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Daniele Sepe: Spiritus Mundi. Un giro del mondo in 80 minuti di musica

Spiritus Mundi. In questo album Daniele Sepe, sassofonista napoletano si sofferma in particolare sulla musica folk del sud Italia, ma poi vola in Grecia, in Bulgaria, in Irlanda e in America Latina.

Dopo essersi diplomato in flauto al Conservatorio di Napoli nel 1980, Daniele Sepe inizia a suonare anche il sassofono, che diventerà il suo strumento preferito. Dopo 10 anni di gavetta, fatta come turnista per artisti quali Roberto Murolo, Gino Paoli, Teresa de Sio e Nino Buonocore, inizia a incidere dischi per conto suo.

daniele sepe
Daniele Sepe

Il fil rouge, che lega fra loro i brani di Spiritus Mundi, é il fatto di essere tutte canzoni di protesta; in vari modi denunciano situazioni di povertà, di disagio o di oppressione subite dalla gente comune.

“Raggatruffen” é un raggamuffin, con ospite Luca Persico dei 99 Posse alla voce, che ci spiega come gli italiani siano sempre rimasti fregati dai politici, qualunque partito votassero alle elezioni.


In “Deus ti salvet” Auli Kokko canta un’ Ave Maria del 1300 in dialetto sardo, accompagnata da un tumulto di suoni progressive jazz.

“Yerakina” é una canzone popolare del nord della Grecia, che ha come preludio il motivo iniziale di “Luglio, agosto, settembre (nero)” degli Area.

“Te recuerdo Amanda” fu scritta dal cantautore cileno Victor Jara, parla di una storia d’ amore tra due operai, Amanda e Manuel. Fu ripresa anche da Joan Baez e Mercedes Sosa; qui Daniele Sepe propone la sua versione jazzy.

“St. James Infirmary” racconta delle innumerevoli traversíe patíte dal popolo afroamericano durante il periodo della schiavitù; ovviamente declinando il tutto in chiave blues.

“Lacrime ‘e cundannate” é un brano scritto da emigranti italiani a New York nel 1936; parla del processo e della condanna a morte di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, con l’ accompagnamento di una marcia sinfonica.

In queste scorribande etno musicali, ovviamente Daniele Sepe non é da solo, ma si fa accompagnare da una nutrita schiera di musicisti; quasi tutti di origini partenopee. C’é la sua vocalist preferita, Auli Kokko, che si destreggia abilmente tra inglese, portoghese, spagnolo, dialetto sardo, pugliese e napoletano.
La Banda Gennarino Capuozzo, composta da 16 elementi tra fiati e percussioni. La Art Ensemble of Soccavo, che comprende alcuni musicisti della Banda. La Società Corale Voci Ingrate che conta altri 20 coristi.

Registrazione interamente digitale che rasenta la perfezione del suono. Cosa tutt’altro che scontata, poiché nel 1997, anno di uscita dell’ album, i master digitali non sempre rappresentavano una valida alternativa a quelli analogici.
Il basso è esteso e poderoso, da far tremare i vetri alle finestre: per intenderci, ascoltate l’ attacco della banda musicale all’ inizio di “Lacrime ‘e cundannate” .
I toni medi e acuti sono sempre ben bilanciati : il suono del sax di Daniele Sepe é chiaro e definito, ma mai aggressivo, come nel brano strumentale “Kopanitsa”.

I 20 brani che compongono l’ album sfruttano appieno lo spazio a disposizione sul cd (79 minuti e 8 secondi). In pratica, un giro del mondo in 80 minuti di musica.

Tracklist :

1. Sa boghe longa
2. Also sprach Berluskastra
3. Raggatruffen
4. Invocazione
5. Yerakina
6. Peixinos du mar
7. Lacrime ‘e cundannate
8. 1994
9. Te recuerdo Amanda
10. Deus ti salvet
11. Cumpari sapiti sunari
12. Kopanitsa
13. St. James Infirmary
14. Vedrai vedrai
15. Padrone mio
16. Foggy dew
17. La nascita
18. Brutta cafona
19. Hesitation Blues
20. Spiritus mundi

https://polosud.com/2016/catalogue/spiritus-mundi/

https://www.discogs.com/it/Daniele-Sepe-Spiritus-Mundi/master/1159429

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