Monta lo stesso processore video del più costoso DMP-UB900 e offre un interessante feature legata all’HDR. Basta però questo a fare del Panasonic DMP-UB400 un best-buy?
Solo un paio d’anni fa era un sogno sperare in film in 4K su supporto fisico e in lettori capaci di riprodurli. Eppure abbiamo visto come è andata a finire. Gli Ultra HD Blu-ray iniziano ormai a essere molti e anche la scelta dei player, partendo dal più economico (Xbox One S) per arrivare al più costoso e performante (l’Oppo UDP-203), propone modelli per tutte le tasche e le esigenze.
Tra questi spicca ancora il [amazon_textlink asin=’B01CKE33DO’ text=’Panasonic DMP-UB900′ template=’ProductLink’ store=’AF Digitale’ marketplace=’IT’ link_id=’e74bf9ff-1310-11e7-8ed3-ab15849f4261′], uno dei primissimi lettori Ultra HD Blu-ray ad arrivare sul mercato acquistabile oggi online anche a poco più di 500 euro. Se però volete spendere ancora meno e pretendete qualcosa in più in termini qualitativi rispetto alla pur valida console di Microsoft, il Panasonic DMP-UB400, disponibile a breve in Italia a circa 400 euro, potrebbe fare al caso vostro.
Una cifra decisamente più alta rispetto a quella richiesta per un “normale” lettore Blu-ray, ma se pensiamo ai prezzi dei primi player UHD a sbarcare sul mercato si tratta di un bel ribasso.
Qualità video
La prima cosa interessante del DMP-UB400 è che integra lo stesso processore video del DMP-UB900 e quindi, almeno teoricamente, dovremmo aspettarci una qualità video molto simile, se non identica a quella del fratello maggiore. Eppure abbiamo già visto come ciò non fosse del tutto vero già con la recensione del DMP-UB700 (anch’esso utilizza lo stesso chip HCX), cosa che fa pensare come, oltre alla semplice implementazione, a contare è anche il modo in cui il chip viene utilizzato.
Nonostante infatti i proclami di Panasonic, abbiamo notato fin da subito come l’UB900 offra una resa video ancora superiore rispetto a quella del nuovo arrivato. Basta mettere su lo stupefacente Ultra HD Blu-ray di Planet Earth II e l’UB400 fa un lavoro notevole nel restituire il dettaglio, i colori, le sfumature più tenui, l’impatto, la solidità delle texture e la compattezza del quadro.
Buona anche la resa delle ombre nelle scene notturne e i movimenti di macchina appaiono estremamente fluidi e privi di incertezze. Passando al Blu-ray di The Imitation Game, siamo rimasti colpiti positivamente da come l’UB400 offra colori bilanciati e un quadro pulito e nitido. Una caratteristica mutuata dall’UB900 e che si nota ad esempio nel modo in cui sono riproposti gli incarnati dei volti, gli intrecci di un vestito o tanti piccoli particolari cromaticamente solidissimi.
Tornando però all’Ultra HD Blu-ray di Planet Earth II e passando alla sequenza dell’inseguimento dell’iguana, sembra che manchi qualcosa per definire questo come un quadro di riferimento. La sensazione è di non riuscire a tirare fuori davvero il meglio da questo incredibile documentario in 4K e vorremmo una qualità video con ancora più dettaglio e impatto, come nelle scene nel deserto o nelle onde che si infrangono sugli scogli. Insomma, buono ma non eccezionale.
Passando invece all’UB900, ecco che il quadro si anima di uno spirito nuovo. Tutto appare più limpido e incisivo, con più gradazioni nelle sfumature dei grigi e marroni e con un dettaglio che fa segnare un ulteriore passo avanti rispetto a quello già buono dell’UB400.
Gli stessi colori appaiono più ricchi e profondi sull’UB900, con il verde delle giungle ancora più acceso e i colori degli animali che catturano maggiormente l’attenzione dello spettatore. Il DMP-UB400 è certamente un valido lettore Ultra HD Blu-ray, ma non è in grado di restituire tutta la magia del 4K come invece riesce a fare l’UB900.
