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TV OLED Philips 2020: l’intelligenza artificiale funzionerà davvero?

intelligenza artificiale

L’elaborazione video tramite intelligenza artificiale del nuovo TV Philips OLED855 farà davvero la differenza o è solo l’ennesima trovata di marketing?

La tecnologia OLED ha più o meno raggiunto i suoi limiti, il che significa che i produttori devono lavorare molto duramente per spremere ogni minima goccia di prestazioni dall’hardware utilizzando principalmente software, che in questo caso equivale all’intelligenza artificiale. Ecco perché Philips sta puntando molto sull’IA per i suoi TV OLED 2020 presentati nei giorni scorsi ad Amsterdam (assieme a quelli LCD), promettendo che la combinazione di una rete neurale su misura e del machine learning avanzato porterà a miglioramenti generali nella qualità delle immagini.

Il tutto per gentile concessione del processore P5 di quarta generazione, versione rinnovata di quello già visto a bordo degli OLED del 2019 e dotato di maggiore potenza di calcolo e di migliori prestazioni nell’elaborazione delle reti neurali e dei sistemi di apprendimento. Teoricamente l’approccio di Philips non fa una piega e in effetti già altri produttori di TV (Samsung in primis) si sono buttati da alcuni anni sull’utilizzo dell’IA in senso migliorativo, ma alla prova dei fatti sarà davvero tutto così positivo? Cerchiamo di scoprirlo.

Costruzione

I TV OLED del 2020 targati Philips fin qui annunciati (forse ne arriverà un terzo più avanti nell’anno) sono in realtà lo stesso modello. L’unica differenza è lo stand: l’OLED805 presenta uno “stand smussato, mentre l’OLED855 ha uno stand centrale inclinato verso la superficie d’appoggio. Entrambi i supporti sono rifiniti con una cromatura scura e sono progettati per dare l’impressione che i TV galleggino sopra il piano del tavolo. Non siamo necessariamente d’accordo sulla parte fluttuante, ma lo stand dell’OLED855 che abbiamo visto ad Amsterdam poco dopo l’evento di presentazione di Philips è sicuramente elegante.


Quello dell’OLED855 è un design bello ma discreto, con le cornici sottili, scure e quasi invisibili che permettono all’utente di concentrare lo sguardo unicamente sullo schermo. Il TV più spesso di quello della maggior parte dei televisori OLED concorrenti e ciò è dovuto alla tecnologia Ambilight a tre lati, che non solo occupa spazio, ma richiede anche una certa distanza dalla parete se si decide di montare il TV a muro.

Caratteristiche

Le connessioni fisiche degli OLED805/OLED855 includono quattro ingressi HDMI, due USB, un’uscita audio ottica e una presa per le cuffie. Gli ingressi HDMI non saranno purtroppo certificati 2.1, ma offriranno alcuni elementi delle specifiche HDMI 2.1, incluso il supporto per l’Auto Low Latency Mode (ALLM).

La frequenza di aggiornamento variabile (VRR) non sarà invece supportata, poiché Philips sta aspettando le console di nuova generazione prima di dare priorità a questi aspetti prettamente videoludici. Manca all’appello anche eARC, con Philips che afferma che non è necessario ottenere il Dolby Atmos da un TV fintanto che il formato utilizzato per la maggior parte dei contenuti in streaming su Netflix e Amazon Prime Video è il Dolby Digital Plus.

Philips utilizza il sistema operativo Android TV per la maggior parte dei suoi TV del 2020 e gli OLED805/OLED855 verranno lanciati con Android TV 9.0 preinstallato. La prossima versione di Android TV verrà offerta come download in un secondo momento, una volta che Philips la riterrà sufficientemente stabile. Mentre Android TV non è ancora così scattante o intuitivo come i sistemi operativi dei TV Samsung (Tizen) e LG (webOS), è di gran lunga migliore rispetto a prima, con ormai pochissime lacune nel suo repertorio di app e molte possibilità per gli utenti più smanettoni. Non a caso Philips ha già confermato la disponibilità dell’app di Disney+ sui suoi nuovi TV quando il servizio verrà lanciato n molti Paesi europei a fine marzo.

Come già fatto per i suoi TV del 2019, Philips anche quest’anno continuerà a supportare sia HDR10+ che Dolby Vision (oltre a HDR10 e HLG, ovviamente) e non mancherà il tanto chiacchierato Filmmaker Mode, mentre il Dolby Vision IQ non sarà della partita (almeno non quest’anno).

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Qualità video

La breve demo a cui abbiamo assistito all’evento Philips è stata organizzata per mostrare la nuova modalità di immagine legata all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Abbiamo visto la versione da 65 pollici dell’OLED855 in modalità IA accanto a una versione da 55 pollici dello stesso modello in modalità Movie.

La differenza era enorme, con il modello da 65 pollici che risultava super nitido, incisivo e dinamico, mentre il fratello minore sembrava relativamente privo di vita e piatto. Detto questo, le modalità Movie dei TV (non solo di quelli Philips) hanno sempre avuto un approccio piuttosto caldo e morbido e quindi la differenza si sarebbe comunque vista anche senza l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In effetti un confronto tra la modalità IA e quella Standard sarebbe stato preferibile.

La seconda dimostrazione offerta da Philips consisteva in uno sguardo alla AI Demo Mode integrata nei suoi nuovi televisori. Questa modalità divide lo schermo in due pannelli verticali, con quello sinistro non “trattato” e quello destro migliorato dall’elaborazione IA. Inoltre, sotto l’immagine c’erano alcuni grafici che rivelavano, in tempo reale, il miglioramento qualitativo che l’intelligenza artificiale stava apportando.

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Non solo è rassicurante vedere l’elaborazione IA mentre fa le sue “magie”, ma i miglioramenti sembrano anche abbastanza netti ed evidenti, particolarmente a livello di luminosità e vivacità e senza che fosse introdotta alcuna sensazione di irrealismo. Si è trattato comunque di una breve demo usando un filmato di prova di Philips e sarà quindi interessante vedere come questo intervento dell’IA funzionerà con contenuti video di varia natura. A prima vista ci è sembrato comunque notevole.

Verdetto

C’è ancora molto comunque che non sappiamo sugli OLED805/OLED855. Come suoneranno? Come sarà l’upscaling? Quanto costeranno? Dovremo aspettare fino alla data di lancio a maggio per ottenere risposte a queste domande, ma le aspettative sono decisamente incoraggianti. A prima vista infatti l’elaborazione dell’IA sembra portare dei reali vantaggi e la combinazione tra pannello OLED e Ambilight è più accattivante che mai. Se il resto degli ingredienti si dimostrerà gustoso come previsto, potremmo avere di fronte dei TV che, sebbene privi di ingressi HDMI 2.1, potrebbero dare filo da torcere ai rivali di LG.

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