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Yamaha C20A e B20A: soundbar economiche con qualcosa in più

Yamaha C20A
Yamaha C20A

Le nuove soundbar Yamaha C20A e B20A disponibili in autunno puntano ad aggredire la fascia entry-level del mercato. Ci riusciranno?

Yamaha ha presentato due nuove soundbar economiche (C20A e B20A) caratterizzate da dimensioni molto contenute. Il modello più avanzato dei due è il B20A (249 sterline, circa 275 euro), che integra la tecnologia DTS Virtual:X già presente a bordo della soundbar Yamaha YAS-207 da 259 euro. Questo codec DTS punta a simulare virtualmente il suono fornito da una configurazione 7.1.4 e, da quanto abbiamo potuto ascoltare da altre soundbar con la stessa tecnologia, il risultato è più che positivo e ciò fa ben sperare per la nuova B20A, che teoricamente potrebbe scalzare dal podio di miglior soundbar entry-level proprio la YAS-207.

All’interno dello chassis largo 91 cm e alto 5 cm troviamo due tweeter da 25mm, due woofer da 55mm e un subwoofer da 75mm (oltre a due radiatori passivi) per una potenza totale di 120W, mentre come connessioni sono disponibili HDMI ARC e due ingressi ottici, un’uscita subwoofer e un ricevitore Bluetooth (in questo caso 5.0). La modalità Clear Voice di Yamaha (presumibilmente una delle preferite dai clienti del produttore nipponico) è integrata per migliorare la chiarezza dei dialoghi, mentre alcune impostazioni audio (stereo, standard, film e gioco) offrono un minimo di personalizzazione.

La Yamaha C20A (219 sterline) si spinge invece fino a 100W ed è priva del DTS Virtual:X, sebbene abbia l’elaborazione Dolby Digital e Virtual Surround per aiutare i suoi due driver full-range da 46mm, il subwoofer da 75mm e doppi radiatori passivi a riprodurre il suono dal suo chassis lungo solo 60 cm e alto 6 cm. HDMI ARC e due ingressi ottici si trovano accanto a un ingresso AUX (non c’è invece l’uscita subwoofer) e non manca il Bluetooth, così come la funzione Clear Voice e le quattro modalità audio della B20A.


Non solo le Yamaha B20A e C20A, entrambe disponibili in autunno, sono di dimensioni modeste per essere facilmente posizionate su uno scaffale o su un mobiletto TV, ma possono anche essere montate a parete senza bisogno di staffe aggiuntive. Infine, l’app Sound Bar Remote per iOS e Android permette di modificare facilmente da smartphone/tablet i contenuti, le modalità del suono, le funzioni Clear Voice e Bass Extension, nonché di accendere o spegnere l’unità.

Certo, visti i prezzi bisogna rinunciare a feature come la connettività Wi-Fi/Ethernet, AirPlay, MusicCast, GoogleAssitant/Alexa e a un importante elemento hardware come il subwoofer wireless incluso, ma per chi vuole spendere poco questi due nuovi modelli potrebbero risultare molto interessanti, soprattutto nel caso della B20A.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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