A combattere vinili ondulati, vibrazioni e decadimento sonoro c’è il diverso stabilizzatore Gravity One di Origin Live
Il nuovo record clamp, o stabilizzatore che dir si voglia, Gravity One di Origin Live per vinili funziona in misura diversa rispetto ai clamp cui si è maggiormente abituati. In genere quelli in commercio sono (fin troppo) pesanti per appiattire il disco, smorzare le vibrazioni per disco e piatto finendo per caricare troppo sul cuscinetto del giradischi, oltre a influire sulla risonanza. Anche nuovo un vinile può presentare una forma non perfettamente piana, e in tal caso un aiuto potrebbe rendersi necessario.
Il record clamp di Origin Live agisce in misura alternativa senza bloccarsi sul perno, poggiando in misura più delicata sulla porzione di disco ove si trova collocata l’etichetta circolare, isolando principalmente il vinile da qualsiasi rumore e vibrazione presenti nel cuscinetto del giradischi. Peso di soli 67 grammi e quindi più facile da sostenere per qualsiasi tipo di giradischi degno di questo nome, senza caricare in eccesso in fase di rotazione.
Secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda il peso del Gravity One serve a rimuovere le vibrazioni dannose dal disco e quindi a migliorare in modo significativo la qualità del suono. La maggior parte dei record clamp appiattisce i dischi con successo, ma ha risultati molto contrastanti sulla resa all’ascolto. In generale la maggior parte tende a caricare i bassi andando ad attenuare i medi, si corre il rischio di ammorbidire troppo il risultato finale, con percepibile decadimento delle note e persino rallentamento del suono. Il peso del clamp non dovrebbe incidere sul motore in se, dal momento che trattasi di carico non centrale. Lo stabilizzatore è quell’elemento che contribuisce a restituire una maggiore planarità del vinile, aumentando la massa girevole lavora per contenere interferenze, rischiose oscillazioni e quindi distorsioni indotte da parte della testina in fase di lettura. I 67 grammi sono davvero un peso piuma, considerando che ci sono clamp che possono arrivare a sfiorare il chilo.
La scelta del peso è strettamente connessa alla tipologia di giradischi dove il tipico a telaio rigido, sia esso a trazione a puleggia o diretta, può sopportare carichi elevati; guai invece a imporre un peso eccessivo su quelli a telaio flottante. Attraverso il Gravity One l’intera gamma degli acuti tende ad aprirsi senza sforzo, in virtù di una maggiore risoluzione e dettagli ulteriormente fini. Sensazione di aria e apertura per un ascolto meno elaborato, in particolare per frequenze medie e alte, conferendo una percezione più naturale. Suoni più separati e intellegibili, maggiore distinzione anche della voce di uno o più cantanti, così come il soundstage guadagna ulteriore profondità.
Più in generale la sensazione di linearità e complessivo miglioramento dell’esperienza audiofila che in termini diversi e puntando ad altri componenti della catena Hi-Fi imporrebbero ben altra spesa per un risultato superiore. Che col Gravity One di Origin Live ci si trovi a una vera e propria svolta nell’ambito della definizione dell’immagine sonora da vinile in virtù del record clamp resta forse un azzardo, ma certo è che lo sviluppo e l’ingegnerizzazione in tale ambito abbiano compiuto un ulteriore passo in avanti nel restituire ulteriore concretezza all’amato disco analogico. Peraltro Origin Live include garanzia di rimborso in caso non si fosse soddisfatti del risultato finale. Prezzo attuale di 195 sterline, vendita diretta sul sito Origin Live.
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