Da anni i rumor e i sussurri di un’auto elettrica targata Apple si rincorrono su Internet. Le ultime rivelazioni dicono che la iCar arriverà sul mercato nel 2021. Sarà davvero la volta buona? Ripercorriamo la storia
I prodotti di Apple di maggior successo sono piccoli abbastanza da stare in tasca, in una borsa o, nel peggiore dei casi, su una scrivania. Eppure la next big thing di Cupertino potrebbe essere molto più ingombrante: un’auto. A dire il vero i rumor su una Apple Car sono in giro da anni e persino Steve Jobs arrivò a considerare l’idea. Ma solo a inizio 2015 queste voci di corridoio hanno cominciato a prendere davvero corpo, con report anche abbastanza dettagliati che volevano Apple alle prese con un’auto elettrica e persino autonoma.
Report che non si sono fermati a un anno e mezzo fa, ma che sono continuati con grande frequenza (solo nell’ultimo anno ne avremo visti almeno una dozzina). Ma la domanda che ci facciamo è se Apple potrà davvero diventare la nuova Tesla. La potenza di fuoco (ovvero i soldi) non manca di certo alla Mela di Cupertino e lo stesso si può dire per l’ambizione. Ma entrare in un mercato enorme come quello automobilistico (seppur con un prodotto assolutamente all’avanguardia e per ora di nicchia) non è facile e privo di rischi nemmeno per un colosso come Apple.
Apple Car, oltre i rumor?
Il primo report di un certo interesse su una iCar (o Apple Car) arrivava nel febbraio del 2015, quando per Business Insider, Apple stava progettando un veicolo elettrico da contrapporre a quello di Tesla . Allora Apple aveva già il suo sistema automotive CarPlay, che però non era nulla che potesse impensierire Tesla e quindi l’annuncio si riferiva certamente a qualcosa di molto più grande e importante. Nello stesso periodo il Wall Street Journal specificò che quel fantomatico progetto della Apple Car aveva già un nome (Titan). La testata aggiungense che si trattava di una sorta di minivan elettrico ma non con guida autonoma.
A Titan, sempre secondo queste indiscrezioni, stavano lavorando già centinaia di tecnici, molti dei quali provenienti da compagnie automobilistiche tradizionali e non, come Steve Zadesky (Ford) a capo del progetto e diversi ex dipendenti di Tesla e Mercedes-Benz. Dopo due mesi di silenzio, ecco ad aprile la notizia dell’assunzione di Doug Betts, ex dirigente di primo piano di Fiat Chrysler, e di diversi ricercatori europei esperti proprio nelle auto a guida autonoma.
Una I3 ICAR?
A luglio venivamo poi a sapere che Apple era in una fase di contrattazione con BMW per basare la propria auto sul design della BMW i3, in modo non molto diverso da quanto fatto agli inizi da Tesla con il progetto del suo Roadster basato su quello della Lotus Elise. Secondo questo report il CEO di Apple Tim Cook e altri dirigenti di Cupertino visitarono proprio lo stabilimento tedesco di BMW a Leipzig. Nell’aprile di quest’anno però il magazine tedesco Handelsblatt riportava la notizia della fine dei negoziati tra Apple e BMW e il mancato raggiungimento di un accordo tra i due colossi.
Il motivo? Essenzialmente una questione di controllo. Da un lato la casa di Cupertino voleva che il software della Apple Car si basasse su iCloud per tutta la parte della connettività, mentre BMW e Daimler erano di un’altra idea e non c’era inoltre un accordo su chi avrebbe dovuto prendere le redini del progetto. Qualche mese dopo, secondo il The Guardian, Apple stava cercando di prenotare un’area di test a Concord (California), un’ex base della marina militare americana riconvertita come area per effettuare prove e test proprio su veicoli a guida autonoma.
Sviluppi e dietrofront
Tornando al progetto Titan o Apple Car, nel settembre dello scorso anno sempre il Wall Street Journal riportava la volontà di Apple di aumentare i membri del team di sviluppo da 200 a 600. Lo scopo? Avere pronta un’auto per il 2019 che però sarebbe stata solo elettrica. Tramontava così l’idea di un veicolo a guida autonoma e questo perché, nonostante i test svolti, i tempi per avere pronta una self-driving car sarebbero stati troppo lunghi e il progetto finale ancora troppo incerto. Eppure, nonostante l’ottimismo iniziale, nel gennaio del 2016 Steve Zadesky abbandonava il progetto Titan per ragioni personali e l’intero processo di sviluppo stava incontrando sempre più difficoltà.
Alcuni dipendenti parlavano di “mancanza di idee chiare e di obiettivi precisi per il progetto”, considerando soprattutto la deadline del 2019 e l’improvviso abbandono di Zadesky. Eppure, in tempi più recenti, sono emerse novità interessanti. A Maggio infatti Apple ha investito un miliardo di dollari nel servizio di trasporto privato cinese Didi Chuxing (una sorta di Uber), con Tim Cook che ha parlato di “diverse ragioni strategiche” alla base di questa inaspettata mossa. Sempre a maggio Reuters riportava la notizia per la quale Apple stava esplorando l’idea di costruire delle proprie stazioni di ricarica elettrica sul modello delle Supercharger di Tesla. Per questo nuovo progetto stava assumendo ingegneri provenienti da BMW e Google.
Ma cosa dice Apple?
Finora abbiamo parlato solo di notizie e rumor provenienti da testate giornalistiche, anche perché di notizie ufficiali sulla Apple Car non ce ne sono mai state. Almeno fino al febbraio di quest’anno, quando, durante un’intervista rilasciata a Fortune e dopo un giro di parole a dir poco contorto, Tim Cook ha fatto capire che Apple sta lavorando al progetto per un auto. Ma che al momento non può rivelare nulla di più e che bisognerà attendere ancora un po’ perché questo succeda.
Che tempi ci aspettano?
Proprio pochi giorni fa The Information, basandosi su quanto rivelato da alcuni ex dipendenti del progetto Titan, ha scritto che il debutto dell’auto di Apple è stato spostato al 2021, dopo un primo tentativo di essere pronti con un modello definitivo per il 2020. Un ritardo tutto sommato comprensibile considerando appunto le difficoltà qui riportate e il fatto che, anche per un colosso come Apple al suo esordio in un mercato così difficile. Per arrivare a un modello fatto e finito servono grandi investimenti e soprattutto molto tempo.
Come d’altronde è capitato spesso con Tesla e con i numerosi ritardi, annunci e smentite che hanno caratterizzato le auto della compagnia guidata da Elon Musk. Riportiamo un breve dettaglio sul possibile prezzo della Apple Car. Diversi analisti (per quanto possa valere un giudizio simile nel 2016) hanno suggerito uno street price di 55.000 dollari, cifra che metterebbe l’auto di Apple su una fascia di prezzo piuttosto vicina alla Tesla Model S ma molto più alta di quella del modello base della prossima Tesla Model 3, che parte da 35.000 dollari.
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