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Pitchblack Playback: immersione musicale senza paragoni

Pitchblack Playback

Abbiamo ascoltato al buio e bendati il nuovo album di Daniel Avery e Alessandro Cortini con un sistema audio a 14 canali. Ecco la magia di Pitchblack Playback

Con gli occhi bendati e in posizione fetale su una poltrona sacco, circondati da altri 40 ascoltatori silenziosi, ci sentiamo estremamente coccolati, sia fisicamente che mentalmente. Se non siete mai stati nello showroom L-ISA di L-Acoustics di Londra, dovreste farlo assolutamente se per lavoro e turismo siete nella capitale inglese. L-Acoustics tiene sessioni di ascolto regolari il venerdì e lo showroom è a cinque minuti a piedi dalla stazione della metropolitana di Highgate.

In precedenza abbiamo avuto il piacere di scoprire il sistema audio Ocean a 14 canali L-ISA, ma questa volta ci troviamo in questa location unica per ascoltare, in collaborazione con Pitchblack Playback, l’ultimo album di Daniel Avery e Alessandro Cortini intitolato Illusion of Time. Pitchblack è un’azienda che organizza sessioni di ascolto invitando a sperimentare l’ascolto di album nuovi e classici come non li avete mai ascoltati prima: in un cinema o in uno spazio intimo e nell’oscurità quasi completa.

Lo spazio di questa sera, per la prima volta, è lo showroom L-ISA. Grazie alle 14 luci blu che ci circondano (una sopra ogni diffusore Syva), l’illuminazione trasmette immediatamente una sensazione di pace e tranquillità mentre ci accomodiamo. Il fondatore di Pitchblack, Ben Gomori, ci invita a spegnere i nostri smartphone o a silenziarli (e lo facciamo molto volentieri).


Subito siamo avvolti da un silenzio quasi totale (giusto il rumore inevitabile delle poltrone che si muovono sotto il nostro peso). Un ascoltatore accanto a noi fa spallucce e spegne il suo iPhone senza fiatare, sussurrando che se qualcuno non può rimanere senza il suo smartphone per 45 minuti forse dovrebbe ripensare il loro rapporto con la tecnologia.

Mettiamo sugli occhi la benda che ci viene consegnata e anche se Ben ci dice che non è strettamente necessario in quanto la stanza presto sarà comunque buia, siamo qui per un’esperienza totalmente immersiva e quindi… benda sia. L’atto di eliminare fisicamente uno dei nostri sensi dovrebbe focalizzare la nostra attenzione sugli altri sensi, o almeno così sostiene la teoria.

Ben ci dice anche che, essendo praticamente sdraiati sul pavimento (e il sistema audio Ocean è ottimizzato per un ascolto tradizionale ad altezza orecchie), stasera avremo un’esibizione con una leggera esuberanza in gamma bassa, ma ci assicura che il nuovissimo album di Avery e Cortini suona in modo assolutamente fantastico con questo sistema a 14 canali. E non ha torto.

Visto anche il genere musicale proposto (una sorta di ambient dagli accenti elettronici e riflessivi), per i seguenti 45 minuti siamo guidati attraverso una collina desolata e spazzata dal vento, ci arrampichiamo su alberi alti e invadenti e sperimentiamo l’occhio frastagliato di un tornado. E, in un momento fugace e felice (durante la title track), ascoltiamo progressioni di accordi così cupe e belle che pensiamo di poter piangere. Almeno, è così per noi.

Quando le luci si accendono, un ascoltatore dice di aver sentito il basso tremare su un lato del suo corpo e di averlo poi “visto” mentre si spostava verso l’angolo più lontano della stanza. Una coppia nelle vicinanze esclama “è stato magnifico” all’unisono; i due si tolgono le bende e si mettono a ridere visibilmente soddisfatti e incantati dall’esperienza appena vissuta.

Vi esortiamo a mettere da parte i vostri preconcetti, qualunque sia il vostro pensiero su queste riflessioni sonore certamente un po’ bizzarre. Questo tra l’altro era un album non ancora pubblicato sul mercato (su Tidal potete per ora ascoltare solo due brani) e che quindi tutti i partecipanti alla sessione ascoltavano per la prima volta. Nemmeno a farlo apposta, ci piacerebbe ascoltarlo di nuovo. E ci piacerebbe anche goderci un po’ di musica classica su questo mostruoso sistema audio a 14 canali, naturalmente sempre al buio e nel più totale relax.

Se volete conoscere i prossimi appuntamenti con le sessioni di ascolto di Pitchblack Playback, qui trovate l’elenco completo e, come potete vedere, quasi tutti i prossimi eventi si terranno a Londra e dintorni con solo qualche eccezione (New York). In Italia Pitchblack Playback non è mai approdata e difficilmente, in tempi di coronavirus come questi, lo farà in tempi brevi. Però non sarebbe affatto male se accadesse.

© 2020, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

© 2020, AF Digitale. Tutti i prodotti sono stati provati nelle apposite sale di ascolto e di visione di What HiFi e Stuff.tv dal team editoriale con sede nel Regno Unito.

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