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AOC AGON AG271UG 4K G-Sync – Game Monitor

L’Agon AG271UG è il primo monitor di AOC a supportare la risoluzione 4K, dedicato al mondo del computer gaming ma può regalare soddisfazioni anche in ambito grafica e video editing

L’evoluzione del videogioco verso l’Ultra High Definition con immagini a risoluzione 4K è ancora (troppo) legata a una ristretta nicchia di appassionati, quella di chi ha già effettuato il passaggio alla Ps4 Pro o all’XBox One X piuttosto che a un ancor più costoso PC con schede grafiche dalle elevatissime prestazioni.

L’offerta hardware in tale ambito non è così ampia anche se importanti brand nel settore hanno iniziato a farsi avanti proponendo macchine 4K compatibili come AOC in seno alla linea gaming AGON. Nella fattispecie l’ AGON AG271UG è il primo monitor IPS 27” dell’azienda a essere 4K compliant 3840 x 2160 e quindi principalmente destinato a videogiocatori esigenti. Monitor che di base si rivolge a coloro in possesso di computer con schede grafiche altamente performanti.

Facile e intuitivo da montare (inclusa piastra VESA 100 x 100 mm), l’ AGON è dotato di una solida base e braccio in metallo, consente un’eccellente livello d’inclinazione pari a 20° a destra e sinistra, 3,5° verso l’alto e 21,5° in basso. L’intero pannello ha un’escursione dalla base di 13 cm mentre ricordiamo che è persino consentito ruotarlo di 90° passando dalla classica posizione widescreen a una più ‘rettangolare’ con la base minore in basso (particolarmente utile in ambito programmazione). Angolo visuale 178°.


Design, comandi e terminali

Il design è accattivante, senso di robustezza, i comandi sono posizionati in prossimità del led di servizio, il loro uso potrebbe non essere così immediato e richiede un minimo di dimestichezza per comprendere le sequenze di selezione/impostazione parametri (a disposizione un completo manuale in formato pdf, anche in italiano). A completare il già ottimo profilo estetico un pratico supporto di ancoraggio a scomparsa per le cuffie.

Agon
Terminali laterali, dall’alto in basso: ingresso mic, in/out cuffie+mic, in giallo USB 3.0 con fast charging, USB 3.0 downstream

Terminali a profusione con 2 ingressi USB 3.0 + 1 USB 3.0 Type-B, 1 con eventuale funzione di ricarica veloce, ingresso microfono separato, in/out cuffie e microfono, ingresso Display Port 1.2 e HDMI 1.4. Tempo di risposta 4 ms grigio-grigio, refresh rate 60 fps 4K che potrebbero anche non incontrare il plauso di chi fosse alla ricerca del top assoluto in termini di risposta e fluidità tout court.

Nella parte sottostante lo chassis sono presenti i terminali a inserimento verticale. Da sinistra a destra: 2x USB 3.0 downstream, USB 3.0 upstream, Power, Display Port, HDMI, microfono

All’interno della macchina è inoltre presente il chip G-Sync di Nvidia di sincronizzazione adattiva che consente a tale modulo di ottimizzare la frequenza di aggiornamento col numero di frame al secondo generati dalla scheda video, che deve in tal senso essere compatibile. Un esempio potrebbe essere la costosa scheda grafica Nvidia GTX 1080 Ti e le sue successive implementazioni ed evoluzioni tra cui la EVGA Hydro Copper che ha attualmente un prezzo a mercato attorno ai 1.200€. Il G-Sync, tecnicamente parallelo all’AMD FreeSync, è importante per risolvere alla radice problemi come il tearing con disallineamento frame o il fastidioso stuttering che genera improvvisi rallentamenti.

A onor del vero, considerando la risoluzione 4K offerta sarebbe stato lecito aspettarsi di più dai terminali video. Il Display Port 1.2 offre una banda passante pari a 21.6 Gbit e permette di gestire segnali video fino a 3840 x 2400 a 60 Hz (o 2560 x 1600 punti a 120 Hz in modalità 3D, qui non supportata), rispetto alla 1.1 ha migliori tempi di refresh e ulteriore profondità colore ma ricordiamo che a mercato ci sono già macchine con DP 1.4.

