The Founder: prima di Steve Jobs e Mark Zuckerberg c’era Ray Kroc, il genio senza scrupoli che ha fondato l’impero McDonald’s. Il Blu-ray di Videa assembla un solido comparto tecnico ma i contenuti speciali sono avari come il protagonista.
Ogni 75 secondi viene venduto un hamburger nel mondo. Lui è l’uomo che ha fondato l’impero, lui è l’uomo che ha cambiato le regole, lui è l’uomo che ha creato McDonald’s. Un biopic dal ritmo serrato su Ray Kroc, controverso e affascinante fondatore della miliardaria catena di fast food. Il ritratto appassionante di un genio disposto a tutto pur di raggiungere il successo, magistralmente interpretato da Michael Keaton.
E’ l’America del 1959 quella in cui si muove un Ray Kroc non ancora milionario ma tenace imprenditore. La nazione è in pieno boom economico e dilagano i coloratissimi fast food e drive-in. Il capitalismo non si è ancora manifestato nella sua folle avidità: è il terreno ideale in cui un ex venditore di frullatori può lanciare un franchise originale e istituire l’impero del panino McDonald.
Con il regista di Saving Mr. Banks John Lee Hanckock e lo sceneggiatore premio Oscar per The Wrestler Robert Siegel, The Founder racconta l’ascesa di un venditore dell’Illinois, più volte reinventatosi negli anni, da promotore di tavolini pieghevoli al multi mixer.
Kroc, interpretato da un magistrale Michael Keaton, è l’artefice del grande furto. Come un cane che non molla la preda, Kroc è l’emblema di un sistema economico privo di scrupoli molto più simile al “ratto contro ratto” che non al “cane mangia cane”. L’avidità di denaro e di rivalsa sociale lo porterà al disconoscimento della dignità umana. Interessante come Keaton riesca, a suon di ghigni e risatine smorzate, a celebrare un acclamato ladro di idee consapevole e orgoglioso delle sue forme: Kroc non è il pargolo di una ricca famiglia nobiliare, tanto meno Henry Ford o il visionario Steve Jobs.
The Founder esalta la perseveranza di una classe media che compensa la mancanza di creatività con la tenacia, il fiuto per gli affari e la crudeltà della merce di scambio. L’idealismo dei fratelli McDonald, anch’essi ben interpretati dal duo Nick Offerman e John Carroll Lynch, sembra poter vivere solo nelle ristrettezze di un borgo provinciale, in dimensioni contenute e sotto vigilanza. Non è un caso che i due onesti commercianti si riferiscano a Kroc come ad una volpe nel pollaio, l’imprenditore straniero giunto al paesino che sotterra le attenzioni dei creatori per la qualità del Big Mac in virtù di una produzione su larga scala.
The Founder sembra suggerire che la fortuna aiuta gli audaci e che la passeggera beatitudine della dea bendata va colta al volo, senza troppe filosofie e pretese. Non manca il sarcasmo: non solo Kroc rende milionaria un’idea non sua, ma ne cambia i connotati. Il panino McDonald, concepito come servizio iper-veloce e sottoposto a rigidi controlli qualità, perdendo un’identità diventa accessibile ai consumatori del grandi centri commerciali, al punto che di originario mantiene solo il nome.
VIDEO
Girato in Arri Alexa XT con lenti Panavision, The Founder arriva in alta definizione grazie ad un trasferimento digitale ricavato presumibilmente dal master DCP 2K consegnato ai cinema qualche mese fa. Il codec adottato è l’MPEG-4 AVC a 24 frame al secondo su un supporto BD50 malauguratamente riempito solo al 60%. Videa ha quindi adottato un supporto Blu-ray a doppio strato solo per 30 GB di dati, un quantitativo di poco superiore a quanto può ospitare il più diffuso BD25.
Il direttore della fotografia di Jurassic World e del prossimo Star Wars: Episodio IX John Schwartzman plasma il formato digitale Arriraw per ricreare il look della celluloide. L’America degli anni ’60 rivive in The Founder grazie a tante scenografie colorate e diversificate: la prima a balzare all’occhio è la palette cromatica scelta per gli interni dei fast-food. Le impalcature abbondano di rosso e bianco, azzurrino e grigio. Le tinte si fanno più variegate negli interni di casa Kroc: qui l’illuminazione è più tenue e oscura, le ombre mescolano nero e verdiccio, le tapparelle socchiuse filtrano pochissima luce e la zona più illuminata è, guarda un po’, il mobiletto degli alcolici.
La traccia Full HD non risparmia dettagli sui visi: le rughe di Michael Keaton sono evidenti e naturali e il quadro mantiene compostezza anche sulle sopracciglia e i pochi capelli arruffati. Abbiamo rilevato una saturazione troppo forte sui carnali in alcuni segmenti: la pelle di Keaton appare rossa e coriacea, decisamente poco naturale: durante una cena con la moglie Ethel Fleming (Laura Dern) l’illuminazione soffusa restituisce il volto femminile con texture convincenti e una colorazione rosa-giallognola ordinaria, mentre il collo di Keaton appare rossastro e vittimizzato dalla codifica.
