13 anni dopo il fattaccio texano Tobe Hooper girò un sequel divertente quanto inaspettato dai fan, ora celebrato dall’edizione Blu-ray Midnight Factory
Non aprite quella porta 2 riprende la narrazione 13 anni dopo il massacro degli studenti da parte dei Sawyer, famiglia di squilibrati e cannibali di cui fa parte lo schizoide Leatherface. È il 1986 quando la morte violenta di altri due giovani nello stato del Texas non passa affatto inosservata all’ex Ranger Boude ‘Lefty’ Enright (Dennis Hopper). Un uomo che non ha mai smesso di indagare seguendo qualsiasi pista pur di risolvere il mistero di una serie di morti violente accomunate dai segni di una grossa motosega.
Una dee-jay locale che ha registrato l’ultimo assalto di Leatherface con la fedele motosega viene convinta da Lefty a mandare ripetutamente in onda il nastro, nella speranza di attirare l’attenzione dell’assassino. La giovane viene però lasciata all’oscuro del reale piano dell’ex-poliziotto per eliminare una volta per tutte l’intera famiglia di mangiatori di carne umana.
Si è dovuti arrivare al 1986 per vedere su grande schermo il sequel di Non aprite quella porta, reclamato a gran voce dagli appassionati anche se non tutto andò come desiderato. Texas Chainsaw Massacre 2 rientra nel novero della (defunta) Cannon Group, casa di produzione in quel di Hollywood di proprietà dei cugini israeliani Menahem Golan e Yoram Globus.
Facile immaginare che tutti attendessero la messa in scena di un sanguinolento script al pari se non meglio del capostipite ma non era questa l’intenzione di Hooper, che invece aveva in mente una sorta di caustica parodia dell’opera prima. La realizzazione non incontrò il favore di Golan e Globus e tanto meno quello del pubblico, racimolando un totale di circa 8 milioni di dollari di incasso contro i 4,7 milioni di investimento.
Ciò non toglie che ancor più del capostipite questo Non aprite quella porta 2 sia un film da rivalutare pienamente, con una convulsa e goliardica atmosfera da commedia bordo splatter, ricca di spunti e trovate, macchiette e personaggi più o meno iconici come il folle con la calotta cranica in metallo.
Un cambio di registro in cui persino il macellaio Leatherface resta turbato dalla fisicità di una giovane donna a cui vorrebbe fare di tutto tranne che scuoiarla e tagliarla a pezzi. Il ricordo più bello e divertente del film resta quello di un semi serio Dennis Hopper che si presenta all’appuntamento col Diavolo armato di 3 motoseghe, con tanto di fondine da cowboy e catene di ricambio.
Simpatico il cameo del regista nella prima parte mentre ricordiamo che l’attore Gunnar Hansen, che aveva interpretato Leatherface nel primo film, non ne riprese il ruolo perché ritenne inadeguata l’offerta economica.
VIDEO
Per lunghissimo tempo disponibile unicamente su DVD MGM distribuito da 20th Century Fox HE, Non aprite quella porta 2 giunge finalmente anche in Italia in FHD dopo molteplici pubblicazioni all’estero. Ci è voluta al solito l’attenzione giusta da parte di appassionati di genere come i curatori della collana Midnight Factory che offre il film in 2 differenti versioni in termini di colorimetria: una relativa a ‘Master Scan 2016‘, l’altra (riconosciuta anche come ‘Master MGM’) ‘Supervisionata da Richard Kooris‘, cinematographer che rispetto al primo film aveva sostituito Daniel Pearl.
Di seguito frame a confronto tra il ‘Master Scan 2016’ (sopra) e l’edizione ‘Supervisionata da Richard Kooris’ (sotto)
In entrambi i casi siamo di fronte a una pellicola di qualità di cui non è dato sapere la sensibilità in ASA, con costante grana che ricordiamo presente anche nel corso della proiezione in sala. Se da una parte sembra non esserci alcuna ingerenza di filtri digitali di riduzione dinamica del rumore dall’altra la colorimetria del ‘Master Scan 2016’ vira più su toni freddi e bluastri mentre l’edizione curata dal direttore della fotografia offre toni più caldi e rossastri, che più si adattano alla polverosa ambientazione.