L’HDMI 1.4 è il vero collo di bottiglia, lavora perfettamente in Full HD a 1920 x 1080 a 60 Hz di frequenza verticale ma quando si presentasse necessità di passare all’UHD la compatibilità scema a 24/30 Hz. Per esempio la PS4 Pro gestisce segnali anche 60 Hz via HDMI ma non dispone di Display Port proprio come la Xbox One X, dotata di uscita HDMI 2.0b e gestione segnali 2160p a 60 Hz, compatibile AMD Freesync e per giunta già HDR compliant. Quindi, a meno che non pensiate di sfruttare il monitor unicamente in Full HD in ambito HDMI con le game console di ultima generazione la macchina non saprebbe esprimersi al meglio.

Se per esempio non si fosse in possesso di un PC dalle caratteristiche adeguate tra cui la succitata graphic card e nascesse il desiderio di visionare programmi 4K ci si scontrerebbe con limitazioni strutturali pressoché impossibili da aggirare. Se vi state per esempio chiedendo se si può visionare Blu-ray 4K UHD la risposta sarebbe ‘ni’, nel senso che il player deve possedere un’uscita video HDMI più modulabile del solito. Qualsiasi lettore esterno con output fisso a 60 Hz non funzionerebbe, come per esempio il Samsung UBD-K8500, mentre andando a collegare l’Oppo UDP-203, preventivamente impostato a 24 Hz, il problema si risolve ma con pesanti limitazioni. La situazione andrebbe sensibilmente a migliorare se il computer montasse un lettore interno UHD (Pioneer PIO-BDR-211UBK MAIN-16374) ma mancherebbe comunque il fondamentale supporto dell’HDR, similarmente ai programmi in streaming offerti da Netflix.

Anzitutto ricordiamo che l’AGON AG271UG è un pannello 8 bit SDR, vero insormontabile ostacolo incapace di dare sfogo alla qualità delle immagini UHD, quindi scordatevi per esempio ricampionamenti 12 bit 4:4:4 come normalmente può avvenire con TV 4K in commercio. Una visione limitata ma nel complesso accettabile a livello di monitor di servizio ma non certo per gustarsi a pieno lo spettacolo possibile con dischi UHD per cui questo monitor non è stato concepito e non può venire sfruttato. A esclusione di Billy Lynn – Un giorno da eroe, girato nativo 120 fps e UHD Blu-ray ‘estremo’ che in vece dei consueti 24 fps è proposto a 60 fps visionabile con l’ AGON accettando pesanti restrizioni video (specie per lo spazio colore, sempre REC.709), il rimanente parco dischi 4K è gestibile con le riserve di cui sopra.

In ambito audio i due altoparlanti da 2 Watt sono anch’essi da considerarsi di servizio e non praticabili se il desiderio fosse di un ascolto di accettabile qualità, troppo poco in ambito game dove sono fondamentali diffusori con ben altro tipo di prestazioni. Anche al massimo volume la resa è davvero modesta. Discorso diverso se l’impostazione non fosse HTPC andando a privilegiare un paio di cuffie.

Qualità video e set-up

La serie di test è stata effettuata attraverso colorimetro i1 Display Pro di X-rite.

All’interno del menù molto asciutto e austero dell’ AGON c’è la sezione Luminance con 3 preset per il gamma a numerazione progressiva dove Gamma 1 corrisponde a 2.2, Gamma 2 a 2.0 e Gamma 3 a 2.4. I primi due offrono un gamma troppo sbilanciato in basso per cui il suggerimento è quello di impostare Gamma 3 con una resa non al di sotto dell’1.7 alle basse luci, attestandosi attorno a 2.25 alle alte luci.

Contrasto notevole pari a 680:1 con il livello di luminosità al 75%, dichiarati dal produttore 300 cd/m2 ma abbiamo rilevato picchi attorno a 426 cd/m2 al 100%. I preset per i colori sono 5: Normale, Caldo, Freddo, sRGB, Utente.

