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Diffusori Piega Premium Wireless 301 – La recensione

Premium Wireless 301

I Premium Wireless 301 sono il modello più economico della nuova gamma di diffusori wireless di Piega, ma ascoltandoli non si direbbe proprio.

Cosa pensate quando vi immaginate la Svizzera? Cioccolato, orologi e sci, forse? Ma probabilmente non dei diffusori hi-fi. Piega produce invece speaker di fascia alta nella sua sede sulle rive del Lago di Zurigo dal 1986 ed è ormai un brand molto apprezzato a livello europeo. Questo anche grazie alla sua capacità di rimanere al passo con i tempi, tanto che non deve stupire l’arrivo nel catalogo di Piega di questi due nuovi diffusori Premium Wireless 301, che nonostante i 2200 euro di listino rappresentano il modello meno costoso della nuova gamma di questi diffusori attivi e senza fili.

Costruzione

Facciamo un po’ fatica a togliere i Piega Premium Wireless 301 dalla loro scatola e ciò è sempre un buon segno. Con un peso di 9 kg ciascuno infatti, questi diffusori fanno un’ottima prima impressione a chiunque abbia sborsato oltre 2000 euro per portarseli a casa. Il box wireless Piega Connect è meno imponente, ma rappresenta la parte funzionale del sistema e si può facilmente posizionare da qualche parte senza dare troppo nell’occhio.

I cabinet in alluminio sono responsabili di gran parte del peso e, insieme ai tweeter a nastro, sono una parte fondamentale del design di Piega per questi speaker. L’alluminio è il materiale per cabinet preferito dall’azienda svizzera e queste ultime versioni promettono una rigidità superiore del 30% rispetto a prima, cosa che contribuisce a diminuire ulteriormente la distorsione.


Questi speaker da scaffale hanno un deflettore delle dimensioni di un foglio A4, con un singolo driver MDS per i medio-bassi da 14 cm e l’iconico tweeter a nastro LDII 2642 MKII sopra di esso, mentre all’interno di ogni diffusore troviamo un amplificatore da 100W. Con un’altezza di 34 cm, i Piega Premium Wireless 301 hanno dimensioni tali da non diventare troppo “imponenti” per una stanza di dimensioni medie. Detto questo, supponiamo che chiunque spenda oltre 200 euro per un sistema stereo wireless abbia uno spazio decente in cui posizionarlo.

Se invece siete più tipi da “torri”, segnaliamo che la serie wireless di Piega offre anche i diffusori da pavimento Premium Wireless 501 (4300 euro) e 701 (5400 euro) e che tutti e tre i modelli sono disponibili anche in versione passiva più tradizionale a un costo leggermente inferiore.

Caratteristiche

I Piega Premium Wireless 301 vanno a comporre un sistema completamente attivo, visto che ogni diffusore richiede il collegamento a una presa di corrente, così come il Connect. Sul retro dei 301 vedrete un vero e proprio pannello di controllo con tanto di switch e selettori. Il primo è il group switch con tre opzioni (rosso, bianco e blu) e consente di collegare più coppie di diffusori wireless Piega per allestire un sistema multi-room. Solo una delle tre opzioni supporta l’audio a 24-bit/96kHz, mentre il bianco e il blu si occupano della trasmissione di dati wireless a 24-bit/48kHz.

Troviamo poi tre scelte per il posizionamento e per l’impostazione stereo. Possiamo infatti decidere se far funzionare il diffusore come destro, sinistro o in configurazione mono e se il diffusore si trova in una posizione neutra, vicino a una parete o in un angolo; il bilanciamento sonoro verrà impostato di conseguenza. Un ingresso analogico e una porta USB per gli aggiornamenti completano le connessioni.

La maggior parte dell’azione in termini di connettività avviene tramite il già citato box Connect, che offre ingressi analogici RCA, ottici e coassiali, oltre a un’uscita analogica RCA stereo per uno speaker, un subwoofer o un amplificatore. Troviamo infine un pulsante necessario per impostare un livello di volume fisso o variabile a seconda di come collegherete ai diffusori la vostra sorgente audio.

