Prologo alla trilogia La notte del giudizio, ovvero come gli Stati Uniti risolsero crisi economica ed eccesso di poveri. UHD Universal Pictures
La prima notte del giudizio vede gli Stati Uniti in profonda crisi economica col debito pubblico triplicato e la criminalità in costante crescita. Il Grande Paese tenta di risollevare la testa attraverso il governo dei Nuovi Padri Fondatori, i quali appoggiano qualsiasi tentativo per restituire la nazione alla pregressa grandezza, anche se questo dovesse significare la più estrema delle soluzioni.
Prende così forma l’ipotesi di testare la cosiddetta ‘teoria dello sfogo’, 12 ore in cui presso la comunità di Staten Island viene offerta ai residenti la possibilità di scendere per le strade e liberare gli istinti più brutali, 12 ore in cui l’omicidio è consentito così come l’uso delle armi da fuoco, zona franca priva di polizia e mezzi di soccorso. Con la promessa di ricevere 5.000 dollari a patto di rimanere nella zona sperimentale in molti decidono di restare per mera necessità economica.
I 10 squilli dell’allarme sonoro che segnano l’inizio dello sfogo inizialmente non sembrano sortire alcun effetto concreto sulla comunità, pochi parassiti vagano per le strade sino al momento in cui gli omicidi prendono a moltiplicarsi a dismisura e squadroni della morte assaltano i quartieri più poveri sterminando chiunque.
Dopo tre film di successo legati al franchise La notte del giudizio è giunto il momento di raccontarne il prologo, la prima volta in cui i cittadini del Nord America hanno potuto scendere in piazza e sfogarsi contro il prossimo. In realtà, come già ampiamente palesato nei precedenti capitoli, l’intera operazione è volta all’eliminazione legale degli appartenenti ai ceti più bassi, considerati un peso per una società al collasso e incapace di fare fronte a sussidi e mancanza di lavoro.
Questa è principalmente la storia di Nya (Lex Scott Davis) e Isaiah (Joivan Wade), sorella e fratello che a mala pena arrivano a fine mese, lei impegnata socialmente e politicamente, lui spacciatore per necessità che vorrebbe per entrambi una vita migliore. In mezzo ai due ci si mette l’ex di Nya, il boss del crimine Dmitri (Y’lan Noel), che riunisce i propri accoliti in difesa dei quartieri popolari a costo della vita.
Da una sceneggiatura dello stesso James De Monaco, artefice del primo La notte del giudizio – The Purge del 2013, qui anche produttore al fianco di Michael Bay, l’opera che rivela l’antefatto e la prima sperimentazione dello ‘sfogo’ sa come intrattenere e resta comunque accettabile.
A onor del vero gli eventi tendono a muovere con una certa lentezza mentre la scena s’infiamma letteralmente solo nell’ultima mezz’ora, con i più brutali scontri a fuoco e il confronto tra gli uomini di Dmitri e bande di mercenari assoldati dal governo per spazzare via i meno abbienti sguinzagliando al contempo una violenza xenofoba senza precedenti.
Adrenalina quanto basta e un plot tutto sommato convincente, perlopiù con la curiosità di assistere a quella che si pensava essere l’opera conclusiva di una serie di grande successo, scoprendo che un quinto installment della serie è previsto per marzo 2019, The Purge: Survival.
Oltre il messaggio politico-sociale di fondo e la notevole colonna sonora (in tal senso non mancate i titoli di coda), il personaggio più iconico per La prima notte del giudizio è senz’altro il pazzesco ‘Skeletor’, tossico che si macchia del primo omicidio, magnificamente interpretato dall’attore Rotimi Paul, che in occasione di tale ruolo si è tenuto lontano dai tre precedenti film per evitare di rimanerne influenzato.
VIDEO
Girato interamente digitale con cineprese Arri Alexa Mini a risoluzione nativa 2.8K, finalizzando il tutto su Digital Intermediate 2K. Aspect ratio 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC. Una condizione tale per cui si è reso necessario il rescaling per giungere a questa versione UHD, che rispetto alla controparte FHD non ha granché da offrire.
Fatte salve le scelte del cinematographer Anastas M. Nichos (Non aprite quella porta 3D) da parecchio fastidio il livello spesso troppo alto dei neri, elemento alquanto critico considerando che più della metà del film è incentrato su eventi notturni o in condizioni di scarsa illuminazione.
A tal proposito plauso al galvanizzante momento in cui viene tolta energia elettrica all’interno della palazzina dove il racconto giunge al proprio culmine, i lampi di luce intermittenti dei fari di emergenza creano un’atmosfera soffocante e coinvolgente, prestate attenzione in caso di sensibilità all’epilessia fotosensibile.
Anche in tali frangenti la resa delle immagini resta elevata ma riuscire a cogliere elementi con sostanziosa differenza a livello di rifinitura dei particolari così come di marcato risalto in background rispetto all’FHD è davvero un’impresa. Già di per sé il BD-50 2K ha dalla sua tutto quanto occorre per uno spettacolo in piena regola, in UHD sono osservabili relative differenze anche per i punti luce. Nel complesso un prodotto che ci sentiamo di consigliare a chi già possedesse l’intera serie di The Purge 4K.
AUDIO
DTS 5.1 lossy (754 kbps/24 bit) per l’italiano comunque interessante e dignitoso, in certi momenti anche con subwoofer su cui potrebbe occorrere intervenire manualmente per arginarne l’esuberanza. Dialoghi ben contrastati, alcuni effetti panning e circolari, dinamicità e pressione sonora sui generis.
Precisione e aumento del volume di elementi ascoltabili da ogni canale passando all’originale DTS:X, dando ancor più forma ai momenti più drammatici e concitati, caricando l’emozione del momento nelle scene di piazza durante la contestazione guidata da Nya all’inizio del racconto. Uno spettacolo acustico di primissimo piano che svetta a più riprese in zona reference.
Rotimi Paul è l’iconico tossico-killer ‘Skeletor’
EXTRA
Strano ma vero gli extra presenti nel Blu-ray 2K sono disponibili anche in UHD, riscalati 2160p/8bit/SDR senza chissà quale differenza evidente, per giunta un po’ troppo brevi: scena eliminata dal montaggio finale e altri 3 capitoli per un totale di circa 8′ minuti di contenuti con immagini dai set, interventi di parte di cast e troupe e focus sulle maschere più curiose indossate durante le riprese. Sottotitoli in italiano ovunque.
TESTATO CON: TV TCL P66 55″ 4K, UHD player Oppo UDP-203
Blu-ray disponibile su dvd-store.it
DTS:X originale prossimo al reference
HDR-10 wide color gamut
Digital Intermediate 2K
Poca differenza 4K/2K
Extra interessanti ma brevi
Durata: 97'
Anno di produzione: 2018
Genere: Drammatico
Regia: Gerard McMurray
Interpreti: Y'lan Noel, Lex Scott Davis, Joivan Wade, Mugga, Patch Darragh, Marisa Tomei, Luna Lauren Velez, Kristen Solis, Rotimi Paul
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Supporto: BD 66 + BD 50
Aspect Ratio: 2.39:1
Codifica Video: 2160p HEVC
Audio: Italiano DTS 5.1; inglese, tedesco DTS:X
Sottotitoli: italiano, inglese, tedesco, turco
© 2018, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.