Dallo sceneggiatore di Cloverfield un crime movie letteralmente diviso tra California e Nevada. E l’edizione UHD che fine ha fatto?
7 sconosciuti a El Royale colloca la vicenda nell’omonimo hotel, curiosamente sorto a cavallo tra lo stato del Nevada e quello della California. Una volta meta di artisti e personalità il complesso alberghiero è poi caduto in disgrazia in seguito al ritiro della licenza per il gioco d’azzardo.
È il 1969, nel pieno dell’era Nixon, quando presso quella che appare sempre più una cattedrale di cemento in mezzo al nulla giungono una serie di avventori: il sacerdote Daniel (Jeff Bridges), la cantante di colore Darlene (Cynthia Erivo), il piazzista di aspirapolveri Laramie (Jon Hamm) e l’avvenente e ben poco loquace Emily (Dakota Johnson).
Accolti dall’ultimo strampalato dipendente rimasto ciascuno prende una camera, tutti nascondono un segreto più o meno terribile incrociando il proprio destino con quello degli altri nel corso di una notte buia e tempestosa.
Quotato sceneggiatore con alle spalle collaborazioni in produzioni televisive ma soprattutto per il grande schermo come Cloverfield, World War Z e Sopravvissuto – The Martian, lo statunitense Drew Goddard ha diretto, scritto e co-prodotto 7 sconosciuti a El Royale. Parte della selezione ufficiale alla Festa del Cinema di Roma, crime movie che ha nella sua forza una certa originalità del racconto quanto la messa in scena dal retrogusto pulp, tarpandosi al tempo stesso le ali con un ritmo inadatto che più che generare interesse alla lunga fomenta torpore.
Un’impostazione dai toni teatral-melodrammatici che potrebbe non piacere, anche in virtù della quale l’opera si prende (molto) tempo per introdurre ciascuna ‘room’ dell’albergo e con essa la storia dell’ospite. Un albergo in cui si sono consumati innumerevoli crimini, compiuti anche da personaggi pubblici quanto irreprensibili nella vita sociale, debolezze sfruttate all’occorrenza da potenti soggetti senza nome e senza volto.
Per una giusta causa o più semplicemente in fuga da un passato da dimenticare i perfetti estranei affronteranno ciascuno i propri demoni, ma l’intrigo finisce per stemperarsi negli eccessivi 141′ minuti. I colpi di scena, più d’uno e ben congegnato, non mancano di catturare l’attenzione ma la scelta di giocare quasi tutte le carte migliori nella prima parte rende il rimanente percorso narrativo sempre più pesante e meno coinvolgente.
Il cast è notevole e di alto livello ricordando Jeff Bridges, Cynthia Erivo e la sua meravigliosa voce (grazie alla quale ha calcato i palcoscenici di Londra e Broadway), John Hamm (Baby Driver), un inedito Chris Hemsworth (Thor) nei panni di un folle santone e una dignitosa Dakota Johnson (Cinquanta sfumature di grigio). Vale la pena di una visione.
VIDEO
Girato interamente analogico su pellicola 35 mm da 500 ASA, telecinema e Digital Intermediate 4K. Quella che apparirebbe come una ghiotta opportunità per una produzione UHD tutto sommato non riserva grandi sorprese. Se si fosse interessati all’UHD occorre rivolgersi al mercato estero, che offre l’opera con tanto di traccia audio e sottotitoli in italiano, un peso l’avrà avuto il limitato riscontro nelle nostre sale.
L’offerta locale si limita al Blu-ray FHD e in una comparativa 2K/4K le differenze si fanno sentire su schermi di dimensioni più importanti rispetto al 55” pollici Sony OLED AF8 su cui abbiamo effettuato le due visioni. Aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160 /1920 x 1080 / 23.97p), codifica AVC/MPEG-4 e HEVC (BD-66/BD-50). Lo stacco tra le due versioni non è così eclatante, andando a beneficiare ulteriormente nelle sequenze più buie e in penombra, dove si percepisce maggiore differenza per i punti luce.
Girato in Dolby Vision l’offerta UHD resta comunque l’HDR-10+ con un wide color gamut senza grossi stacchi rispetto alla controparte SDR. I neri alternano passaggi profondi ad altri considerevolmente più alti ma non per questo più problematici, lasciando immaginare scelte del cinematographer Seamus McGarvey (The Greatest Showman, The Accountant).
AUDIO
Non cambia l’offerta per l’audio con traccia DTS 5.1 in italiano (754 kbps) che offrirebbe più di un momento interessante: il temporale, i colpi d’arma da fuoco e altri elementi sonori che però latitano nella corposità e fanno desiderare tutta un’altra dinamica.
Il risultato migliore al solito è per l’inglese, DTS-HD Master Audio 7.1 (24 bit) per il disco FHD e Dolby ATMOS per l’UHD. In entrambi i casi lo spettacolo acustico è garantito anche per i canali posteriori, subwoofer rendendo l’ascolto ancor più carismatico anche nel corso dei molti dialoghi.
EXTRA
Nessuno sul disco UHD. Sul Blu-ray 2K un esaustivo making of di 29′ con immagini dietro le quinte e interventi di parte di cast e troupe e una galleria fotografica. Sottotitoli in italiano.
TESTATO CON: Tv Sony AF8 55″ OLED, Hisense 4K H49M3000, UHD player OPPO UDP-203 / Sistema audio: Yamaha CX-A5100, sistema altoparlanti Yamaha Soavo-1, Soavo-2, centrale Jamo Center 200, 2 x subwoofer attivo Jamo E4. Configurazione ATMOS 7.2.4
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
UHD con HDR-10+
DTS-HD MA 7.1 e Dolby ATMOS
Making of da non perdere
DTS 5.1 italiano
Dolby Vision nativo
UHD venduto solo all'estero
Distribuito da: Warner Bros
Durata: 141'
Anno di produzione: 2018
Genere: Drammatico
Regia: Drew Goddard
Interpreti: Jeff Bridges, Cynthia Erivo, Dakota Johnson, Jon Hamm, Chris Hemsworth, Cailee Spaeny, Lewis Pullman, Nick Offerman, Xavier Dolan, Shea Whigham, Mark O'Brien, Charles Halford, Jim O'Heir, Gerry Nairn, Alvina August, London Morrison
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Supporto: UHD 66 / BD 50
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Inglese Dolby ATMOS; Italiano, francese, spagnolo, tedesco, giapponese; Inglese descrittivo non vedenti, catalano, ceco, polacco Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese, spagnolo, francese, catalano, danese, olandese, finlandese, tedesco, norvegese, svedese, cinese, ceco, coreano, polacco, francese, giapponese
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