Questione di gusti e certo anche di fedeltà cromatica all’opera per cui ci sentiamo di propendere per gusto e rispetto delle originali riprese verso quella di Kooris. Aspect ratio 1.85:1 (1920 x 1080/23.97p), codifica AVC/MPEG-4 su BD-50. I neri così come il resto della palette cromatica restano legati alle originali scelte di luce e non si può pretendere più di tanto. Nel complesso siamo di fronte a un’eccellente rivalutazione di quest’opera anche dal punto di vista tecnico.
AUDIO
Doppia traccia DTS-HD Master Audio 2.0 canali italiano e inglese (16 bit). Sono entrambe limitate quanto a spazialità e dinamica ma l’inglese appare spesso più in difficoltà nel sostenere la colonna sonora, con ancora minor presenza scenica. Resta comunque la chance di un ascolto più che dignitoso anche attraverso l’impianto Home Theater, anche se solo 2 canali, che in italiano va a coinvolgere anche elementi in gamma medio bassa chiamando in causa il subwoofer. Rispetto alle pubblicazioni estere è assente la traccia DTS lossless 5.1.
Dal doppiaggio dell’epoca: ma dice davvero “…ma io LA credo invece…” – “…sono l’unica che LA crede”???
EXTRA
Di eccellenza: su entrambi i dischi è ascoltabile il commento al film in compagnia del regista e del filmaker David Gregory, curatore del documentario “Texas Chainsaw Massacre: The Shocking Truth”. Disco 1 – Titoli di testa alternativi, 4 scene omesse dal montaggio finale, intervista a Tobe Hooper: “Da Eggshells a Non aprite quella porta 2”. Disco 2 – Making of di circa 44′ minuti con immagini della realizzazione di alcuni take, la troupe al lavoro, i problemi sui set, le creazioni del laboratorio di make-up del maestro Tom Savini.
Disco 3 – 6 featurette dell’epoca: il cast dei personaggi con interventi di parte degli attori e ricordi dal set (26′), “L’arte del caos” con i ricordi delle maestranze che parteciparono al progetto (17′), “Carne di prima scelta” torna sui set con la memoria del lavoro di Tom Savini (14′), approfondimento sulla sceneggiatura (13′), “Requiem per un sequel” ripercorre l’uscita del film nelle sale, l’accoglienza e il culto ad anni di distanza (9′), “Il padre della motosega” è un ritratto di Tobe Hooper da parte di chi lavorò con lui nel film.
E ancora: intervista a Chris Douridas e Barry Kinyon ovvero i due attori nel prologo (18′), Bob Elmore e gli stunt sul set (14′), i ricordi del montatore Alain Jakubowicz (17′). 5 gallerie fotografiche per set ed effetti speciali; speciale sugli effetti di make-up (41′), speciale televisivo della serie “Horror’s Hallowed Grounds” sulle tracce delle vere location dove venne girato il film (23′). Sottotitoli in italiano ovunque. All’interno del cofanetto il consueto booklet con approfondimenti testuali a cura di Nocturno Editore.
All’estero al commento di cui sopra se ne aggiungono altri 2: il primo in compagnia di Tom Savini e degli attori Caroline Williams e Bill Moseley assieme al DVD producer Michael Felsher, il secondo con il cinematographer Richard Kooris, il production designer Cary White, la script supervisor Laura Kooris e il property master Michael Sullivan.
TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500
Blu-ray 2K disponibile su dvd-store.it
Due diverse colorimetrie
DTS-HD MA 2.0 italiano
Confezione ed extra
Mancano 2 commenti al film
Durata: 100'
Anno di produzione: 1986
Genere: Horror
Regia: Tobe Hooper
Interpreti: Dennis Hopper, Caroline Williams, Jim Siedow, Bill Moseley, Bill Johnson, Ken Evert, Harlan Jordan, Kirk Sisco, James N. Harrell, Lou Perryman, Barry Kinyon, Chris Douridas, Judy Kelly, John Martin Ivey
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Supporto: BD 50 x 3
Aspect Ratio: 1.85:1
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC
Audio: Italiano, inglese DTS-HD Master Audio 2.0
Sottotitoli: italiano
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