Ad accomunare i due player è invece l’eccellente upscaler. Con diversi dischi di test su DVD si fa inevitabilmente fatica a “riadattarsi” all’ormai sorpassato SD, ma una volta che gli occhi hanno fatto l’abitudine al caro vecchio PAL l’UB400 restituisce una qualità video davvero ottima anche con questi contenuti. L’UB900 riesce a fare ancora meglio, ma rispetto alla visione in 4K le differenze sono molto meno marcate.
Qualità audio
Un po’ lo stesso discorso può essere applicato alla resa audio. Le esplosioni, i clangori metallici e i rombi dei motori dei TIE fighter in Star Wars: Il Risveglio della Forza sono precisi, brillanti e agili. Gli effetti surround sostengono la tensione drammatica di molte sequenze del film in modo impeccabile e nel complesso non possiamo davvero lamentarci di come il sound sia divertente, dettagliato e ricco d’impatto.
Lo stesso Blu-ray ascoltato con l’UB900 e con lo stesso impianto audio però mette in campo una dinamica più aggressiva (ma mai sbilanciata) e un impatto maggiore. Le stesse voci suonano più espressive e meglio inserite nel contesto e, là dove c’è bisogno di picchiare duro, il risultato è più “ruggente” rispetto a quanto sentito sull’UB400.
Funzioni
Molte delle feature più interessanti dell’UB900 sono state portate anche sull’UB400. Non solo le due uscite HDMI 2.0 compatibili con HDCP 2.2 e ormai presenti in qualsiasi lettore simile, ma anche il supporto a file audio ad alta risoluzione fino a 24-bit/192kHz e la compatibilità con i più disparati formati (MP3, FLAC, DSD e altri ancora).
A differenza dell’UB900 non troviamo le uscite audio analogiche, ma è presente comunque un’uscita ottica, oltre a due porte USB e all’accoppiata Wi-Fi/Ethernet come opzioni di connettività. Le app disponibili sono bene o male sempre quelle (Netflix, Amazon Prime Video, YouTube). Rispetto all’UB900 non troviamo la certificazione THX, ma l’UB400 ha comunque una funzione piuttosto interessante legata all’HDR.
Premente il pulsante HDR Setting sul telecomando, si hanno a disposizione quattro opzioni per aumentare la luminosità di un contenuto HDR a seconda dell’ambiente più o meno luminoso nel quale lo stiamo guardando.
Sinceramente preferiamo l’opzione Standard se, come al solito, ci troviamo in una stanza buia quando guardiamo un film, ma nel caso siate in una stanza luminosa potete trovare l’impostazione successiva in grado di dare più impatto all’immagine, pur mantenendone inalterato il bilanciamento cromatico e senza compromettere in maniera eccessiva il dettaglio e la profondità del nero. Vi sconsigliamo invece l’opzione più intensa, che oltre a far perdere dettaglio è davvero troppo “sparata” come luminosità.
Verdetto
Il Panasonic DMP-UB400 offre prestazioni tutto sommato buone e prive di limiti particolari, sebbene inferiori a quelle che è in grado di restituire ancora oggi il fratello maggiore DMP-UB900, soprattutto se puntate quasi esclusivamente a godervi al meglio contenuti video in 4K. E con l’UB900 che si può comprare investendo ulteriori 100 euro (o poco più), l’UB400 si trova di fronte a un rivale interno davvero temibile.
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Verdetto
Monta lo stesso processore video del più costoso DMP-UB900 e offre un interessante feature legata all’HDR. Basta però questo a fare del Panasonic DMP-UB400 un best-buy?
Pro
Qualità video soddisfacente
Bilanciamento cromatico ok
Completo
Contro
Inferiore al DMP-UB900 sul versante audiovisivo
Non aspettatevi un quadro video in 4K di riferimento
Scheda tecnica
Connessioni e connettività: 2xHDMI out, uscita audio ottica, Ethernet, Wi-Fi, 2xUSB
Upscaling 4K: sì
Peso: 1,5 Kg
Dimensioni (LxAxP): 320x45x199 mm
Prezzo: 399 euro
Sito del produttore: www.panasonic.com/it/