa 5 mm e salgono a 10 mm nella parte inferiore dello schermo. In basso troviamo un supporto lungo, sottile e abbastanza raffinato, ma potrebbe essere un problema se avete già una soundbar da posizionare sotto. Troviamo poi tre porte HDMI 2.0 di cui una facilmente accessibile lateralmente, accanto a due porte USB, un jack per cuffie e un’uscita ottica.
Il punto forte del Philips 55PUS6814, nonché il tratto distintivo che lo separa da tutti gli altri concorrenti in questa fascia di prezzo, è la tecnologia Ambilight per riprodurre luci che si abbinano al colore predominante dell’immagine sullo schermo. Come la maggior parte dei televisori Philips del 2019, anche il 55PUS814 offre l’Ambilight su tre lati (destro, sinistro e lato superiore). Potete impostarlo per cambiare colore in base al suono o persino scegliere un pattern che si abbini alla bandiera di una nazione a vostra scelta (decisamente una bella trovata in vista di Euro 2020 di questa estate).
Potete accedere alle impostazioni di Ambilight direttamente dal pulsante dedicato sul telecomando e questo è utile perché i menu delle impostazioni di questo TV Philips sono una vera seccatura. La serie 6800 non ha a bordo, come già detto, Android TV ma il ben più modesto sistema operativo Saphi, che presenta numerosi aspetti negativi. La home page in realtà non è poi così male. Un clic del tasto Home consente di selezionare le vostre app preferite e di accedere alle sezioni principali come le impostazioni delle immagini e dell’audio e la selezione degli ingressi. Il problema è che, oltre a questa schermata, diventa piuttosto scomodo e poco piacevole andare ad agire sulle impostazioni video (colore, contrasto, luminosità) e audio, per lo meno rispetto a tanti altri TV con interfacce molto più curate.
L’altro grande difetto di Saphi è il numero di app. Netflix, Rakuten e Amazon Prime Video ci sono, ma mancano Twitch, VLC, Spotify, Now TV, Tidal o Apple TV. L’intero sistema è inoltre un po’ lento e farraginoso, con troppa attesa tra la pressione di un pulsante sul telecomando e la rispettiva azione sullo schermo. Fortunatamente questo televisore è il meglio che si possa trovare oggi in giro a livello di HDR; non certo come prestazioni (dopotutto il picco di luminosità non supera i 350 nits) ma come completezza, visto che troviamo il supporto per Dolby Vision, HLG e HDR10+.
Qualità video
La prima cosa che notiamo mentre aspettiamo che si carichi l’Ultra HD Blu-ray di The Revenant è che c’è un problema di retroilluminazione. Non è raro nei modelli Edge LED, ma è comunque un problema. Non solo c’è molta luce diffusa in generale (e il nero appare più come un viola nebuloso), ma la retroilluminazione è anche irregolare risultando comprensibilmente più forte verso i lati dell’immagine. Inoltre, nella nostra unità in prova c’è anche una macchia più chiara a forma di mezzaluna nel mezzo dello schermo.
La portata del problema è evidente dal momento in cui entriamo nelle foreste invernali del Dakota presenti nel film. Quello che dovrebbe essere un collage di grigi, blu, marroni e verdi è slavato dalla luce della retroilluminazione. Anche con l’HDR di mezzo, il contrasto fa molta fatica a emergere come dovrebbe. La differenza tra le sezioni scure e chiare dello schermo è così “ostacolata” che non è possibile produrre alcun convincente senso di ombreggiatura e il risultato è che l’immagine manca di profondità.
Verso la fine della battaglia che apre il film, la telecamera fa una panoramica verso il cielo dove una colonna di fumo in primo piano si attorciglia verso gli strati di nuvole in alto. È un’immagine poetica, ma resa in modo piuttosto piatto da questo TV. È un peccato perché, nonostante questa grave carenza, non mancano gli aspetti positivi. Il dettaglio nelle aree scure e chiare dell’immagine è buono, nonostante la grave mancanza di intensità per quanto riguarda i neri. Le scene successive in cui i cacciatori attraversano il fiume durante il tramonto sono impressionanti, con i diversi elementi di dettaglio nell’immagine tutti ben riproposti tra le rocce delle montagne, gli aghi dei pini e le nuvole in cielo. È davvero un peccato che i limiti della retroilluminazione uccidano il senso di dinamismo e la profondità delle immagini.
Abbassandoci di definizione, passiamo al Blu-ray di The Amazing Spiderman 2 e siamo contenti di ciò che vediamo. Il processore Pixel Precise Ultra HD fa un buon lavoro a livello di upscaling mentre osserviamo gli scatti fulminei di Spidey che oscilla tra i grattacieli. I colori dei taxi e degli abiti delle persone si abbinano perfettamente al grigio del cemento e dei vetri dei grattacieli.