Il bitrate video di assesta intorno al valore medio di 24 Mbps e purtroppo la compressione è spesso evidente, come nel caso appena citato. Il fotogramma soffre di moiré sulle pareti interne e non è raro assistere a finezze poco convincenti degli abiti durante le uscite notturne nei pub/ristoranti.
L’impressione è che le suddette mancanze non siano da imputare esclusivamente alla codifica (problema che si poteva arginare sfruttando meglio la capienza del disco): non sarebbe la prima volta infatti che la fotografia di J. Schwartzman generi aberrazioni dovute a interventi digitali in color correction troppo invasive. Per 50 Sfumature di Nero il filmaker ha adoperato la stessa cinepresa e lenti: tra qualche settimana scopriremo se i due film hanno lo stesso difetto in comune.
AUDIO
La lingua italiana e inglese è proposta nel formato lossless DTS-HD Master Audio 5.1 accompagnata, previa selezione, anche dai sottotitoli italiani per non udenti.
The Founder, a metà strada tra un biopic e una commedia, tra i monologhi alla cinepresa di The Wolf of Wall Street e la narrazione di clausole contrattuali di Saving Mr. Banks, è ricco di dialoghi. Sia per il mix italico che anglofono le parole arrivano chiare e precise. Nel caso delle trattative di Kroc molto è comunicato dalla corporeità dell’attore che non disdegna risatine acide. Il doppiaggio è particolarmente in parte e non si ha mai l’impressione, come spesso accade, che le voci del doppiatore siano accoppiate ai sogghigni originali inglesi.
La colonna sonora si diffonde nei retrocanali assieme ai tanti rumori di fondo delle cucine. A tal proposito vale la pena ricordare il segmento in cui i due fratelli McDonald illustrano la formula del servizio espresso: l’ambiente suona tridimensionale e dinamico mentre la cinepresa si sposta tra i reparti della cucina.
L’unico neo della partitura riguarda le colonne sonore di Carter Burwell, sempre briose e armoniose con il fotogramma eppure poco descrittive dell’ambizione smodata del villain protagonista. La vicenda vede spesso Kroc in banca in cerca di sostegno finanziario eppure non sentiamo alcun motivetto reiterarsi. Lo spielberghiano Prova a Prendermi, musicato da John Williams, andava a nozze con la formula ripetitiva e ci cullava lo spettatore abituandolo alle musiche. The Founder al contrario è musicalmente inafferrabile nella sua fluenza.
EXTRA
Il menù ricrea tra i brillanti gialli e rosso i classici colori del brand McDonald. La navigazione è fluida e la fantasia da fast food porta sicuramente una ventata d’aria fresca alla fruizione del supporto. Dispiace rammentare che nei primi anni di commercializzazione del Blu-ray Disc molti film sfoggiavano menù con grafiche create ex-novo per il mercato Home Video, prassi andata costantemente scemando nel tempo.
Purtroppo i meriti si fermano qui. Le tre featurette qui sotto elencate sono brevi e standardizzate. Le regole del successo è una clip commerciale-motivazionale che loda la perseveranza, il dogma assoluto di Ray Kroc, nel mondo del business. La photogallery colleziona alcuni dei più belli scatti di scena mentre l’intervista a Michael Keaton si sofferma abbastanza sulle motivazioni che hanno spinto l’attore di Birdman ad accettare il ruolo. Keaton non risulta quasi mai banale e le sue riflessioni sono così attraenti che sarebbe servito uno speciale di trenta minuti.
- Le regole del successo
- Intervista
- Photogallery
Mancano all’appello i contenuti bonus dell’edizione a stelle e strisce, tra cui una conferenza stampa di 40 minuti ca. tenuta a Los Angeles al momento della release cinematografica e un comparto documentaristico diviso in cinque parti: da un riepilogo della storia i dei fratelli McDonald ad un’analisi del design delle strutture con relativo time lapse della costruzione.
TESTATO CON: TV Sony 55XD9305, UHD player Panasonic DMP-UB900
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
Look cinematografico "vintage"
Audio italiano e inglese lossless
Menù in stile fastfood
Colonna sonora poco incisiva
Mancano extra presenti sul disco USA
BD50 sfruttato solo al 60%
Prodotto da: Videa CDE
Distribuito da: Eagle Picture
Durata: 115’
Anno di produzione: 2016
Genere: biografico
Regia: John Lee Hancock
Interpreti: Michael Keaton, Nick Offerman, John Carroll Lynch, Linda Cardellini, B.J. Novak, Laura Dern, Justin Randell Brooke, Kate Kneeland, Patrick Wilson, Griff Furst, Wilbur Fitzgerald, David de Vries, Andrew Benator, Cara Mantella, Randall Taylor
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Supporto: BD50 (60%)
Aspect Ratio: 2.40:1 (anamorfico 16:9)
Codifica Video: 1080p MPEG-4 AVC 24p
Audio: DTS-HD Master Audio 5.1: Inglese, Italiano
Sottotitoli: Italiano, Italiano NU, Inglese
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