Il capolavoro di George Romero Zombi è in fase di nuovo restauro, questa volta con scan 4K da negativo e supervisione del direttore della fotografia
In anni di zombiexploitation tra film mal concepiti e peggio realizzati, serie TV dall’hype in calando e molteplici brutture senza senso la notizia su Zombi – Dawn of the Dead fa tirare un sospiro di sollievo.
L’anno era il 2016 con l’uscita autunnale UHD del film in Home Video e la proposta per Midnight Factory by Koch Media, periodo in cui il capolavoro di Romero del 1978 venne persino proiettato in 4K il 2 settembre alla Mostra del Cinema di Venezia. Si trattava della versione europea del film, quella rivista e corretta nel montaggio da Dario Argento e la supervisione al restauro di Nicolas Winding Refn.
Ricordiamo che allora non si trattava di una mera operazione di rilancio commerciale del film, dal momento che l’originale interpositivo 35 mm venne scansionato tramite Cintel diTTo evolution: a ogni fotogramma corrispondeva un frame su file dpx a 10 bit. Color correction di Nucoda Film Master nello spazio colore DCI-P3, restauro tramite applicativo MTI DSR Nova ma senza filtri per la riduzione rumore o DNR di sorta. Il risultato fu un master 1.85:1 rispettoso del lavoro del cinematographer che curò la luce del film, Mr. Michael Gornick.
A 3 anni di distanza la notiza di un nuovo restauro 4K di Zombi, curato dal distributore britannico Second Sight Films. Questa volta si è partiti dal negativo originale fornito dal produttore del film, Richard P. Rubenstein e la supervisione di Michael Gornick in modo da restare il più possibile fedeli al concept originale di luce e colori.
Dopo lo scan 4K del negativo il color grading e formato dell’immagine sono stati approvati da Gornick, 4 ulteriori settimane sono state dedicate al restauro di ogni singolo fotogramma e relativo HDR wide color gamut, di cui al momento non si hanno notizie certe se a metadati statici o dinamici.
Il culto di Zombi non conosce limiti – Appassionati che ne celebrano anche la musica come Reuben Jones
Si vocifera di una finestra commerciale per febbraio 2020, box che includerà le 3 versioni del film, cui si aggiunge materiale di archivio e ulteriori supplementi per ora non meglio specificati.
Con la pubblicazione di questo nuovo restauro scatterà inevitabile il confronto tecnico tra l’edizione Midnight Factory e quella di Second Sight, anche se è presumibile una diversa resa in virtù dello scan del negativo e la supervisione di Gornick, che non è affatto da sottovalutare. Sia i Blu-ray FHD che UHD saranno privi di region code.
© 2019, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.