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Spartacus [UHD]

Edizione definitiva per Spartacus, storico del 1960 con scan pellicola 6K, restauro, Digital Intermediate 4K e supporto Dolby Vision

Spartacus racconta del trace Spartaco (Kirk Douglas), schiavo dei romani costretto a servire in una cava spaccando pietre. Ribelle incapace di sottostare al giogo di Roma viene prima condannato a morte e poi comprato dall’affarista Batiato (Peter Ustinov), per diventare gladiatore. Anche se in condizioni umane meno pietose, l’oppressione presso la scuola dei combattenti non manca, deriso e picchiato dal rude maestro d’armi. Un duello a morte contro l’amico e compagno d’armi Draba (Woody Strode) accende la fiamma della rivolta: i soldati romani sopraffatti dai gladiatori, i fuggitivi in marcia per il territorio italiano affrontando le legioni dell’impero, puntando verso il mare e la libertà.

Risale al 1960 l’unica opera ibrida del maestro Stanley Kubrick, mai appartenutagli veramente, subentrato alla cacciata del regista Anthony Mann da parte di Douglas, anche produttore, dopo una settimana di riprese. Kubrick aveva solo trent’anni ed era uscito a testa alta dal capolavoro bellico Orizzonti di gloria, a cui Douglas aveva preso parte come attore. Kubrick, per  affermazione dello stesso Douglas, entrava in scena nella produzione di Spartacus dopo essere stato licenziato da Marlon Brando, ritrovandosi per le mani una ‘creatura’ da dodici milioni di dollari e la gestione di oltre diecimila comparse, con l’iniziale isolata fiducia del solo interprete principale. Abituato ad avere il controllo totale dell’opera, Kubrick non riuscì mai veramente a scendere a patti con una sceneggiatura in parte artificiosa e legata all’imperante Peplum. Ebbe spesso a discutere e litigare col cinematographer Russell Metty (L’infernale Quinlan, Il visone sulla pelle tra i tanti) e fu costretto a sottostare alle imposizioni della produzione.

Spartacus

Sempre Douglas si adoperò a mettere in piedi il film dopo che gli avevano preferito Charlton Heston per Ben Hur. Altra epopea fu poi quella vissuta dallo sceneggiatore Dulton Trumbo (Papillon, Joe il pilota tra i tanti), all’epoca bollato come filo-comunista durante il Maccartismo e costretto a lavorare con pseudonimo: in parte riabilitato da Douglas che ebbe il coraggio di presentarlo col vero nome e cognome. Con in mano un cast debordante e attori come Sir Lawrence Olivier, Tony Curtis, Jean Simmons e Charles Laughton, il peso dei tempi di realizzazione e la ricerca maniacale della perfezione assoluta furono di ostacolo a Kubrick.


Il risultato è un film che solo in parte ha superato la prova del tempo: momenti di fiacca, una narrazione a tratti pesante e solo in parte avvincente, incapace di sedurre lo spettatore e coinvolgerlo visceralmente quanto il resto delle opere realizzate in seguito dal regista newyorchese. Aspect ratio 2.20:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-100. Il più recente restauro del film ha portato a un master 4K (partendo da scan 6K) e rimasterizzazione nel 2020 con beneficio di HDR-10 e Dolby Vision. Il risultato è la versione definitiva del film per precisione colorimetrica neri compresi, livello di dettaglio, risalto elementi senza limiti anche nei passaggi meno luminosi. Reference per le immagini, DTS lossy 5.1 (754 kbps) con un italiano di accettabile resa, se non altro sono presenti le voci dei doppiatori originali. Nettamente sopra anche se non da podio l’originale DTS:X, facendo la differenza in primis nelle scene di massa e nelle battaglie, circondando spesso l’ascoltatore. Tra gli extra sul disco UHD segnaliamo una recentissima intervista al leggendario Kirk Douglas e un focus sul restauro. Sottotitoli in italiano. Link ad Amazon.

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