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Grado GT220 – Le prime true wireless

True wireless tecnicamente avanzate, le Grado GT220 promettono un gran suono con gestione flessibile dei comandi

Nel corso del tempo la newyorchese Grado si è fatta conoscere per la progettazione di cuffie artigianali e le Grado GT220 sono le prime true wireless. Un brand che coniuga da sempre risultati tecnici da riferimento, così come si sono occupati di cuffie wireless e IEM e recentemente si è deciso di entrare anche nel mercato delle true wireless. All’interno della confezione oltre alla custodia per il trasporto il solo cavo di ricarica USB-C e due set extra di puntali, che aumentano il potenziale di vestibilità.

Al solito la custodia funge anche da ricarica, con quattro indicatori luminosi dove ciascuno riporta il 25% di energia incamerata. In genere lo stile Grado si differenzia piuttosto facilmente dal resto del mercato, con quel retrogusto di artigianale e un colpo d’occhio davvero niente male, le GT220 non riescono pienamente nell’impresa pur mantenendo una certa personalità con la forma elegante e nera, i LED nella sezione frontale touch dove risiede il logo aziendale.

Grado GT220

Le GT 220 sono leggere quindi favoriscono una inferiore pressione sull’orecchio, importante al solito assicurarsi di ruotare ciascun auricolare nella migliore posizione possibile come suggerito dalla guida inclusa, solo così si ottengono la migliore vestibilità e il miglior suono. Le GT220 utilizzano driver dinamici da 8 mm con una risposta in frequenza dichiarata 20 Hz – 20.000 Hz. Soliti i fattori più determinanti nella resa di un progetto true wireless concorrono al solito la vestibilità e la forma che va a influenzare la resa sonora, non di meno il concept dei controlli. Comandi che devono essere intuitivi, poiché anche se il suono è il principale fattore di vendita le semplici operazioni per accedere alle funzionalità contano molto per chi punta a un impiego multiuso.


Entrambi i lati offrono vari comandi, non speculari e occorre come sempre un certo tempo per prendervi dimestichezza. La superficie esterna sfrutta il tocco delle dita per attivare le funzioni, con l’auricolare destro cui è assegnata la maggior parte dei controlli di riproduzione e il sinistro per la gestione delle telefonate così come dell’assistente vocale (Siri o Google Assistant). Un singolo tocco sul lato destro attiva la riproduzione o la pausa, mentre un doppio tocco per passare al brano successivo. Tenendo premuto ciascun lato in momenti diversi si passerà ad aumentare o diminuire il volume, comunque un feedback sonoro conferma l’avvenuta esecuzione del relativo comando. Le GT220 supportano il Bluetooth 5.0, la più recente connessione wireless per sfruttare ampiezza di banda e un superiore range operativo.

Grado GT220

Attenzione alla compatibilità codec, dove purtroppo risultano assenti alcuni molto importanti come LDAC o l’aptX HD, mentre sono gestiti il più semplice aptX così come SBC e AAC. Con singola carica le GT220 hanno una longevità che può avvicinarsi alle sei ore di flusso continuo, mentre la custodia di ricarica offre ulteriori cinque ricariche complete (ne occorrono due per riportare l’energia al 100%), per un totale di trentasei ore totali.

Al di la del “signature sound” promesso dall’azienda resta come sempre la riserva sull’effettiva resa di un sistema che non dispone di ANC, quindi inadatto a farsi ascoltare in misura coerente quando circondati da rumori intensi come quelli di una città. Ciò avrebbe ulteriormente giustificato un prezzo non esattamente entry level e che al momento è fissato a 299 euro, link al sito Grado.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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