Il tema della distribuzione è un argomento che negli ultimi anni, con l’avvento di internet e delle più moderne tecnologie, suscita non pochi interrogativi tra gli appassionati del mondo audio/video. Vale la pena nel 2025 passare ancora per un distributore? Parliamone.
Questo articolo nasce dall’esperienza di un nostro lettore che si chiama Giuseppe e che meno di due anni fa ha acquistato una coppia di diffusori Fyne Audio F1-12S, per chi non le conoscesse, sono il top di gamma del brand scozzese di cui abbiamo recentemente parlato qui. Cosa centra Giuseppe e le sue Fyne Audio con il tema distribuzione? Semplice, le sue Fyne Audio hanno avuto un problema con i potenziometri ed ha dovuto richiedere assistenza. Prima però di procedere con la nostra storia facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire quali sono i compiti di un distributore.
Il distributore: gioie e dolori
Potremmo definire il distributore come un tramite tra il produttore, il rivenditore e più indirettamente con il cliente finale. Ora, non so se nella vostra vita vi è mai capitato di fare da tramite tra due persone, chi lo ha fatto, nella maggior parte dei casi, rimpiange il giorno di essersi intromesso perché non è facile mediare tra due figure.
Quali sono i compiti di un distributore?
Sarebbe bello acquistare un tot di merce da una azienda, venderla ad un negoziante ed intascare il ricarico di questo passaggio. Nella realtà dei fatti non è così semplice, perché i distributori, nella maggior parte dei casi, devono sottostare a dei contratti con dei vincoli ben precisi: in primis assistenza e marketing che, salvo diversi accordi tra le parti, sono due must per un distributore che si rispetti. Oltre a questo, un distributore deve fare magazzino, trovare una rete di centri assistenza, formarli sui prodotti, senza dimenticarsi del fulcro del discorso: i rivenditori. Con questi ultimi bisogna instaurare un rapporto di collaborazione e formazione mirato alla valorizzazione del prodotto. Perché fare magazzino? Innanzitutto per avere disponibilità di merce in maniera tale che i rivenditori e i loro clienti possano esaudire i loro desideri in tempi brevi, ma anche perché (fate gli scongiuri del caso) nel caso in cui ci sia bisogno di una sostituzione, che sia una elettronica o di un diffusore, non è il massimo dover aspettare secoli. Mesi addietro, un appassionato neo possessore di un amplificatore Hi-End, si è visto recapitare un amplificatore con un canale muto, fortunatamente il distributore aveva magazzino e nel giro di pochi giorni ha potuto nuovamente avere a casa l’amplificatore dei suoi sogni. Non sempre però è così, c’è chi ad esempio ordina sul venduto, e con conseguente dilatazione dei tempi di consegna. Infine non dimentichiamoci di tutti gli iter burocratici da seguire nel caso in cui l’apparecchio debba essere sottoposto agli oneri doganali e le varie certificazioni di legge.
Il caso di specie: la riparazione delle Fyne Audio F1-12S
Da settembre 2024 Tecnofuturo è il nuovo distributore per l’Italia Fyne Audio, un marchio giovane sulla carta, ma con uno staff tecnico che può contare su una formazione e professionalità al di sopra di ogni sospetto. Giuseppe non appena arrivate le sue splendide Fyne Audio F1-12-s mi chiama, vuoi per l’euforia del momento, vuoi per la sorpresa (positiva) all’ascolto ed iniziamo a chiacchierare su eventuali upgrade dell’impianto che pian piano nel tempo diventano realtà. Tutto bello, finché un giorno succede quello che nessuno vorrebbe succedesse mai: un guasto dei diffusori. Nulla di particolarmente grave, ma i potenziometri dei diffusori “gracchiano”: qualcosa non va, bisogna chiamare l’assistenza. Se siete audiofili di vecchia data, sicuramente, almeno una volta nella vostra vita, vi sarà capitato di incappare in un guasto. Giuseppe attiva la procedura per l’assistenza e qui bisogna aprire una parentesi. Nel momento in cui Giuseppe ha acquistato i suoi diffusori, il distributore non era Tecnofuturo. Cosa significa questo? Semplice, nonostante il distributore Tecnofuturo non abbia tirato fuori un centesimo di guadagno dalla vendita del diffusore, provvede comunque alla riparazione dell Fyne Audio F1-12S. Insomma una remissione bella e buona ma questo è uno dei “dolori” del distributore. Ora, ad essere proprio pignoli, l’iter sarebbe stato quello di spedire i diffusori al centro assistenza autorizzato per far si che si potesse procedere alla riparazione. La domanda ora nasce spontanea:
“Avete idea di cosa significa spedire dei diffusori del genere?”
A proposito, se possibile, conservate sempre gli imballi originali. Diciamocelo, spedire le Fyne Audio F1-12S susciterebbe a chiunque paure e incognite, non tanto per il trasporto, quanto per i vari spostamenti che, specie con prodotti di questa molte, sono sempre a rischio. Può succedere di urtare su uno spigolo di un muro, qualcosa può scapparci di mano e via dicendo. Così il distirbutore Tecnofuturo in accordo con Giuseppe, decide di far effettuare la riparazione direttamente a domicilio del cliente. Intendiamoci non è sempre possibile, perché potrebbero servire attrezzature particolari, ma in questo caso, trattandosi di una semplice sostituzione di un pezzo, la cosa era più che fattibile. Ricambio ordinato prima di Natale, oggi 22 gennaio 2025, Giuseppe sta nuovamente ascoltando i suoi amati diffusori. A proposito, una menzione va fatta anche al produttore che in pochissimo tempo ha esaudito la richiesta.
La morale qual è?
La morale è semplice, come in tutti gli ambiti, ci sono due modi per fare le cose: bene o male. In questo caso il lavoro è stato fatto più che bene, dando una grande rassicurazione si al cliente finale ma in un certo qual senso un supporto del genere è cruciale anche per i rivenditori. Sapere che dietro un marchio ci sono delle persone che in caso di necessità sono lì pronte a metterci la faccia ed il portafogli, è un aspetto di primaria importanza.
Tutto questo ha un costo
Inutile negare che tutto questo ha un costo, ma se un distributore decide di prendere nel suo portfolio un brand è perché quel brand soddisfa dei requisiti che lo rendono idoneo alla commercializzazione in un determinato mercato per diverse caratteristiche come affidabilità, qualità del suono ed altro ancora. Come si abbatte questo costo? semplice, con numeri importanti e con conseguente investimento di denaro. Detto questo, il nostro settore è un campo in un certo qual senso, di appassionati evoluti ed avere la possibilità di poter contare su una catena valida dal produttore al consumatore non è cosa di poco conto.
Per concludere le parole di Giuseppe
“Quando, oltre due anni fa, decisi di avventurarmi nell’acquisto di questo importante diffusore, lo feci mosso, come spesso accade, dalla mia grande passione per la musica e per l’hi-fi, ma anche con un pizzico di incoscienza, se vogliamo. Ho imparato sulla mia pelle che, al pari del prodotto, ciò che conta davvero è l’affidabilità e la serietà del distributore. Oggi non solo vado fiero della mia scelta, ma sono anche orgoglioso che questo marchio venga finalmente valorizzato come si deve. Concludo con un doveroso ringraziamento a Tecnofuturo, nella persona del Sig. Bresciani…”
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