Nel 2013 tra i pochi a credere nel successo commerciale de La notte del giudizio ci fu anche il regista Michael Bay: una scommessa da 3 milioni di $ che ha sfiorato il 3000% di entrate. Distribuzione Universal Pictures Home Entertainment
La notte del giudizio racconta di un distopico futuro in cui la società americana ha debellato quasi completamente criminalità e disoccupazione grazie all’avvento dei cosiddetti ‘Padri Fondatori’, individui che imposero cambiamenti per risolvere le fragili e instabili condizioni di vita sociale.
Tra gli eventi più radicali l’istituzione della cosiddetta ‘Notte dello sfogo’: 12 ore all’anno dove il legislatore autorizza l’omicidio in ogni sua forma, diventa legale l’uso di armi da taglio e da fuoco non superiori alla classe 4 (vietando quindi esplosivi, lanciarazzi RPG e granate), in cui i servizi di soccorso e protezione cessano completamente di operare. Una notte per abbandonarsi a qualsiasi tipo di efferatezza, ‘liberando la bestia’, uccidendo l’antipatico vicino di casa, vendicandosi del capoufficio o più semplicemente per sterminare chiunque sia a portata di tiro.
Legge che ha inevitabilmente portato beneficio all’industria delle armi ma anche a quella dei sistemi di allarme e difesa, ed è proprio in quest’ultimo ambito che lavora James Sandin (Ethan Hawke), che con la propria famiglia vive presso un facoltoso quartiere osteggiando la propria ricchezza.
Appoggiandone la filosofia senza di fatto avervi mai partecipato, la famiglia Sandin si barrica al solito nella propria imponente magione che si trasforma in una fortezza, tra spesse lastre d’acciaio e un completo sistema di difesa a prova di armi da fuoco. Arroccati all’interno e bene armati i Sandin sono certi di sopravvivere indenni all’ennesimo ‘sfogo’, ignari che di li a poco due drammatici eventi li catapulteranno al centro di una battaglia per la sopravvivenza.
Ai più giovani appassionati questo The Purge – La notte del giudizio potrà anche sembrare uno script originale quando invero non mancano echi di produzioni cinema e tv del passato, certo piuttosto lontane nel tempo in cui la fiction incontrava la ‘soluzione finale per una società priva di violenza’. Crimini autorizzati calmieravano il tasso di omicidi nelle società più evolute ed emancipate: come per esempio accade collateralmente nel magnifico La Decima Vittima del maestro Elio Petri ma certo non è da meno Rollerball di Norman Jewison (1975) e c’è persino un episodio della serie originale Star Trek (The Returns Of The Archons, 1967, prima stagione).
Cinema che (forse) ha attinto qualche idea dal passato ma che allo stesso tempo ha saputo originalmente reinventare in chiave distopicamente disturbante grazie alla sceneggiatura di James DeMonaco, che colpisce nel segno. Riflessioni su morale e giustizia, prevaricazione, l’importanza di aiutare il prossimo e quanto si è disposti a rischiare per uno sconosciuto in pericolo. Atmosfere ad alta tensione ed elementi grafici tipici da ‘home invasion’ anche se lontani dalla spietata premeditazione dell’intelligente David Sumner in Cane di paglia di Peckinpah o la feroce lucidità e precisione del sicario in John Wick.
La bravura di DeMonaco è quella di non essersi fatto prendere la mano in nessuno dei due ambiti nonostante qualche cliché di troppo, mantenendo un sorprendente equilibrio con tanto di inaspettato finale che lancia un disarmante quesito: voi come vi sareste comportati? Quale sarebbe stata la vostra reazione verso chi un istante prima sbavava per annientarvi?
Sconosciuto come tanti cineasti nell’universo del cinema statunitense, James DeMonaco si è fatto indubbiamente notare per aver tessuto interessanti storie come il magnifico The Negotiator – Il Negoziatore (1998), suscitando in seguito l’interesse di importanti registi: da Luc Besson che ne co-produsse l’esordio nel 2009 col crime movie Staten Island, già con Ethan Hawke ed inedito in Italia, e che per il primo La notte del giudizio ebbe un altrettanto importante appoggio produttivo da parte di Michael Bay.
Costato ‘solo’ 3 milioni di dollari il film ha raccolto in patria qualcosa come 64 milioni, che con i biglietti staccati ai botteghini esteri ha messo assieme un ragguardevole incasso pari a 89 milioni di dollari. Pressoché inevitabile che l’opera beneficiasse di un sequel.
VIDEO
Girato interamente digitale con cineprese ARRI a risoluzione 2.8K si è giunti a un Digital Intermediate 2K, lo stesso impiegato per la realizzazione di questo UHD. Formato immagine 2.40:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66.
L’opera risulta prevalentemente immersa nella semi oscurità se non nel buio più pesto e già l’edizione FHD era stata capace di presentare un encoding eccellente. In questo caso una comparativa col passato presenta relative differenze in termini di risalto del dettaglio in secondo piano e sui fondali. Un’ulteriore rifinitura apprezzabile in presenza di schermi di grandi dimensioni senza peraltro perdere la grana di fondo indotta dalla limitata presenza di illuminazione artificiale.
Un guadagno che non manca anche sul fronte colori grazie all’HDR-10 wide color gamut con livello di saturazione e ulteriore solidità dei neri. Nel complesso una differenza non così marcata e che giustifica solo parzialmente l’eventuale riacquisto di un prodotto che al solito include anche la controparte 2K su BD-50.
AUDIO
Come per il Blu-ray FHD anche l’UHD offre la medesima traccia DTS lossy 5.1 canali (754 kbps) in italiano di accettabile resa nella prima parte. Quando però il racconto precipita in un vortice di inusitata violenza si sente il bisogno di maggiore spinta sonica, in particolare di una più solida presenza dei diffusori posteriori. Buoni i dialoghi dal centrale e un interessante effetto circolare a inizio film.
Salto di qualità un gradino sotto lo status reference selezionando l’originale DTS:X a oggetti, con strepitosa dinamica nel corso dei numerosi conflitti a fuoco. Non manca occasione di accorgersi di come il nuovo encoding audio ponga soprattutto l’accento sugli elementi sonori di contorno che prendono letteralmente vita, con numerosi istanti in cui ci si ritrova ‘accerchiati’ da una più corposa colonna sonora. Sostanza che non manca di stupire anche al solo ascolto in DTS-HD Master Audio 7.1 canali mentre ricordiamo che l’edizione FHD offre per l’inglese la medesima DTS lossless ma 5.1 canali, sempre molto efficace.
EXTRA
Come in passato l’unico supplemento a disposizione per la notte del giudizio è un solo focus sulla produzione di poco meno di 9 minuti inserito nel Blu-ray FHD, proprio come negli Stati Uniti. La riedizione UHD avrebbe meritato quanto meno il commento del regista.
TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500
UHD Blu-ray disponibile su dvd-store.it
HDR-10
DTS:X inglese
D.I. 2K
DTS 5.1 lossy italiano
Extra breve e già visto
Durata: 85'
Anno di produzione: 2013
Genere: Thriller
Regia: James DeMonaco
Interpreti: Ethan Hawke, Lena Headey, Adelaide Kane, Max Burkholder, Arija Bareikis, Rhys Wakefield, Tom Yi, Chris Mulkey, Tisha French
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Inglese, tedesco DTS:X; italiano, castellano, turco DTS 5.1
Sottotitoli: italiano, inglese, tedesco, castellano, portoghese, turco
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