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Alien Covenant [UHD]

Alien Covenant

Secondo prequel dell’orrorifica saga SF, il discutibile Alien Covenant è disponibile anche in Ultra High Definition da 20th Century Fox HE

In Alien Covenant l’astronave con a bordo embrioni umani e migliaia di coloni in viaggio per portare vita su un remoto pianeta è vittima di una tempesta di neutrini che semina morte e distruzione provocando il risveglio dell’equipaggio. Captato un misterioso segnale il neo comandante decide di indagare deviando dalla rotta originale, scoprendo il luogo dove atterrarono gli ultimi componenti del vascello terrestre Prometheus in cerca del proprio creatore.

C’era una volta un alieno che faceva paura, tanta paura, inquietante impersonificazione del puro terrore, ma quello era il 1979 col primo film della saga, capolavoro senza tempo che lo stesso regista non esita a definire “dono del Paradiso”. A distanza di troppo tempo il maestro Ridley Scott ne ha ripreso in mano il soggetto, lavorando sulla poco brillante sceneggiatura di Jon Spaiths (Doctor Strange, Passengers) e Damon Lindelof (Star Trek Into Darkness, World War Z, la serie tv Lost) giungendo alla creazione di Prometheus, liquidato dallo stesso Scott come ‘errore’.

Alien Covenant

Anche se il primo antefatto ad Alien si rivelò al di sotto delle aspettative mi era comunque piaciuto ma al tempo stesso la storia ha (in)evitabilmente condizionato la successiva, quella pensata per Alien Covenant da parte di Jack Paglen (suo il terribile Transcendence) e Michael Green (Logan – The Wolverine, Blade Runner 2049) con una sceneggiatura di John Logan (007 Skyfall, Hugo Cabret, Il Gladiatore, L’ultimo Samurai) assieme al filmaker indipendente Dante Harper, qui al suo primo script. Tante menti brillanti per partorire un’orrorifica avventura fantascientifica maledettamente déjà vu, noiosa nella prima parte, incluso il desolante e soporifero prologo, quanto poco interessante nella seconda.


Alien Covenant

Sintetici che sognano pecore vere e non elettriche, fottutamente più intelligenti e sensibili del cibernetico Ash (Ian Holm) dell’opera capostipite, filosofeggiano e ragionano con una profondità d’animo maggiore dell’essere umano, mammifero ridotto a carne da macello immolata sull’altare della follia di una creatura con deliri di onnipotenza. Una stratificazione di temi (chi siamo, da dove proveniamo, la sopravvivenza della specie, la natura che genera mostri, potere e pazzia) su cui non mi sono soffermato più di tanto, sopraffatto da noia imperante.

Fassbender si è fatto in due, anzi in quattro, regalando una grande prova attoriale all’interno di un’avventura dove, come nella precedente, tutto converge su uno dei suoi due personaggi: David, nome che lo stesso sintetico scelse dopo aver rimirato il capolavoro di Michelangelo. A proposito di deliri qualcuno è arrivato ad accostarne il nome a quello di Bowie mentre le fattezze della nemesi di David a capelli lunghi per asserzione dello stesso Scott nascono prendendo a riferimento Kurt Cobain(!). Sprecatissimi i camei di James Franco e Guy Pearce.

Alien Covenant
Primo piano della Arri Alexa sul set del prologo

Quanto accade nella seconda parte è una maledetta minestra riscaldata, quella preistorica del 1979. Il problema qui è anche e soprattutto la paura: quella vera l’ho incrociata più che altro nel momento in cui il primo infetto viene accolto nell’infermeria della navetta sul fatidico pianeta e le due attrici restituiscono panico fuori controllo.

Non tutti i componenti del cast funzionano, inevitabile il confronto con quello leggendario del 1979 ma qui è complice il discutibile e derivativo script: dopo avere assistito ad atrocità senza eguali che avrebbero fatto cadere chiunque in stato catatonico chi deciderebbe che è giunto il momento di fare sesso sotto la doccia? Ma due amabili componenti dell’equipaggio, puniti e squartati dallo xenomorfo proprio durante l’amplesso, ignari di tutti gli allarmi acustici che rimbombano per i locali. Un’improbabile sequenza che Scott non avrebbe dovuto accettare.

Alien Covenant

Tra gli interpreti di spicco la brava Catherine Waterston (figlia del grande attore Sam Waterston), che volente o nolente non lascia molto spazio alla fantasia richiamando alla memoria il ruolo di Sigourney Weaver nonostante la negazione del regista. Ricordo al montaggio il nostro Pietro Scalia: Oscar per JFK e Black Hawk Down. Riguardo Ridley Scott: ho faticato a ritrovarlo, a incrociare il lavoro di quello che ritengo sin dai tempi dell’esordio a quarant’anni con I duellanti un maestro della settima arte, capace di entusiasmare, di trasmettere grandi emozioni indipendentemente dal budget, soprattutto capace di scegliere la sceneggiatura su cui lavorare.

Alien Covenant

In Alien Covenant il regista finisce per contribuire a un risultato davvero lontano dai fasti del capostipite, dove la paura dell’oscurità muta nel raccapricciante di elementi gore, incapace dell’impatto visivo che fu la salvezza di Prometheus. Non sono sufficienti mirabolanti effetti CGI, elementi auto-celebrativi della saga con richiami all’originale colonna sonora di Jerry Goldsmith del ’79, nomi o alcuni particolari scenografici: qui persino i costumi di scena indossati dagli esploratori del pianeta sono brutti.

Finale-non-finale anche stavolta totalmente aperto, come una stanca soap opera arrancando ammonisce sul futuro capitolo di una saga che, col senno di poi, avrei preferito si fosse fermata al già discutibile Alien Resurrection di Jean-Pierre Jeunet del 1997.

