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iFi Go Bar: il DAC-ampli cuffie da taschino che promette meraviglie

Estremamente compatto e leggero, l’iFi Go Bar è un DAC-ampli cuffie tascabile che supporta una notevole varietà di file hi-res e offre un’ampia personalizzazione sonora

Chi bazzica il settore dei DAC/ampli cuffie conoscerà molto bene iFi, azienda britannica che offre modelli davvero per tutte le esigenze (e le tasche), partendo da soluzioni ultraportatili come il Go Blu da 199 euro per arrivare a dispositivi ben più costosi ed evoluti come il NEO iDSD. Oggi vi parliamo del Go Bar, DAC/ampli cuffie portatile ed estremamente compatto (anzi, tascabile) da 329 euro che nelle parole di iFi “porta il concetto di grande suono in un piccolo spazio a un livello completamente nuovo”.

Già il Go Blu dello scorso anno si era dimostrato super efficace nella trasmissione Bluetooth e questa volta l’obiettivo del brand britannico è raggiungere livelli sonori ancora più elevati per i dispositivi sorgente collegati tramite USB. Indipendentemente dal fatto che sia collegato alla presa USB di un PC, laptop, tablet o smartphone, il Go Bar mira a fungere da intermediario per il miglioramento dell’audio tra quel dispositivo e delle cuffie cablate (niente Bluetooth questa volta).

go bar

A un’estremità del DAC, che misura solo 65 x 22 x 13 mm e pesa appena 28,5 grammi, troviamo un ingresso USB-C asincrono che può collegarsi direttamente a sorgenti USB-C native utilizzando il cavo USB-C OTG in dotazione, oppure a sorgenti con altre connessioni tramite altri cavi o adattatori inclusi. Ad esempio, è incluso un cavo da Lightning a USB-C che consente ai proprietari di dispositivi Apple di aggirare la necessità del dongle per fotocamera di Apple, nonché un adattatore da USB-C a USB-A.


All’altra estremità della Go Bar spiccano invece due uscite cuffie, una bilanciata da 4,4 mm, che sfrutta appieno i circuiti analogici bilanciati del DAC, e l’altra sbilanciata nel più comune formato da 3,5 mm. Il cuore interno del Go Bar è il DAC Cirrus Logic con modulazione multi-bit avanzata, accoppiato con un filtro digitale personalizzato per ridurre gli artefatti sonori indesiderati e il sistema proprietario di clock di precisione GMT (Global Master Timing) per ridurre al minimo jitter e distorsione.

Questo chipset supporta nativamente file PCM fino a 32-bit/384kHz, DSD256 e file DXD a doppia velocità, oltre a decodificare completamente l’audio in formato MQA per la gioia degli abbonati a Tidal. Quattro filtri digitali affiancano le modalità di elaborazione analogica XBass+ e XSpace e consentono un certo grado di personalizzazione audio.

La tecnologia IEMtch attenua la potenza del Go Bar per adattarsi alle cuffie ad alta sensibilità e ai monitor in-ear, rimuovendo il potenziale rumore di fondo e aumentando la gamma di volume utilizzabile, mentre la modalità Turbo aumenta il guadagno di 6dB per le cuffie più assetate di corrente. Con un’uscita dichiarata di 550 mW (su 64 ohm) e 7,5 V (su 600 ohm), il Go Bar dovrebbe pilotare adeguatamente qualsiasi cuffia che colleghereste a un DAC tascabile.

Se però siete appassionati collezionisti, potreste puntare direttamente alla Go Bar Anniversary Edition da 499 euro, versione in colorazione oro a tiratura limitata (solo 1000 pezzi in tutto il mondo) che sostituisce lo chassis in lega del modello standard con uno in rame per una maggiore robustezza e una schermatura elettrica più efficace (ma anche il filtraggio dell’alimentazione è ulteriormente migliorato rispetto alla versione standard).

Ricordiamo che i prodotti iFi sono distribuiti da ProAudio Italia

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