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I 30 brani di pianoforte per testare il vostro sistema hi-fi

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Ecco decine di brani basati sul pianoforte per mettere alla prova le capacità del vostro sistema hi-fi tra timing, dettaglio e dinamica

Continuano i nostri consigli musicali sui brani (o gli album) più adatti a testare il vostro nuovo o vecchio sistema hi-fi. Dopo la panoramica sulle canzoni ideali per testare i diffusori e dopo i 50 migliori album british (e qui trovate anche lo speciale sulle colonne sonore), ecco i 30 brani basati sul pianoforte perfetti per mettere alla prova il vostro kit audio casalingo.

Ogni brano è accompagnato dal relativo video di YouTube, ma visto che la qualità audio in questo caso è tutto tranne che ottimale, qui trovate tutte le 30 canzoni su Tidal (e qui su Spotify se vi accontentate degli MP3).

Says di Nils Frahm

I paesaggi sonori di Nils Frahm, che usa una fusione spesso non convenzionale della moderna musica classica ed elettronica, sono una cartina di tornasole per gamma di frequenza, spazio e timing, ma soprattutto per come un sistema unisce strumenti elettronici e acustici.


Son Of Parasol di Lubomyr Melnyk

Compagno di etichetta di Frahm, Lubomyr Melnyk è un pioniere di ciò che definisce musica per pianoforte continua, uno stile quasi trascendentale in cui entrambe le mani sono in costante movimento e il silenzio è solo tra un brano e l’altro. Una forte organizzazione è la chiave per individuare tutti i vati pattern sovrapposti del brano, così come una solida presa su timing e dinamica.

1/1 di Brian Eno

Il brano di apertura di uno dei migliori dischi ambient di tutti i tempi (Ambient 1: Music For Airports di Brian Eno) dipende dalle ricche trame dei suoi strumenti e dalla sottile dinamica all’interno dell’arrangiamento per sollevare la linea di piano dall’asfalto fino al cielo.

Music For Gymnastics di Jordan De La Sierra

Jordan De La Sierra, uno studente di Terry Riley e Pandit Pran Nath, ha registrato il suo album del 1977 Gymnosphere: Song of the Rose in un piccolo studio nel seminterrato di Berkley. Il risultato è una nebbia sonora eterea, con note suonate molto deliberatamente e poi manipolate, dove i dettagli, il timing e le dinamiche sono messi alla prova con fermezza.

Looped di Kiasmos

Altro compagno di etichetta e collaboratore di Frahm, il polistrumentista islandese Ólafur Arnald compone brani di piano minimalisti e incantevoli (la sua colonna sonora di Broadchurch ha vinto un BAFTA). Qui Arnald collabora con l’artista elettronico faroese Janus Rasmussen nella band sperimentale Kiasmos. Con ogni strumento registrato acusticamente prima di essere trattato con filtri ed effetti, ci sono tantissimi dettagli da far emergere per il vostro sistema hi-fi.

Nuclear War di Sun Ra

Una delle oltre 1000 registrazioni pubblicate dall’indomabile Sun Ra, Nuclear War è una relazione giocosa e jazzata tra pianoforte e batteria. Aspettatevi prestazioni “sconnesse” da un sistema hi-fi con prestazioni mediocri a livello di timing e organizzazione.

Vessel di Jon Hopkins

Dall’album Insides di Jon Hopkins del 2009, Vessel contrappone la sua linea di piano principale con ritmi abbastanza industrial e ronzii di sintetizzatore ben strutturati e che scavano in profondità nelle basse frequenze per testare i vostri driver mid/bass. In caso gustatevi anche Vedi anche il bellissimo remix di Four Tet.

Gnossienne: no. 1 di Erik Satie

Una delle opere probabilmente più famose del più importante architetto del minimalismo sonoro, Gnossienne: No.1 dipende da un’espressione forte tanto quanto i dettagli, il timing e l’equilibrio per mostrare il suo senso quasi surreale di movimento. Ognuna delle Gnossiennes di Erik Satie dovrebbe sentirsi in modo sontuoso sul vostro sistema nonostante la nuda strumentazione.

