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Ayre CX-8: un lettore CD che guarda al futuro

Ayre CX-8

Ayre CX-8, il CD player dell’azienda americana è un prodotto di fascia alta (6.180 euro) che punta sulla qualità e sulla versatilità.

Chi ha nella propria collezione un buon numero di compact disc e desidera ascoltali con un prodotto senza compromessi, può trovare nel lettore americano il prodotto che fa per lui (a patto di essere disposto a investire una cifra non contenuta).
L’Ayre CX-8, a differenza del suo predecessore, il CX-7, impiega per la sezione di conversione un chip ESS (l’ES9028Q2M) in luogo dei Burr-Brown, e conserva la possibilità di collegare l’uscita del segnale analogico mediante la connessione bilanciata XLR, raccomandata dal costruttore stesso in quanto offre una migliore qualità del suono rispetto a una single-ended (che comunque è prevista: il CD player si può collegare all’amplificatore anche con una coppia di classici cavi terminati Rca).

L’Ayre CX-8 offre la possibilità di utilizzare l’uscita digitale per il collegamento a un Dac esterno tramite connessione AES/EBU (con un connettore XLR a 3 pin), S/PDIF (con un connettore Rca) e ottica (Toslink). In tal modo si sfrutta solo la meccanica, che, peraltro è uno dei punti forti del lettore: derivata da un progetto della giapponese Teac, è completamente sigillata e ben isolata dalle vibrazioni.
Più interessante, invece, l’opportunità di ampliare la versatilità del prodotto, grazie a due moduli di espansione (opzionali: i prezzi sono da definire), disponibili a partire dall’autunno. Il primo è un ingresso Usb che consente di collegare un player esterno per riprodurre files audio PCM, sino alla risoluzione di 24bit/384kHz, e DSD 256. Il secondo modulo consiste nell’opzione Ethernet: la macchina, compatibile con Roon, può essere collegata alla rete wi-fi di casa per avviare lo streaming audio di Tidal, Spotify e Qobuz tramite l’app di casa Ayre, denominata mConnect Control. L’Ayre CX-8 si potrà avere, al prezzo di 6.180 euro, in versione nera o argento.

Un listino tutt’altro che contenuto, quindi, che vede competere l’apparecchio con alcuni “mostri sacri” come l’italianissimo Gold Note CD-1000 MKII Deluxe (a 5.190 euro). Anch’esso può essere utilizzato come Dac (ma solo per riprodurre files PCM) e, a differenza del rivale americano, prevede la possibilità di upgrades interessanti che consentono di migliorarne le performance audio: lo stadio di uscita a valvole in classe A (Tube-1012, a 6.390 euro) e l’alimentazione esterna super induttiva (PSU-1000 e 1250, da 3.790 euro).


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