La prima grande scena con Electro a Times Square è sempre uno spettacolo. Ancora una volta il quadro è luminoso e impattante a livello cromatico ma ancora naturale. Le insegne al neon sono rese bene e senza che i toni della pelle siano mai eccessivamente rosa o rossi. È solo quando ci concentriamo sui primi piani di Electro che notiamo come manchi qualcosa a livello di profondità e complessità del volto. Purtroppo nemmeno l’elaborazione del movimento ha molto da mettere in mostra. Il sistema operativo Saphi offre infatti poco in termini di controllo granulare su questo versante.
Qualità audio
Il Philips 55PUS6814/12 è dotato di due altoparlanti full range sul retro, oltre all’elaborazione audio Philips AI per aiutarli a lavorare al meglio. Le tre scelte principali per il suono comprendono un’opzione per aumentare la chiarezza dei dialoghi, un virtualizzatore surround o un’opzione che disattiva entrambi. L’enhancer dei dialoghi funziona discretamente e, se fate fatica a sentire quello che dicono gli attori sullo schermo, lo troverete efficace. Il rovescio della medaglia è che appiattisce il resto dell’audio, uccidendo la dinamica e rimuovendo gran parte del senso di pesantezza da uno qualsiasi degli effetti sonori.
Ad esempio, la scena della battaglia all’apertura di The Revenant perde quasi tutto il suo impatto. Non è infatti così spaventoso o intenso quando le frecce colpiscono i cacciatori di pelli o quando il calcio della pistola colpisce la terra. Non c’è molta differenza tra ciascuno dei diversi suoni, in quanto tutto diventa un po’ troppo brillante e privo di peso. Tra i lati positivi però si percepiscono tutte le voci, compresa quella un po’ confusa di Tom Hardy.
Preferiamo comunque spegnerlo e rimanere con la virtualizzazione surround attivata. La perdita di dinamica è molto meno pronunciata. C’è ancora un certo peso in gamma bassa e ci sono alcuni momenti di eccellenza in cui il panorama sonoro colpisce proprio nel mezzo della battaglia, con urla e proiettili che volano intorno allo spettatore. Senza l’elaborazione surround attivata, quell’effetto viene perso.
Tornando alla prima sequenza in cui Glass e suo figlio inseguono un alce attraverso la foresta allagata, la scelta è giustificata ancora una volta. C’è abbastanza in termini di definizione e profondità nel sottolineare gli schizzi dei loro passi nell’acqua che scorre e allo stesso tempo apprezziamo i versi degli uccelli e degli altri animali che provengono dai lati sinistro e destro del nostro divano. Se è vero che solitamente raccomandiamo qualche forma di diffusore esterno da abbinare a un TV in questa fascia di prezzo, la qualità audio di questo Philips è decisamente competitiva e persino superiore alle attese.
Verdetto
C’è molto che questo TV fa bene, ma gran parte di ciò è rovinata dal difetto basilare ma fondamentale della sua retroilluminazione incoerente. I colori sono buoni e il livello di dettaglio non delude, ma dipingerli su questa tela a chiazze è un po’ come servire una bistecca sul coperchio della pattumiera. Possiamo ignorare questi errori con contenuti di qualità inferiore, ma qualsiasi cosa riprodotta in HDR diventa un po’ uno spreco. Sebbene non ci siano molti televisori da 55 pollici migliori a questo prezzo, consigliamo vivamente di spendere qualcosa di più o di scegliere un modello leggermente più piccolo e di migliore qualità (magari un Panasonic TX-50GX810E) spendendo circa la stessa cifra.
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Sommario
L’Ambilight fa sempre colpo, il prezzo tenta e l’audio non è affatto male, ma sul versante video il TV LCD Philips 55PUS6814/12 ha più di un difetto.
Pro
Colori naturali e bilanciati
Virtualizzazione surround efficace
Buon livello di dettaglio
Contro
Retroilluminazione problematica
Sistema operativo un po’ lacunoso
Scheda tecnica
Pannello: 4K-HDR
Retroilluminazione: Edge LED
Formati HDR: Dolby Vision, HDR10+, HLG
Connessioni: 2x USB 2.0, 3x HDMI 2.0
Luminosità massima: 350nits
Dimensioni: 72,3 x 123,6 x 8 cm (senza supporto)
Peso: 16,4 kg
Prezzo: 569 euro
Sito del produttore: www.philips.it
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