Ripubblicato da Eagle Pictures nella collana ‘Indimenticabili’ l’iconico Il laureato deriva da nuovo telecinema 4K, lo stesso di Criterion Collection
Il laureato racconta del ritorno a casa di Benjamin Braddock (Dustin Hoffman) al termine del college. Prossimo ai ventun anni è accolto a braccia aperte dagli orgogliosi genitori della middle class americana, che hanno organizzato una festa in suo onore con amici e parenti.
Breve clip dal film
Benjamin è solo in cerca di un angolo tranquillo per metabolizzare quanto accade attorno a lui, costretto a riaccompagnare a casa la signora Robinson (Anne Bancroft), moglie del socio in affari del padre. Il gesto di cavalleria viene però ripagato con un vero e proprio atto di seduzione della matura e annoiata donna, lasciandolo turbato e disorientato.
Abbandonatosi alla relazione clandestina, tra alti e bassi il rapporto finirà per spezzarsi nel momento in cui Benjamin è costretto dai genitori a conoscere Elaine (Katharine Ross), figlia della signora Robinson a cui aveva promesso di non avvicinarsi. Gli inaspettati sentimenti che sbocciano tra i due giovani faranno precipitare la situazione nel dramma.
Il laureato non è esattamente laureato ma diplomato al college, l’inganno sta nella distorsione dell’originale The Graduate, che si riferisce al titolo di studio che negli Stati Uniti da accesso all’università.
Più importante la collocazione storica del film di Mike Nichols (Oscar miglior regia) che va guarda caso a collocarsi nel 1967, all’alba dei moti studenteschi che di li a poco prenderanno corpo, legati al contrasto dell’impegno militare americano nel sud-est asiatico, la lotta per i diritti civili degli afro-americani, emancipazione femminile, la controcultura e la politicizzazione delle università, rivoluzione socio-culturale che non di meno infiammò l’Europa.
Lo spaesamento e l’incapacità decisionale di gestire il proprio futuro con idee chiare e concrete è mirabilmente impersonato dal (quasi) esordiente Dustin Hoffman, scritturato dopo provini eccellenti tra cui quello a Robert Redford.
A parlare nel film non sono solo le parole ma anche le immagini, che immergono in elementi comunicativi mettendo a frutto la settima arte anche grazie ad alcune emblematiche inquadrature del leggendario cinematographer Robert Surtees (Gli ammutinati del Bounty, Ben-Hur), su tutte la metafora dell’incomunicabilità tra le nuove e le passate generazioni rappresentanti l’ipocrisia borghese: è il momento in cui Benjamin volge lo sguardo a genitori e ospiti in piena controluce quasi senza riuscire a distinguerli.
Racconto che va a tratteggiare dubbi e perplessità di quelle giovani generazioni in impasse nel desiderare veramente qualcosa: proprio come accade a Benjamin che rifiuta il mondo pronto da consumare offerto dai genitori, il quale non si ferma davanti a nulla pur di conquistare la bella Elaine. Come dipinto sui loro volti nel finale forse si tratta solo di un mero sentimento di rivalsa senza avere nemmeno lontanamente immaginato il proprio domani.
VIDEO
Girato 35 mm a una non meglio precisata sensibilità ASA, il film è passato attraverso numerosi anniversari in Home Video sino a giungere alla più recente edizione tedesca per il 50°, sempre beneficiando di considerevole attenzione a materiali, riversamento, color correction. Attualmente sul mercato italiano sono presenti 2 versioni HD: quella risalente al 2009 di Universal Pictures Home Video e la più recente dello scorso dicembre edita da Eagle Pictures.
L’aspect ratio per entrambe è prossimo all’originale 2.35:1 (2.37:1 per Eagle guadagnando lateralmente ancora qualcosa) ma le differenze sono legate a master e telecinema di diversa provenienza e una ‘coperta’ che si rivela comunque corta.
