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Vertere DG-1 S: come migliorare un signor giradischi

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Due anni dopo il DG-1 Vertere propone con il più costoso DG-1 S una versione migliorata soprattutto nel design del braccio

A testimonianza di come il revival dei vinili non accenni a diminuire di intensità e anzi si rafforzi di mese in mese, questa settimana abbiamo già parlato di due nuovi giradischi (qui e qui) e oggi vogliamo farvi conoscere un terzo modello. Tre giradischi annunciati in sette giorni? Numeri che forse non si vedevano nemmeno negli anni ’80, ma ai quali dovremmo ormai abituarci (volentieri, aggiungiamo noi!).

Oggi è il turno del Vertere DG-1 S, modello che va a migliorare il DG-1 di due anni fa (nel gergo del produttore americano, DG sta per Dynamic Groove). Poiché il DG-1 ha avuto parecchio successo grazie al suo mix di costruzione raffinata, sound eccellente e scelte di design all’avanguardia, c’è molta curiosità verso questa nuova versione potenziata.

A dire il vero non sembra essere cambiato molto a prima vista. Il design originale con quel plinto così distintivo e originale e l’esclusivo braccio piatto è infatti rimasto identico a tre anni fa. In realtà Vertere ha apportato numerose modifiche che promettono miglioramenti significativi in termini di prestazioni tra maggiori dettagli, migliore dinamica e separazione stereo più precisa ed efficace.


Il design non convenzionale del braccio di Vertere era una delle principali attrazioni del DG-1. Il nuovo braccio Groove Runner S è ora realizzato con doppi laminati polimerici a cinque strati (il modello precedente era a triplo strato e utilizzava una lega di alluminio insieme al polimero). A differenza della maggior parte dei cuscinetti dei bracci, Vertere utilizza dei cavi e anche questi sono stati aggiornati: il cavo verticale in Kevlar ora può essere regolato per tensione e azimut, mentre quello orizzontale in nylon è dotato di una più elevata precisione per garantire una consistenza ancora maggiore.

Inoltre, i miglioramenti al cuscinetto del piatto dovrebbero fornire una minore rumorosità e una minore variabilità rotazionale. Il nuovo software di azionamento del motore e l’accoppiamento tra i tre strati del plinto sono stati ottimizzati per ridurre il rumore e le vibrazioni. Il piatto in alluminio, azionato tramite una cinghia in gomma siliconica a sezione tonda, è invece rimasto lo stesso e ha un tappetino in PETG (un polimero termoplastico) incollato e un disco in sughero-neoprene-nitrile sul lato inferiore per offrire una buona combinazione di rigidità e smorzamento.

Due anni fa abbiamo elogiato il DG-1 originale anche per il suo prezzo inferiore di poco superiore ai 3000 euro, poiché era la prima volta che Vertere portava la sua filosofia di design di giradischi di fascia alta a un livello più accessibile. Tuttavia, come ben sappiamo, negli ultimi tempi c’è stato un aumento generalizzato dei prezzi a causa dei materiali più costosi.

Il Vertere DG-1 S costerà infatti tra i 4000 e i 4500 euro euro quando sarà disponibile a settembre. Prezzo che per fortuna comprende anche la testina Magneto già montata (un modello MM della stessa Vertere derivato dall’Audio Technica VM520EB), che manterrà così intatta la configurazione “plug and play” del modello originale.

© 2022, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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