Spin-off di Far Cry 5, in questo New Dawn si torna a combattere nello stato del Montana a 17 anni dall’olocausto nucleare. Distribuzione Ubisoft
Far Cry New Dawn colloca la storia sempre nello stato nord americano del Montana, 17 anni dopo gli eventi vissuti nel precedente capitolo Far Cry 5, di cui New Dawn è di fatto uno spin-off. Il collasso della società moderna in seguito a un’apocalisse nucleare ha azzerato i poteri forti e all’ordine precostituito.
Col tempo nuovi insediamenti umani sono sorti, una fragile pace ben presto schiacciata dalla legge del più forte, ovvero le sorelle gemelle Mickey e Lou e la loro banda di accoliti “Guerrieri della strada”, armati e pericolosi che circolano indisturbati taglieggiando e sottomettendo qualsiasi comunità.
Il personaggio controllato dal gamer è noto come “Capitano”, soggetto parte della pacifica coalizione volta a contrastare l’egemonia dei Guerrieri che in seguito a un’imboscata mietono numerose vittime. Il Capitano decide così di seguire la giovane Carmina Rye presso Hope County e fornire supporto al gruppo di sopravvissuti recentemente attaccato dalle sorelle in quel di Prosperity.
PINK AVALANCHE
Nel corso di numerose missioni l’eroico combattente dovrà portare a termine numerose missioni, anche in compagnia di altri commilitoni: salvare preziose risorse umane in grado di far crescere l’insediamento e sostenerlo recuperando materiali di varia natura necessari per lo sviluppo e la fabbricazione anche di armi.
Sfruttando qualsiasi mezzo disponibile occorrerà muovere per un aspro territorio, lottando contro animali selvatici e pericolosi presidi nemici stile Interceptor di George Miller, contribuendo a rendere Prosperity sempre più forte e difendibile, in attesa del confronto finale con le gemelle incapaci di accettare qualsiasi compromesso diverso dalla resa.
Il personaggio che si interpreta in questo Far Cry New Dawn è tutto nuovo e può venire scelto a seconda che si desideri un profilo maschile o femminile, personalizzabile quanto a rilievi somatici e vestiario a corredo. A non essere propriamente nuovo è la struttura narrativa su cui si basa questo nuovo installment del franchise di Far Cry, che parte con imboscata e assalto nemico costringendo alla riorganizzazione e contrattacco.
FREE ROAMING E MISSIONI
Per chi ha già macinato chilometri con le precedenti avventure non incontrerà certo difficoltà ritrovando i consueti comandi del joypad nonché la medesima filosofia del game con i pochi slot a disposizione per le armi, dove all’inizio per sostenere gli scontri occorrerà fabbricare una sorta di rudimentale quanto efficace balestra spara seghe circolari.
Raccogliere materiali in giro per la vasta area all’interno della quale muovere liberamente si rivelerà vitale al fine dell’accumulo di risorse per far cresce Prosperity e renderla maggiormente protetta. Occorrerà sfruttare funi di emergenza, il solito rampino per le salite d’arrembaggio, nuotare e badare alla respirazione.
Tutte dinamiche più che consumate all’interno di un environment dinamico e saturo di pericoli che aumentano a dismisura in funzione dei tre livelli di difficoltà: ‘Esploratore‘, ‘Osso duro‘, ‘Apocalisse‘, di cui quest’ultimo non mancherà di mettere a dura prova i nervi del gamer.
LA MIGLIOR DIFESA…
Al solito gli attacchi frontali allo sbaraglio sono la strategia peggiore per condurre una missione, dove agire con circospezione offre maggiori chance di riuscita, col passare del tempo e delle missioni si accede ad armi di maggior calibro favorendo gli scontri con avversari sempre più letali. Un nemico che lascia spesso sbigottiti per la capacità di accusare colpi diretti che dovrebbero disintegrare, lasciando la sensazione di avere colpito con una fionda invece che con un arma di grosso calibro.
Diversi i mezzi disponibili a partire da un potente quad, un elicottero, esplosivi e materiale di varia natura tra cui anche piante medicinali, si può decidere di assoldare anche un altro combattente a supporto, gestito autonomamente dall’IA. Ci sono potenziamenti fisici, possibile aumentare lo spazio per i kit che vengono in aiuto una volta colpiti.
Oltre alle missioni principali si potrà decidere anche per una serie di spedizioni secondarie con diversi incarichi dove non mancheranno insidie non solo squisitamente umane. Ovviamente non tutti i nemici hanno la medesima capacità offensiva e rispondono in misura differente rispetto ai colpi incassati e nelle situazioni più complesse di fuoco avversario aiuterebbe non poco il supporto di un secondo gamer da affiancarsi online qualsiasi sia la natura della missione.