La stessa impostazione di gruppo è presente nel Connect (se si dispone di più sistemi wireless Piega), oltre a una scelta di tre bande di frequenza wireless alle quali è possibile collegare gli altoparlanti. Una funzionalità utile per prevenire le interferenze, soprattutto oggi che siamo circondati da dispositivi wireless. È infine possibile utilizzare la connessione Bluetooth aptX per riprodurre musica direttamente da uno smartphone, tablet o laptop, annullando così la necessità di collegare una sorgente audio al Connect (i pulsanti per il pairing Bluetooth e il volume si trovano sulla parte superiore del piccolo box).

Qualità audio

In questi diffusori c’è insomma parecchia tecnologia interessante, anche se l’aspetto più importante rimane quello legato alla riproduzione musicale. Facciamo partire Crime Pays di Freddie Gibbs e Madlib in streaming da Tidal e i Piega Premium Wireless 301 iniziano alla grande. Chiaramente si tratta di diffusori molto musicali, ben ottimizzati a livello tonale e in grado di produrre un suono wireless ad alta fedeltà. Un chiaro passo avanti anche rispetto ai sistemi one-box premium, anche perché riscontriamo una buona separazione dei suoni e un’immagine stereo particolarmente efficace.

Angel dei Massive Attack è un test importante per scoprire come un diffusore da scaffale (che quindi non ha dimensioni importanti) se la cavi con i bassi. Fortunatamente la minacciosa linea di basso del brano si insinua nella nostra saletta come ci aspettavamo, con un peso sufficiente e bassi controllati e dettagliati. Detto questo, la presentazione è forse un po’ troppo controllata, con la traccia che fatica a coinvolgerci completamente (e non perché conosciamo ormai a memoria ogni secondo della canzone).

Time, dalla colonna sonora di Inception di Hans Zimmer, conferma che questi diffusori sono capaci di un’ampiezza ammirevole, ma rimaniamo ancora non del tutto convinti per quanto riguarda l’intensità, visto che non ci troviamo completamente presi dalla costruzione della tensione. Un po’ più di attacco e di eccitazione in più sarebbero stati i benvenuti.

Passiamo poi a Echoes dei The Rapture e i Piega suonano un po’ aspri, anche se le frequenze degli acuti così pronunciate causerebbero problemi a molti diffusori. Con alcuni brani dance in 4/4 il sistema si dimostra molto affidabile e ripropone i ritmi con una precisione e una coesione su cui si potrebbe impostare un orologio svizzero (giusto per rimanere in tema). I diffusori sono trasparenti e musicali e capaci di voci limpide e leggere, seppur non particolarmente corpose.

Sia lo streaming wireless che il Bluetooth aptX hanno un rendimento ammirevole, anche se notiamo un netto calo di qualità quando si tratta di stabilire una connessione analogica con il Connect; la conversione da analogico a digitale e viceversa non è infatti il massimo ed è quindi caldamente consigliato di attenersi alle connessioni digitali.

Verdetto

I Piega Premium Wireless 301 rappresentano una partenza di successo per il produttore svizzero. Sono infatti diffusori molto più convenienti e molto più wireless rispetto a qualsiasi offerta precedente di Piega, con la combinazione di cabinet in alluminio e tweeter a nastro che si rivela assolutamente vincente. Se apprezzate un suono solido e avvolgente, con voci chiare e bassi puliti, questo sistema Piega potrebbe fare al caso vostro, anche perché online si trovano già le prime offerte al di sotto dei 2000 euro.

© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

  • Verdetto
4

Sommario

I Premium Wireless 301 sono il modello più economico della nuova gamma di diffusori wireless di Piega, ma ascoltandoli non si direbbe proprio.

Pro
Suono brillante e ben bilanciato
Soundstage ampio e spazioso
Costruzione esemplare
Tante funzioni

Contro
Ci aspettavamo un po’ di vivacità in più
Gamma alta a volte un po’ aspra

Scheda tecnica
Design: diffusore da scaffale a 2 vie
Risposta in frequenza: 39Hz – 35kHz
Potenza massima: 100 W
Dimensioni: 34 x 18 x 23 cm
Peso: 9 Kg ciascuno
Prezzo: 2200 euro
Sito del produttore: www.piega.ch

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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