Let’s Fall In Love Tonight di Lewis

Poche cose sono così piacevoli per le orecchie come una gamma media ricca e corposa. In questo brano, tratto dall’album di debutto di Lewis, il sintetizzatore e il pianoforte sono pieni di calore amorevole, mentre la voce di Lewis ricopre l’arrangiamento come un morbido caramello.

ELEMENT. di Kendrick Lamar

Mentre DAMN. potrebbe non essere un esempio così tentacolare di sperimentazione di genere come il precedente disco di Kendrick Lamar, To Pimp A Butterfly del 2015, il rapper californiano non è mai banale a livello strumentale. La minacciosa ripetizione della linea di piano campionata in ELEMENT. è rivelata veramente solo da una configurazione hi-fi ritmicamente capace e attenta.

U di DJ Seinfeld

Nonostante sia stato pesantemente trattato con effetti digitali da DJ Seinfeld, il piano in U è la prova, se necessario, del fatto che lo strumento è immediatamente distinguibile nonostante ciò che un produttore può fare. La tonalità e l’attacco sono inconfondibili, così come la necessità di un sistema ben organizzato e ben bilanciato per sfruttare al meglio questa piccola gemma di house lo-fi.

Sit Down, Stand Up (Snakes & Ladders) dei Radiohead

Questa potrebbe non essere la prima traccia dei Radiohead che viene in mente quando si pensa alle tracce di test per pianoforte, ma può essere la “rovina” di un sistema hi-fi senza un impeccabile senso di tempismo o organizzazione. Lasciate che il vostro impianto faccia emergere i dettagli di quel piano prima che la poliritmia in stile giungla si scateni dopo circa tre minuti; quindi provate l’agilità della fascia bassa con la linea di basso di Colin Greenwood.

Concerto per pianoforte n. 2 in do minore di Sergei Rachmaninov

La giustapposizione di romanticismo zampillante e imponenti fraseggi da marcia nel Concerto n. 2 in do minore di Sergei Rachmaninov sono sufficienti per mettere in ginocchio qualsiasi sistema. Mentre la sua bellezza in genere risplenderà a prescindere, solo un sistema con un senso impeccabile di dinamica e organizzazione renderà davvero giustizia.

Chiaro di luna di Claude Debussy

Pochi brani sono stati interpretati da così tanti pianisti come questo, l’opera più famosa di Debussy, ma la versione di Alexandre Tharaud è tra le più interessanti mai ascoltate.

Lady Grinning Soul di David Bowie

L’esibizione di Mike Garson su questo brano (l’ultimo della tracklist dell’album Aladdin Sane del 1973) è a dir poco magistrale. L’interazione del piano con altri strumenti nell’arrangiamento è un test per dettaglio e organizzazione, tanto quanto la voce espansiva di Bowie lo è per la gamma dinamica.

All My Friends degli LCD Soundsystem

Sono praticamente due accordi: il vostro sistema può gestirli, no? Questo gioiello degli LCD Soundsystem è un tipico brano per cui, se siete ancora seduti al vostro posto alla conclusione della canzone, dovete iniziare a farvi seriamente domande su timing, organizzazione e dinamica del vostro sistema hi-fi.

Satellite Of Love di Lou Reed

Avrete bisogno di una gamma alta molto ricca per rendere correttamente le incredibili armonie verso la fine di questo tesoro di Lou Reed. Siamo anche fan delle registrazioni dal vivo e possiamo consigliare vivamente la cover di Morrissey di questa canzone pubblicata come omaggio dopo la morte di Reed nel 2013.

Blue Monk di Thelonious Monk

Lo stile di improvvisazione di Thelonious Monk richiede davvero un impianto hi-fi con una comprensione superiore di ritmo e dinamica. Con una traccia come questa, l’organizzazione è anche la chiave per legare sassofono, basso e batteria. Se non sentite tutto ciò, c’è qualcosa che non va.