NON TUTTO E’ BEN BILANCIATO
Non siamo di fronte alla medesima ampiezza del territorio rispetto al precedente capitolo, particolarmente colorato con virature rosacee incrociando in ogni dove la presenza della banda delle gemelle. Nel complesso la parziale riduzione del campo di gioco non dovrebbe inficiare più di tanto le aspettative di longevità che dovrebbero comunque assestarsi al di sopra delle 20/25 ore, con molteplici passaggi adrenalinici.
Molte le basi nemiche da affrontare, avamposti che non mancheranno di dare filo da torcere e complicare anche l’assalto più strategico e meditato, considerando il territorio e la tipologia di avversari con cui scontrarsi.
Da questo punto di vista gli scontri con i boss risultano sbilanciati lasciando poche opportunità di riuscita al primo confronto, l’impianto di combattimento mostra spesso il fianco e non mancano occasioni in cui l’IA mostra il fianco offrendo inaspettati varchi da attraversare per risultare subito vincenti: uno su tutti il cosiddetto demolition derby dove per vincere non occorre nemmeno restare a bordo del veicolo.
I confronti ravvicinati non sempre convincono, i tempi di ricarica delle armi sono eccessivi aprendo margini di pericolosità nei confronti diretti e ravvicinati, per giunta le situazioni maggiormente stealth dove diventa primario evitare di uscire allo scoperto risultano scollate e poco pertinenti.
Torna anche il diverso ‘peso’ degli avversari, non tutti si comportano alla stessa stregua adottando tattiche più furbe, posizionandosi in zone più o meno franche per giunta spostandosi e rendendo difficile acquisire l’area.
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Far Cry New Dawn lo immaginavamo solido e graficamente ricco ma sin dalle prime schermate ci si imbatte in limitazioni non solo cromatiche. Lasciando la possibilità di fissare un target in nits con un valore variabile tra 100 e 500 a step di 50, il livello d’illuminazione del quadro d’insieme offre una buona parametrizzazione, favorendo anche pannelli OLED.
Con aspect ratio 1.78:1, risoluzione 3840 x 2160 purtroppo il frame rate non va oltre i 30 fps e non mancano ripetute occasioni di accorgersi di scatti improvvisi e lag anche nei filmati di transizione, dove in teoria la GPU dovrebbe avere maggior margine di resa.
Una serie di elementi scostanti cui si aggiungono compenetrazioni e limiti dell’ambiente in cui ci si trova senza percepire alcuna differenza o miglioramento rispetto al recente passato. L’esperienza nel complesso resta interessante, ma a colpire negativamente è l’HDR wide color gamut che non sembra offrire alcun appeal in più rispetto a una controparte SDR. I crash delle sfumature in secondo piano, il cielo a tratti lattiginoso con assenza di nuvole, tutto resta circoscritto a una qualità cui non si è abituati interagendo con una Xbox One X.
Su schermi di grandi dimensioni il colpo d’occhio è comunque notevole e la percezione di elementi in secondo piano piuttosto precisa. La visione rischia di affossarsi ulteriormente nei passaggi notturni, dove elementi non in primo piano con inferiore precisione abbassando il gradimento e la potenziale acquisizione di pericoli sulla distanza.
AUDIO
Anche l’appeal in ascolto DTS lossy 5.1 canali resta relegato a un comparto di musiche ed effetti a tratti sbilanciati. In alcuni istanti i dialoghi dal centrale risultano più arretrati e si rischia l’incomprensione, localizzazione e direzionalità degli stessi a seconda del proprio orientamento hanno coerenza ma l’impatto non è dei più entusiasmanti.
La differenza tra Home Theater con l’ascolto in headset resta abissale e il livello di coinvolgimento in più di un’occasione non manca di essere meno coinvolgente. I contesti sonori più irruenti tra elicotteri e passaggi di altri velivoli rendono tutto più adrenalinico, anche il subwoofer contribuisce a caricare l’adrenalina del momento.
Il game è interamente localizzato in italiano, con tanto di sottotitoli, come capita raramente ci sono anche i sottotitoli per non udenti, ma sono solo in inglese.
VERDETTO
A conti fatti poca innovazione, problematiche di grafica, fluidità, sonoro relativamente impattante. Un risultato che rischia di scontentare più i consumati appassionati che hanno vissuto a pieno le precedenti stagioni di Far Cry che si ritrovano New Dawn a fare da cartina di tornasole di un progetto non pienamente riuscito e rischia di scontentare parecchi.
L'adventure non manca
Qualità audio migliorabile
Avversari sbilanciati
Distribuito da: Ubisoft
Durata: Almeno 20 ore con missioni secondarie
Anno di produzione: 2019
Genere: FPS/RPG
Supporto: BD 25
Aspect Ratio: 1.78:1
Video: 2160P/30 fps/HDR
Audio: italiano, portoghese, spagnolo, inglese, francese, tedesco
Sottotitoli: inglese, cinese, cinese semplificato, ceco, olandese, francese, tedesco, italiano, coreano, polacco, portoghese, spagnolo, inglese non udenti
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.