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Giradischi plug and play: il vinile alla portata di tutti

Se termini come allineamento, peso di lettura, anti-skating e VTA vi spaventano (o non ne conoscete nemmeno il significato), un giradischi plug and play è l’opzione migliore per la vostra sete di vinili

I giradischi plug and play sono chiamati così perché, come si capisce dal nome, possono essere utilizzati con pochissime operazioni preliminari dopo averli tolti dalla confezione. Sono quindi modelli indirizzati a utenti che non hanno le capacità tecniche (o più semplicemente la voglia) di regolare elementi e parametri come la testina, il braccio, l’allineamento, il peso di lettura, l’anti-skating, il VTA e altro ancora.

Tutte queste operazioni vengono evitate all’utente meno esperto, che così deve solo disimballare il giradischi, installare la cinghia (ma per un modello a trazione diretta non serve nemmeno questo passaggio), premere il pulsante di avvio (se si tratta di un modello automatico) e iniziare ad ascoltare il vinile sul piatto. Se poi il giradischi integra già uno stadio phono, non c’è bisogno di acquistarne uno separatamente e, per rendere il collegamento ancora più semplice, immediato e con meno cavi in giro per la stanza, potreste optare per diffusori già amplificati.

Solitamente si pensa che i giradischi plug and play siano solo modelli entry level o comunque di qualità modesta, ma questo non è affatto vero. Certo, se si ha un budget di 100 o 200 euro, si andrà per forza su un modello plug and play (ma non aspettatevi miracoli a livello qualità), ma è anche il vero il contrario, ovvero modelli anche sopra i 1000 euro che puntano comunque sulla massima facilità di utilizzo e, mettendo in conto qualche operazione in più (comunque ben supportata dall’esaustivo libretto di istruzioni), persino un giradischi da oltre 4000 euro come il Vertere DG-1 S può essere definito plug and play.


Oggi però vogliamo proporvi tre modelli molto più abbordabili e davvero semplicissimi da usare ma di qualità costruttiva e sonora tutt’altro che “cheap”, tra i quali anche un modello a trazione diretta.

Rega Planar 1 Plus

giradischi plug and play

Il Rega Planar 1 Plus da circa 450 euro è essenzialmente un Planar 1 con lo stadio phono Rega Fono Mini A2D integrato. Abbiamo quindi un giradischi con testina MM Rega Carbon, motore sincrono a 24V a bassissimo rumore, braccio RB110 con cuscinetti a tolleranza zero, puleggia in alluminio e piatto in resina fenolica con una massa maggiore e uno spessore di 23mm per garantire un miglior effetto volano e una migliore stabilità di rotazione.

Il tutto caratterizzato da un design elegante e minimale tra la base con finitura in acrilico high gloss e la nuova posizione dello switch di accensione/spegnimento. Impostare il tutto è inoltre molto facile e privo di complicazioni. Il Planar 1 Plus è infatti il giradischi Rega più semplice da usare di sempre. Grazie alla regolazione preimpostata del bias, il Planar 1 Plus è pronto a far suonare i vostri vinili già pochi istanti dopo averlo tirato fuori dalla scatola, visto che basta posizionare il contrappeso sulla parte posteriore del braccio infilandolo fino a dove può scorrere e rimuovere il proteggi-stilo.

Qui trovate la nostra recensione.

Dual CS 329

Nemmeno con il Dual CS329, modello con trazione a cinghia che ha un prezzo online di poco superiore ai 400 euro, avrete bisogno di dime, bilancine ed accessori simili. Basta infatti disimballarlo, posizionare il piatto in alluminio e, leggendo le pratiche istruzioni, installare la cinghia attorno all’alberino e inserire la cappa parapolvere con le cerniere nelle apposite fessure.

La testina Audio Technica AT91 del valore di circa 30 euro è preinstallata e non dovete nemmeno preoccuparvi della forza di lettura e dell’antiskating. L’unico limite di un giradischi simile, che si può estendere a molti modelli plug and play, è che se in futuro vorrete cambiare la testina forse sarà più facile cambiare il giradischi completo.

Il Dual CS 329 è inoltre un modello completamente automatico e quindi, una volta eseguite le operazioni preliminari appena descritte, non dovrete far altro che posizionare il vostro vinile sul piatto e premere un pulsante. Il plinto è realizzato con un mix di MDF e plastica, mentre il piatto è realizzato in alluminio pressofuso.

Qui trovate la nostra recensione

Technics SL1500C

Il Technics SL1500C da circa 1200 euro è la soluzione ideale per chi cerca un giradischi plug and play a trazione diretta (quindi senza cinghia) che non necessita di operazioni o accessori per poterlo utilizzare.

Anche il Technics SL1500C, come il Planar 1 Plus, è completo di stadio phono, ma viene venduto con una più costosa testina Ortofon 2M Red già installata. Non dovrete compiere nessuna operazione particolare se non quella di collegare il giradischi al vostro amplificatore, avvitare al braccio il portatestina con la Ortofon preinstallata e già in dima e poi regolare il peso di lettura a 1,8 grammi (il tutto è comunque spiegato molto bene nel libretto di istruzioni).

Il motore coreless a trazione diretta può contare sulla tradizione e sulla qualità dei fratelli maggiori come l’ SL-1200 GR2 e garantisce stabilità di rotazione, assenza di vibrazioni e soprattutto è scevro da interferenze. Il telaio è realizzato in alluminio pressofuso combinato con ABS e fibra di vetro che lo rendono un ottimo compagno per una riproduzione sonora che può contare su un ottimo smorzamento delle vibrazioni. Il braccio è il classico modello ad “S” di casa Technics e non manca una funzione di sollevamento automatico grazie alla quale, una volta giunti alla fine del disco, la testina si alza automaticamente evitando così un’usura anomala sia della testina stessa, sia del disco.

Qui trovate le nostre impressioni di ascolto.

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