La nuova pubblicazione Eagle Pictures deriva niente meno che da Digital Intermediate 4K e relativo restauro, BD-25 e codifica video AVC/MPEG-4 (1920 x 1080/24p), la Universal si rifà a una più vecchia produzione Studio Canal partendo da master 2K ma su BD-50 e codifica video VC-1 (1920 x 1080/23.97p, negli Stati Uniti venne invece scelto l’MPEG-2).
Eagle aveva le giuste carte in mano per offrire un prodotto di eccellenza ma la diversa compressione restituisce solo in parte un quadro sicuramente importante e di qualità non scevro da limitazioni nel flusso dati, che a tratti affiora con maggiore fluttuazione del rumore video nelle zone d’immagine in penombra.
Dispiace che il cartello con le informazioni testuali a cappello dell’opera sia rimasto in lingua tedesca senza traduzione, dal quale si evince comunque che la versione di The Graduate presente sul disco è relativa alla produzione Criterion Collection con nuovo telecine 4K del negativo originale.
Con Eagle c’è invero occasione per osservare, al netto dello spazio colore REC-709 e dei soli 8 bit, una più fedele colorimetria rispetto al passato, il livello di dettaglio in secondo piano e sui fondali resta elevato, molto buona la saturazione della palette cromatica ma forse il risultato sarebbe stato diverso anche solo spostando gli extra, tutti SD, su disco a parte.
Il film sul Blu-ray Eagle cuba circa 19,8 GB mentre quello Universal 21 GB. Vale la pena dell’acquisto a prescindere? Le differenze col passato ci sono, qui alcuni esempi:
Sopra frame capture Eagle Pictures, sotto Universal Pictures
AUDIO
La differenza c’è a livello di contenitore, con Eagle che offre DTS-HD Master Audio 2.0 canali per italiano e inglese (16 bit), Universal ha il DTS-HD Master Audio 2.0 canali per inglese e DTS 2.0 lossy (754 kbps) per italiano.
Resta comunque il fatto che il contenuto non è dei migliori, accettabile per resa anche attraverso i diffusori dell’impianto Home Theater, con alla base alcune distorsioni che impediscono maggior ‘respiro’ in particolare agli iconici momenti musicali di Simon & Garfunkel. Sempre e comunque meglio l’originale derivante dal 4 tracce stereo dell’epoca per uno spettacolo sonoro pienamente degno delle immagini, risaltando l’intera colonna sonora.
EXTRA
Rispetto alle produzioni italiane l’offerta resta bilanciata: “Uno sguardo al passato” ripercorre il periodo storico-socio-politico dell’epoca (13′), incontro con l’autore Charles Webb che scrisse il romanzo da cui venne tratta la sceneggiatura (20′), “Il 25° anniversario” vede l’intervento di parte di cast e troupe a partire dalla genesi dell’opera (22′) mentre il Blu-ray offre in più un ulteriore intervento di Dustin Hoffman e il suo ricordo del provino (4′), video musicale Lemonheads. Sottotitoli in italiano.
Inutile ricordare che all’estero gli extra dedicati a questo film sono molti di più, la pubblicazione Criterion Collection svetta in assoluto come la più completa comprensiva di 2 linee di commento al film, provini agli attori e focus sulla lavorazione.
TESTATO CON: Tv Sony KD55XE9305, Hisense 4K H49M3000, UHD player Samsung UBD-K8500
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Aspect ratio 2.37:1
Master 4K e color correction
DTS-HD MA 2.0 inglese
BD-25 singolo strato
DTS-HD MA 2.0 italiano non eccellente
Extra datati e troppo incompleti
Durata: 106'
Anno di produzione: 1967
Genere: Drammatico
Regia: Mike Nichols
Interpreti: Anne Bancroft, Dustin Hoffman, Katharine Ross, William Daniels, Murray Hamilton, Elizabeth Wilson, Buck Henry, Brian Avery, Walter Brooke, Norman Fell, Alice Ghostley, Marion Lorne, Eddra Gale, Buddy Douglas, Richard Dreyfuss
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Supporto: BD 25
Aspect Ratio: 2.37:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: italiano, inglese DTS-HD Master Audio 2.0
Sottotitoli: italiano
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