Il Prism Sound Callia ha tutto quello che serve per soddisfare gli amanti del dettaglio, ma questo non basta a renderlo un DAC hi-res a cinque stelle.
Prism Sound ha trascorso i suoi 30 anni di vita al servizio dell’audio professionale, almeno fino ad ora. Callia è infatti la prima incursione dell’azienda nel mercato consumer e si tratta di un’elettronica che unisce DAC hi-res e amplificatore per cuffie, esattamente il tipo di prodotto che sta andando alla grande nel mercato consumer hi-end. Per di più, provenendo da un produttore molto rinomato in ambito professionale, il Prism Sound Callia non può che partire con il piede giusto e anche il suo prezzo (online si parte da circa 1800 euro) non è affatto esagerato considerando altri prodotti Prism Sound.
Caratteristiche
Sul pannello posteriore trovate ingressi ottico, coassiale e USB, oltre alle uscite analogiche RCA e XLR. C’è anche un interruttore per regolare il livello di uscita a seconda della sensibilità delle cuffie che utilizzate. Sulla parte frontale sono invece disposti l’uscita cuffie da 6,3mm e due file di indicatori LED che segnalano con una luce blu l’ingresso selezionato, la frequenza di campionamento e la profondità di bit, una manopola del volume (illuminata da un anello di LED e che funge anche da selettore di ingresso) e, infine, un controllo del volume più piccolo per l’uscita cuffie.
Costruzione
Il Prism Sound Callia è in grado di accettare segnali PCM fino a 384 kHz. Qualsiasi valore superiore a 192kHz viene sottocampionato prima di passare ai due DAC integrati, dei Cirrus Logic che si trovano nei convertitori professionali di Prism Sound. Anche i segnali DSD64 e DSD128 vengono convertiti in PCM.
La costruzione è solida e robusta, come dovrebbe essere in questa fascia di prezzo e i controlli funzionano senza intoppi. Il Prism Sound Callia non ha particolari meriti sul versante estetico, o per lo meno non ha l’impatto del nostro DAC preferito in questa fascia di prezzo (il Chord Hugo 2), ma nell’insieme è un prodotto ben costruito, non privo di piacevoli tocchi di classe (la corona di LED attorno alle due manopole del volume) e con una componentistica interna di tutto rispetto.
Qualità audio
Iniziamo i test collegando il Callia a un MacBook Air (con software Pure Music) tramite USB e riproducendo un file a 24 bit/192kHz di The Long Way Home di Tom Waits reinterpretata da Norah Jones. Questa registrazione Blue Note del 2013, spaziosa e focalizzata, rappresenta la definizione perfetto di buon gusto, con ogni elemento sonoro isolato all’interno del palcoscenico sonoro ma integrato perfettamente nella performance. La voce della Jones è vicina, centrata e resa molto viva da diversi dettagli (rumori, gestione del respiro e timbro elegante e naturale).
Il Callia prende questo file ricco di informazioni e fa un buon lavoro con esso. Le minuziose differenze nelle singole pennate di chitarra, la precisione del canto della Jones e la reattività complessiva della band sono tutte riproposte in dettaglio. Il timing è piuttosto buono e l’impressione dei musicisti che si relazionano e reagiscono l’uno con l’altro è ben riconoscibile.
C’è poi una gradevole uniformità nel modo in cui viene proposta la gamma di frequenze; non c’è un’enfasi eccessiva in nessun punto dello spettro, ma solo un percorso convincente e naturale dalle frequenze più basse a quelle più alte. Anche se questa non è una registrazione molto dinamica (i dischi di Norah Jones non sono mai stati progettati per trascinare l’ascoltatore), c’è un elemento che ci ha lasciati un po’ freddi nel suono Prism Sound Callia.
Forse gli anni trascorsi da Prism Sound a proporre audio professionale hanno avuto questa conseguenza. Come strumento analitico il Callia non fa infatti una piega, ma come mezzo per portare in primo piano l’emozione di una registrazione convince molto meno. Decidiamo comunque di dargli un’altra possibilità con un FLAC in qualità CD a 16-bit/44.1kHz di 50ft Queenie di PJ Harvey.
Questa registrazione è l’equivalente sonoro di essere inseguiti in un parcheggio di un pub da dei tipi poco raccomandabili, ma mentre tutti i dettagli emergono dalla canzone (grazie anche alla torrenziale produzione di Steve Albini), i deliranti livelli di attacco che siamo abituati a percepire con altri DAC di questo livello sono praticamente assenti. Nessuna delle “cattiverie vocali” della Harvey è comunicata correttamente e le variazioni dinamiche (decisamente pronunciate in questa registrazione) sono appiattite con risultati tutt’altro che esaltanti.
Verdetto
Se sono i dettagli più fini e minuziosi che volete ascoltare, l’effetto del plettro sulla corda di una chitarra acustica o il sussurro irregolare del respiro di una voce che si prepara a cantare un inciso trascinante, il Prisma Sound Callia è il DAC perfetto per voi. Il suo è infatti un ascolto aperto, che descrive bene un palcoscenico sonoro e che mette in campo un timing piacevolmente naturale. Se però badate anche agli aspetti più viscerali della musica, alle variazioni dinamiche e all’espressività che si richiede ai generi musicali più disparati, il Callia risulterà molto meno soddisfacente.
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Riassunto
Il Prism Sound Callia ha tutto quello che serve per soddisfare gli amanti del dettaglio, ma questo non basta a renderlo un DAC a cinque stelle.
Pro
Ascolto dettagliato e ben organizzato
Costruzione solida
Ampio parco connessioni
Contro
La dinamica e l’espressività non sono il suo forte
Scheda tecnica
Sistema di conversione: Cirrus Logic CS 4398
Frequenza di campionamento (kHz): PCM 32/384, DSD 128 in DoP THD (%): 0.00045
Ingressi digitali: USB, coassiale, ottico
Uscite analogiche: RCA, XLR, cuffia
Prezzo: 2.170 euro
Dimensioni: 28,5 x 5 x 24,2 cm
Peso: 2,1 kg
Sito del produttore: www.prismsound.com
Distributore italiano: www.funkyjunk.it
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