Una riscoperta del Soft Rock attraverso 10 LP iconici
Il Soft Rock, o Light Rock, nacque alla fine degli anni ’60 per trovare l’azimut nei ’70, quando vennero alla luce toccanti ballate rimaste indimenticate. Vediamo di stilare una classifica di 10 album che caratterizzarono questo stile ancora oggi nei cuori di molti appassionati.
10. On the border; Eagles
Eagles, atto III. Nelle sapienti mani del produttore Bill Szymczyk e con l’elegante chitarra di Don Felder, gli Eagles si cimentarono in un album più rock dei precedenti. Calorose atmosfere ed un’ammiccante caratterizzazione on the road rendono l’album un pregevole esempio di country-soft. La perla: la vigorosa, ma struggente, Is it true?
9. Third Annual Pipe Dream; Atlanta Rhythm Section
Il primo album degli ARS per la Polydor uscì nel 1974 ed è un piccolo gioiello. Con una miscela di soft ed AOR, la band di Doraville produsse uno dei più rimarchevoli esempi di Southern Soft Rock. Su tutte, la dolcezza sgomenta e vibrante di Angel. La voce vellutata di Hammond, poi, rimane un metro di paragone per il genere.
8. Jackson Browne
Il ’72 è da ricordare anche per l’esordio di un grande cantautore Soft Rock. Il battesimo di Browne avviene con un album denso ed autobiografico. Una profonda ricerca delle sensazioni più umane, tanto universali quanto apparentemente semplici. Le doti introspettive raggiungono il vertice con Song for Adam, l’incertezza e la vita che vola via, la perdita di un amico.
7. VII; Chicago
Il numero VII dei Chicago è forse il loro album che meglio rappresenta il perfetto connubio fra i lussureggianti pezzi american-progressive e la leggiadria delle ottime power ballads che resero celebre la band. Guidati, ancora per pochi anni, dalla gloriosa voce black-blues di Terry Kath, i Chicago si mostrano in una veste particolarmente amabile.
6. Harvest; Neil Young
Il signor Young non poteva certo mancare, accompagnato dal suo canto del cigno, in una classifica Soft Rock. Stupende ballate, condite con quel polveroso ed intramontabile gusto Country-Folk. L’album ha fatto storia, soprattutto per il complesso corpo testuale, in equilibrio fra tematiche ol’country e invettive politiche.
5. America
Questo gruppo inglese, con pedigree profondamente americano, produsse uno sterminato numero di singoli resi famosi dal loro languido e squisito Soft Rock. Il loro album eponimo, impreziosito dall’immortale A horse with no name, fa smarrire fra lande sconfinate: calore, poesia, riff paradigmatici e voci che vanno dritte al cuore.
4. Ozark Mountain Daredevils
Ecco l’opera prima di una band fautrice di capolavori intramontabili della bassa America. L’album non si dimentica: If you wanna get to heaven è un classico country, ma il pezzo forte è Road to Glory, un malinconico violino fuso con due armoniche, uno sguardo verso una campagna antica, un’America che non esiste più.
3. Rumours; Fleetwood Mac
Uno degli album di maggior successo di tutti i tempi, l’apogeo della riottosa coppia Stevie Nicks e Lindsey Buckingham, oltre che un apripista nelle tecniche di registrazione hi-end. Un’amara analisi della vita, vista da persone tradite, ma non per questo indebolite, dalle persone che amavano. Sogni infranti, ma fierezza: su tutte, la malinconica sensualità di Nicks in Dreams.
2. Chicago Transit Autority
L’album di esordio dei Chicago rappresenta, a mio avviso, il vertice insuperato di un complesso sincretismo fra il Jazz ed il Soft, una miscela tanto esplosiva e ben amalgamata da apparire inverosimile. Kath tira il gruppo con pezzi quali l’eclettico jazz di Introduction e la poderosa I’m a man (Winwood), dove la voce di Kath rasenta l’idillio.
1. Hotel California; Eagles
Chiudiamo la classifica con il masterpiece degli Eagles, un leggendario mix fra rock, country e soft ottenuto grazie alla fiammante chitarra del nuovo arrivo Joe Walsh. La chitarra southern è evidente, soprattutto nell’assolo finale dell’eponimo classico. Da citare New kid in town e la cavalcata The last resort. Il canto del cigno di una band, il simbolo di un’epoca.
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