Abbiamo ricevuto risposta dal distributore di Joker riguardo il voice over presente nelle versioni italiane riservate all’home video. Nessuna sorpresa.
Pochi giorni fa segnalavamo il “curioso” caso di Joker e del misterioso voice over apparso nella colonna italiana, quale mezzo per localizzare le scritte in lingua originale disseminate lungo il film. Trattandosi di una scelta piuttosto anomala in un prodotto filmico, ove pur con video “impostato” sull’originale inglese questo tipo di “traduzione” viene demandato ai sottotitoli forzati, abbiamo chiesto delucidazioni al distributore Warner Bros.
Lo stesso ci ha risposto a stretto giro di posta, confermando come questa feature “non sia un’anomalia nè un errore, quanto una scelta artistica dell’Home Enterteinment internazionale declinata tecnicamente dai singoli paesi”. Quindi, in pratica, questa modalità di traduzione è frutto della decisione globale di localizzare le scritte, le cui modalità sono state tuttavia lasciate in gestione su base locale. Nella fattispecie in Italia si è optato per un voice over, mentre altri paesi come Francia, Spagna ed Ungheria hanno mantenuto i puri sottotitoli. Ringraziamo Warner Bros per la celere risposta, che chiude ufficialmente la questione riguardo il titolo in oggetto.
Non ci si può esimere, tuttavia, da alcune considerazioni di fondo alla luce di questa conferma. Se è oramai assodato come questo voice over sia stato originariamente concepito esclusivamente per le proiezioni in pellicola 70 mm, laddove non era di fatto possibile localizzare le scritte sul supporto (non senza incorrere in costi ingenti), è anche vero che la modalità scelta (una voce esterna e del tutto slegata) rimane parecchio discutibile. Meglio sarebbe stato, a quel punto, far leggere le scritte al doppiatore del personaggio che le sta guardando, ottenendo un effetto “pensiero” decisamente più naturale e meno invasivo.
Inoltre, anche si fosse trattato di un errore in fase di scelta dei materiali di partenza, difficilmente si presterebbe ad una conferma: una ristampa di svariate migliaia di dischi e delle relative sorgenti streaming risulterebbe un bagno di sangue in termini economici. Specialmente per supporti che, comunque, funzionano. Interessante notare allo stesso tempo come, se da un lato i costi vengono valutati così “sfavorevoli” (per un prodotto del calibro di Joker) da non inserire la colonna Dolby Atmos italiana nel supporto fisico, diventano però magicamente più che sostenibili quando si tratta di realizzare un voice over apposta per la versione italiana. Misteri della fede.
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