Freddo presenta un certo carico di blu che potrebbe tornare utile in ambito lettura per evitare l’affaticamento della vista, Normale ha un DeltaE piuttosto accentuato già al 20% di bianco (3.3), 6.9 al 50% toccando quota 18.7% al 100% per cui ha un uso molto limitato. Da tenere in alta considerazione sono il preset Caldo con un eccellente DeltaE, molto contenuto non oltre 0.9 al 55% e che comunque non supera 2.4 al 100%, rosso al 95% per una visione davvero di qualità. Superiore l’sRGB con un DeltaE lievemente più basso dove al 100% non si va oltre 1.8, senza dimenticare che in sRGB non si può intervenire su luminosità, contrasto e temperatura colore. Con Utente si può agire manualmente sui tre fondamentali ma scordatevi il bilanciamento del bianco in termini di percentuale/punti di taratura tanto meno un menù che offra regolazione di colori primari + secondari, magari ciascuno con split per saturazione/tono colore.

Nel nostro caso si hanno a disposizione Red, Green e Blue con gain a 100 step ma poco utili dal momento che l’intervento non è specificabile in percentuale. 100 step di cui non vediamo più di tanto la necessità dato che, considerando un’impostazione di base con valore 50, già l’aumento/diminuzione di una singola unità comporta cambiamenti molto significativi, anche troppo. Aggiungendo +1 a Red siamo per esempio riusciti ad abbassare ulteriormente il DeltaE che al 50% è passato a 0.2% e 1.1 al 100%, ottimo risultato anche se il diagramma CIE palesa ancora una certa lontananza dai riferimenti in particolare per rosso e verde.

Preset Normale

Alcune feature dovrebbero aiutare a rendere ancora più gradevole la performance in ambito gaming come l’Overdrive, che oltre che spento (consigliato) ha livelli di intervento basso/medio/alto: più elevato l’Overdrive e maggiore il rischio di innescare artefatti. Attenzione anche alle impostazioni delle voci Game Color (0-3) per la saturazione colore e Shadow Control per il contrasto (0-200), dove suggeriamo prove mirate per rendersi conto di un effettivo quanto difficile miglioramento della resa.

Preset Utente dopo calibrazione

Più interessante e comunque tutto da provare il Game Mode, che oltre a uno slot per salvare le preferenze offre tre preset: FPS per i First Person Shooter con (minimo) miglioramento della resa sui neri, RTS per i Real Time Strategy che promette ulteriore affinamento generale sull’immagine e risalto particolari anche in secondo piano, Racing ottimizzando il tempo di risposta e saturazione colore. Non aspettatevi miracoli ma (anche) sensibili differenze che potrebbero rendere più piacevole l’esperienza video ludica.

Agon AG271UG-CIE
Il diagramma CIE dopo la calibrazione con rosso e verde relativamente precisi

Verdetto

Anche se con ampi margini di miglioramento tra preset, l’importante assenza HDR/Dolby Vision, il pannello 8 bit e un prezzo di listino non così concorrenziale, l’AOC AGON AG271UG con i suoi 4 ms di tempo di risposta si è rivelata un’ottima macchina se collegata in 2K tramite HDMI ed eccellente quanto performante tramite Display Port in 4K, l’unico input a garanzia di una resa semi-pro anche a 3840 x 2160 fino a 60 Hz di refresh rate (senza dimenticare che in circolazione ci sono già macchine ultra wide 75 fps compliant).

Fortemente consigliata ai possessori di computer con adeguate schede grafiche in grado di sfruttare le potenzialità del pannello per impiego quotidiano, gaming o più squisitamente professionale come grafica o editing foto/video.

Agon AG271UG 4K
7 Recensione
Pro
Resa video con Display Port
Costruzione e solidità
USB 3.0 anche Type-B
Contro
DP 1.2 / HDMI 1.4
Pannello 8 bit
Assenza HDR e Dolby Vision
Manca telecomando
Riepilogo
Pannello: IPS / W-LED / Edge Array
Risoluzione: 3840 x 2160 pixel
Diagonale: 27"
HDR: Non disponibile
Profondità colore: 8 bit
Connessioni: 1 x HDMI 1.4 (4K 24/30 Hz), 4 x USB 3.0 downstream di cui 1 fast charging, 1 x USB 3.0 upstream, 1 x Display Port 1.2 (4K 24/30/60 Hz), jack stereo + cuffie
Prezzo: 750 euro
Sito del produttore: http://eu.aoc.com/en/gaming/products/ag271ug
Immagine
Funzioni
Costruzione
Audio
Il giudizio di AF

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