Le due aziende hanno stretto una collaborazione per proporre in futuro smartphone multi-camera con oltre quattro sensori.
Light e Sony stanno lavorando insieme per proporre smartphone multi-camera, aprendo la strada a modelli che combinano i dati di quattro o più sensori. Light ha iniziato a sviluppare i propri dispositivi di imaging computazionale, combinando più sensori (al momento è arrivata a 16) per estrarre immagini in stile DSLR dall’hardware di uno smartphone.
Light L16, luci e ombre
La fotocamera originale Light L16 è stata lanciata nel 2017 e ha ricevuto recensioni contrastanti. Gli utenti hanno elogiato la tecnologia di base, i dati di miscelazione della luce da una varietà di sensori per fornire zoom senza perdita, scatti HDR e altro ancora. Tuttavia, l’usabilità è stata criticata, così come lo è stata la dimensione complessiva del dispositivo.
Come prodotto a sé stante potrebbe non essere stato un grande successo, ma come un’anteprima di ciò che un giorno gli smartphone potrebbero essere in grado di offrire, le premesse sono allettanti. Ora, Light e Sony Semiconductors stanno lavorando insieme per rendere tutto questo realtà.
Sensori Sony sulla maggior parte degli smartphone
Visto che gli smartphone Sony Xperia non sono molto diffusi, è molto più probabile trovarsi con un sensore della fotocamera marchiato Sony più spesso di quanto si pensi. Sony Semiconductors Solutions ha creato un business fiorente che fornisce sensori CMOS ai produttori di smartphone. Infatti, Apple, Google, Huawei e molti altri utilizzano un sensore Sony. Anche Samsung, che ha una propria gamma di sensori CMOS, utilizza ancora le fotocamere Sony in alcuni dei suoi smartphone.
La svolta in arrivo
Sebbene più fotocamere su un singolo telefono fossero inizialmente riservate solo ai dispositivi di fascia alta, sono diventate sempre più comuni anche nei modelli di fascia media. Nel frattempo, i top di gamma aggiungono sempre più sensori per affrontare diversi compiti. Il Samsung Galaxy S10 annunciato proprio questa settimana, ad esempio, ha tre telecamere sul retro: uno sensore principale “normale”, uno zoom 2x, e una telecamera ultra-ampia che riproduce il campo visivo dell’occhio umano.
Ciò che la maggior parte dei telefoni non fa, tuttavia, è utilizzare i vari sensori simultaneamente. È qui che entrano in gioco Sony e Light. Insieme progettano di creare un reference design composto dai sensori di immagine Sony e dalla tecnologia multi-camera di Light.
Come funzionerà?
Resta da capire come esattamente ciò avverrà, ma intanto qualche suggerimento lo fornisce la L16. La fotocamera infatti combina sedici sensori ciascuno con una lunghezza focale diversa: cinque da 35 mm, cinque a 70 mm e 6 a 150 mm. Il software riunisce i dati per un risultato molto simile a quello che può fare una normale DSLR.
Gli smartphone multi-camera con addirittura sedici sensori sembrano improbabili, almeno per il livello tecnologico attuale. Tuttavia, Light ha iniziato a lavorare lo scorso anno su una versione di smartphone con nove sensori fotografici. Le sue tecnologie potrebbero aprire la porta a una migliore qualità dell’immagine con più sensori Sony che lavorano insieme, piuttosto che la modalità di funzionamento corrente in cui generalmente funzionano individualmente.
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