Night di Ludovico Einaudi

L’inclusione di alcuni dei capolavori minimalisti di Ludovico Einaudi nel film di Shane Meadows This Is England ha aperto la musica del compositore italiano a un pubblico completamente nuovo, ma i suoi lavori successivi lo hanno visto sperimentare di più anche con strumenti elettronici. Ci sono impulsi in questa traccia che scavano davvero in profondità nella gamma di frequenza del vostro sistema.

Sæglópur dei Sigur Rós

Pochi brani moderni propongono un test migliore per le capacità del vostro sistema a livello di ampiezza e scala come quelli dei Sigur Rós. Per inciso, può essere un ottimo test per i vostri speaker Bluetooth economici, che spesso cercano di suonare più grandi di quanto non siano; se riuscite ad avvertire il senso di “grandezza espansa” di questa traccia con il vostro kit audio, è un ottimo segno.

There’s No Leaving Now di The Tallest Man On Earth

La title-track del terzo album di Kristian Matsson non è del tutto lo-fi, ma merita un sistema disposto a fare luce sulla sua produzione granulosa e onesta. “Volevo un suono che avesse quella qualità fragile e quella sensazione che potrebbe semplicemente cadere a pezzi”, ha detto Matsson a proposito del brano.

I’m Jim Morrison, I’m Dead dei Mogwai

Stuart Braithwaite dei Mogwai ama la musica in cui c’è così tanto rumore che può essere difficile sapere cosa sta succedendo. In termini hi-fi, quelle trame fitte possono spesso significare una maggiore necessità di dettagli, dinamiche e organizzazione, permettendo di immergersi completamente nel soundscape senza essere confusi su ciò che sta succedendo.

disintegration di Ryuichi Sakamoto

Perfetto contraltare del piano continuo di Lubomyr Melnyk, questo brano di Ryuichi Sakamoto fa ampio uso degli spazi tra le note. Dettagli e intuizioni sonore sono la chiave per la sperimentazione di questo pezzo.

saman di Ólafur Arnalds

In Saman dovreste essere in grado di percepire i tasti tanto quanto le corde del piano e quindi i dettagli e una produzione comprensiva di dinamiche sottili sono imperativi per godersi appieno la bellezza del brano.

The Pure And The Damned di Oneohtrix Point Never & Iggy Pop

Questo straordinario brano tratto dalla colonna sonora Good Time, The Pure And The Damned presenta l’iconica voce baritonale conversazionale di Iggy Pop e scava in profondità nelle frequenze dei bassi del vostro sistema tanto quanto nella gamma media.

Six Pianos di Steve Reich

Steve Reich ha scritto questo capolavoro minimalista per ben sei pianoforti. Originariamente progettato come Piano Store, per essere suonato simultaneamente su tutti gli strumenti in un negozio di pianoforti, questa composizione è stata poi rielaborata per sei marimbe. Indovinate un po’ che titolo avrà scelto Reich…

Radio Protector dei 65daysofstatic

Da silenzioso a rumoroso, sezioni che si alternano tra arrangiamenti rarefatti e densi. L’album One Time For All Time dei 65daysofstatic ha un disperato bisogno di un sistema hi-fi che organizzi ogni filo strumentale e tenga il passo con i suoi ritmi energicamente idiosincratici.

I Couldn’t Love You More di Sade

Sono spesso questi tipi di brani rilassati che evidenziano l’incapacità del nostro povero kit hi-fi di guidare il ritmo. Molto incentrato su dinamica e timing, ascoltato sul vostro sistema I Couldn’t Love You More non dovrebbe “trascinarsi” o sembrare “passo” e senza vita.

Evensong di Sarah Davachi

Evensong di Sarah Davachi sposa delicatamente accordi di pianoforte e droni di synth spettralmente riverberanti per una composizione meravigliosa ma leggermente sinistra. Potete testare i livelli di dettaglio del vostro sistema scavando nella trama granulare di quei tasti spettrali.

Nightswimming dei R.E.M.

Duetto tra Mike Mills al pianoforte e Michael Stipe che canta, questo è uno dei brani forse più emozionanti dei R.E.M. Un palcoscenico aperto, spazioso ed espressivo è indispensabile per rendergli giustizia.

 

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