Alien Covenant

Proprio come in Alien 3 di David Fincher anche in questo caso l’unico grande alieno che compare nel film ha peso specifico diverso da quanto mi aspettassi, più ingombrante che agile, tutto sommato non così scaltro e intelligente, specchio dell’altrettanto poco brillante e anonima sceneggiatura che non posso accettare, emotivamente e nostalgicamente legato al passato.

Mi dispiace per un regista che amo fuori scala ma quando ci si misura con la propria colossale ‘creatura’ che 38 anni prima ridefinì un genere e non si ha per le mani una nuova, solida e convincente storia il passato presenta il conto. Non è un mistero l’incazzatura di Scott per la deriva presa dalla saga a partire da Aliens – Scontro finale di Cameron, tanto magnifico quanto lontano anni luce dal concept originale. Certo è che se per riappropriarsi del franchise si arriva ad accettare sceneggiature ripetitive e non all’altezza tanto vale…

Alien Covenant

VIDEO

Formato immagine 2.40:1, codifica HEVC (3840 x 2160/23.97p). Girato interamente in digitale con l’ausilio di Arri Alexa Mini e XT, hardware con cui si può riprendere anche 4K, non ci è dato sapere la risoluzione originale delle riprese ma poco importa dal momento che il Digital Intermediate è stato finalizzato 2K, da cui si è partiti per la lavorazione di questa edizione.

L’FHD è già di per se eccellente mentre l’UHD offre ulteriore rifinitura sui neri, differenziazione dei punti luce dando la sensazione di maggiore spazio ai colori, forte dell’HDR-10 wide color gamut. Con differenze più evidenti su pannelli di grandi dimensioni al tempo stesso va in evidenza un flebile rumore video in background. Nel complesso la distanza tra le due versioni in più di un’occasione non è così ampia, questione di gusti ma qui si potrebbe addirittura arrivare a gradire maggiormente la FHD SDR per una maggiore ‘morbidezza’ del quadro.

Alien Covenant

AUDIO

DTS lossy 5.1 canali (754 kbps) per l’italiano di sufficiente fattura a tratti addirittura piacevole, almeno sino a quando non si effettuano comparative col Dolby ATMOS che apre a un panorama sonoro di notevole impatto dinamico, carico di elementi discreti, spinta sonica e profondità dei particolari sonori già in Dolby TrueHD 7.1 canali. Una colonna sonora ricca di elementi a suffragio del racconto facendo subito la differenza, caricando maggior tensione.

Tra i momenti particolarmente esaltanti dal punto di vista acustico segnalo per esempio la discesa della navetta con gli esploratori sul pianeta ostile con passaggi avvolgenti, irruenza degli effetti così come dal subwoofer che non manca di sostenere la visione anche per l’inquietante accompagnamento musicale. Un altro momento esaltante è lo scontro finale tra il personaggio della Waterston e lo xenomorfo all’esterno del fluttuante veicolo spaziale con scatti irruenti fronte retro e il rimanente ricco panorama sonoro di contorno. Le rimanenti tracce audio sul disco UHD non sono segnalate mentre sul disco FHD la traccia inglese è l’eccellente DTS-HD Master Audio 7.1 canali.

Alien Covenant
Ridley Scott al controllo scenografia. Secondo da sinistra il cinematographer Dariusz Wolski

EXTRA

L’unico presente su entrambi i dischi è l’interessante commento del regista che consiglio di seguire per scoprire i tanti retroscena della lavorazione. I rimanenti supplementi si trovano sul disco FHD, di sicuro interesse per chi desidera vedere il maestro all’opera con numerose immagini dietro le quinte. Da non perdere Masterclass di Ridley Scott che a dispetto del titolo è un approfondito documentario sulla produzione suddiviso in 4 parti tra storia, personaggi, messa in scena, effetti speciali e creature. E ancora finto advertising con elementi a sostegno del racconto, selezione dai disegni del sintetico David, galleria di produzione, 2 trailer, sezione di 12 scene eliminate o estese. Ovunque sottotitoli in italiano.

Alien Covenant
Scott afferma che la Waterston non ha nulla a che fare con Sigourney Weaver. Se lo dice lui…

TESTATO CON: Tv Hisense 4K H49M3000, Sony 4K KD55XE9305, UHD player Samsung UBD-K8500

Alien Covenant [UHD]
8 Recensione
Pro
HDR-10
Extra interessanti
Dolby ATMOS inglese
DTS-HD Master Audio 7.1 inglese
Contro
Digital Intermediate 2K
DTS lossy italiano
Storia che ricicla il passato
Non tutto il cast convince
Dati di copertina incompleti
Riepilogo
Prodotto da: 20th Century Fox
Distribuito da: Warner Home Video
Durata: 122'
Anno di produzione: 2017
Genere: Fantascienza
Regia: Ridley Scott
Interpreti: Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride, Demián Bichir, Carmen Ejogo, Amy Seimetz, Jussie Smollett, James Franco, Noomi Rapace, Guy Pearce
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.40:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio UHD: Dolby ATMOS inglese; DTS 5.1: italiano, castellano, tedesco, francese (754 kbps)
Dolby Digital 5.1: spagnolo, inglese descrittivo non vedenti
Sottotitoli UHD: Italiano, inglese non udenti, spagnolo, francese, castellano, danese, olandese, finlandese, tedesco, norvegese, svedese, mandarino, mandarino semplificato
Qualità artistica
Video
Audio italiano
Audio originale
Extra
Il giudizio di AF

Alien Covenant

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