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IFA 2018 JVC – Live

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Dopo il vobulato 4K a IFA 2018 la giapponese JVC ha presentato due nuovi videoproiettori nativi 4K e un sorprendente 8K anche se con e-shift

IFA 2018 JVC. Tra i marchi più prestigiosi in ambito videoproiezione che amiamo particolarmente c’è JVC, che nel corso degli ultimi anni ci ha fatto sognare con apparati 4K con tecnologia D-ILA, microdisplay basati su risoluzione nativa 2K e il consueto e-shift attraverso il quale andava a raddoppiarsi la risoluzione.

Allo stesso modo abbiamo immaginato altrettanto a lungo quale avrebbe potuto essere il risultato finale col passaggio al 4K nativo e quest’anno a IFA l’abbiamo scoperto. Privato dell’e-shift e una gestione reale 4096 x 2160 la qualità d’insieme delle immagini, tra test e sequenze di film che abbiamo visionato, non ha mancato di lasciarci a bocca aperta.

A livello di forma esterna il consueto design aziendale con ulteriore occhio di riguardo quanto a gestione della ventilazione e certo non di meno importante l’irrobustimento della macchina, ancora più ‘massiccia’ grazie al rinnovato telaio che ora viaggia attorno ai 50 litri contro i poco meno 40 del passato.


Sono addirittura 2 i videoproiettori che vanno a coprire il segmento 4K nativo, ovvero il DLA-N5BW da 1800 lumen (5.990€) e il fratello maggiore DLA-N7B (7.990€) che viaggia un gradino sopra a 1900 lumen ma soprattutto il salto c’è rispetto al contrasto nativo 40.000:1 per l’N5BW e 80.000:1 per l’N7B. A livello dinamico si passa rispettivamente a 400.000:1 e 800.000:1.

Identica la lampada da 265W mentre a livello di elaborazione del segnale video segnaliamo l’importante quanto significativa introduzione della funzione ‘Auto Tone Mapping’, che abbiamo potuto saggiare attraverso l’altrettanto amato Blade Runner 2049: uno spaccato della sequenza (molto ocra) in cui K dialoga con Deckard nella ‘tana’ che il vecchio cacciatore di replicanti si è ricavato all’interno del grande albergo in disarmo.

Maggiore senso di tridimensionalità, marcatura dei particolari anche in secondo piano senza percepire senso di affogamento, magnifico il contrasto cromatico nel momento in cui K assiste al brano musicale col Frank Sinatra in bianco e nero all’interno del juke-box.

Con l’UHD Blu-ray player Oppo anche semplicemente in pausa su un’immagine del film la funzione riconosce i metadati statici HDR-10 del disco in play andando a variare Picture Tone, Dark Level e Light Level ottimizzando la resa d’insieme e restituendola al meglio senza che rimangano dubbi in merito a errate impostazioni manuali.

Resta comunque la possibilità di intervenire con variazioni personali nel caso il risultato non fosse gradito al 100%. Sempre in ambito 100% tramite il DLA-N7B è possibile raggiungere la piena copertura della spazio DCI-P3 ma a fronte di un calo, anche se poi non così generoso, della luminosità, ma questo rimane tutto da verificare magari con un test approfondito.

La compensazione dei parametri dell’HDR gestita internamente dall’apparato va da se che è possibile unicamente con lettura dei parametri HDR a metadati statici, abbiamo chiesto se potremo aspettarci l’ulteriore passaggio ai metadati dinamici HDR-10+ e Dolby Vision e la risposta è stata “forse”,  comunque in presenza di modelli di futura ingegnerizzazione. In teoria potrebbe anche essere possibile su questi ma di fatto non si otterrebbe un’immagine fluida e priva di problemi dal momento che il VPR dovrebbe caricare una diversa LUT al continuo cambio dei parametri HDR.

Nuovo concept anche per il DSP con tempi di elaborazione nettamente inferiori e nessuna pausa nel momento in cui si passa a un diverso segnale video. Il supporto nei confronti dell’utente finale va anche nella direzione della calibrazione assistita tramite colorimetri i1Pro2 e Spyder5 di cui bisogna entrare in possesso separatamente mentre JVC fornisce gratuitamente il software Windows compatibile che consente l’interfaccia col VPR.

Ultima certo non in ordine d’importanza l’ulteriore novità di casa JVC ovvero il DLA-NX9 (sopra nell’immagine di copertina) che di nuovo tramite e-shift e partendo da matrici 4K offre l’8K vobulato, in autunno sarà disponibile al prezzo non proprio abbordabile di 17.990€.

Prestigiosa e con un’elevata performance, gli ingegneri JVC presenti hanno subito tenuto a porre l’accento sull’ottica con 18 elementi in vetro divisi in 16 gruppi e diametro 100 mm, un sistema di altissima qualità attraverso il quale il contrasto nativo dichiarato è pari a 100.000:1 e dinamico 1.000.000:1.

Anche in questo caso sarà presente il ‘Dynamic Tone Mapping’ e il supporto per calibrazione assistita.

Per ulteriori informazioni: link diretto al sito JVC.

© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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