I chip Snapdragon 660 e 630 pensati per gli smartphone di fascia media porteranno funzionalità che ad oggi sono disponibili solo sui modelli di fascia alta
Qualcomm lunedì scorso ha introdotto i nuovi chip Snapdragon 660 e 630, che portano importanti novità e aggiornamenti rispetto ai SoC (System On Chip) utilizzati negli smartphone a basso costo lanciati nel corso degli ultimi sei mesi.
Tra qualche mese si potrà acquistare uno smartphone a basso costo dotati di questi nuovi chip, con prezzi a partire dai 200 euro. I nuovi smartphone di fascia bassa saranno caratterizzati da una velocità di download LTE, ovvero quella attualmente disponibile per iPhone 7, ed avranno processori grafici in grado di catturare video in 4K.
Inoltre gli smartphone low-cost si potranno caricare più velocemente che mai. Infatti entrambi i nuovi chip di Qualcomm supportano la tecnologia “Quick Charge 4”, che consente di raggiungere il 50% di ricarica dello smartphone in soli 15 minuti.
Snapdragon 660, più veloce ma con più autonomia allo smartphone
Lo Snapdragon 660 è come una versione ottimizzata dei chip utilizzati negli smartphone di fascia alta, come ad esempio il Samsung Galaxy S7, che si basa sul modello Qualcomm Snapdragon 821, di cui condivide l’architettura del chip, ovvero la Kryo.
Gli smartphone con Snapdragon 660 saranno in grado di supportare display con risoluzione di 2560 x 1600 pixel. Il chip offre anche una CPU il 20% più veloce rispetto al suo predecessore, lo Snapdragon 653. Stesso discorso per la nuova versione della GPU Adreno che è circa il 30% più potente di quella utilizzata con lo Snapdragon 653. Come detto sarà integrato anche un modem X12 LTE. Importante novità riguarda anche la durata della batteria che con il chip 660 dovrebbe offrire 2 ore extra di autonomia rispetto allo Snapdragon 653.
Snapdragon 630, arrivano molte novità
Alcuni dei grandi aggiornamenti apportati da Qualcomm ai nuovi chip sono meglio evidenziati nella fascia bassa, occupata dallo Snapdragon 630, che succede al modello 625, utilizzato nello smartphone Moto G5 Plus. I nuovi smartphone che utilizzeranno lo Snapdragon 630 potranno contare sulle connessioni Bluetooth 5 e Wi-Fi 802.11ac, rispetto al Bluetooth 4.1 e Wi-Fi 802.11 b/g/n, al momento offerti dal Moto G5 Plus.
Lo Snapdragon 630 supporta anche la connessione USB-C 3.1, mentre il Moto G Plus ha una vecchia micro-USB 2.0 quale porta di ricarica. C’è da sottolineare che gli otto-core messi a disposizione dallo Snapdragon 630 non si basano sull’architettura Kryo, ma su un processore ARM Cortex-A53 standard. Questo è simile a quello presente nello Snapdragon 625, ma la CPU dello Snapdragon 630 ha una velocità di clock più alta.
Gli smartphone con Snapdragon 630 saranno in grado di catturare video in 4K, mentre il Moto G5 Plus è in grado di riprendere video alla risoluzione di 1080p. La GPU dello Snapdragon 630 è di circa il 30% più veloce rispetto a quella presente nello Snapdragon 625/626. Si arriva al 10% in più di velocità per quanto riguarda la CPU.
Supporto alle API Caffe2
Una caratteristica secondaria dei nuovi chip è il supporto per l’intelligenza artificiale tramite le API di Facebook come Caffe2. Gli sviluppatori possono scrivere applicazioni in cui le fotocamere possono riconoscere le immagini in tempo reale. Gli smartphone con i nuovi chip sfrutteranno CPU, GPU e segnale digitale del processore per l’apprendimento automatico, meglio conosciuto come “machine learning”.
Questa tecnologia potrebbe portare all’introduzione nell’uso del linguaggio naturale con gli smartphone. Nonostante l’utilizzo di più unità di elaborazione non sia il modo più efficace per creare reti neurali per l’apprendimento automatico, si tratta comunque di un buon inizio.
I due chip sono realizzati con processo produttivo a 14 nanometri. Questa non è una caratteristica “da urlo”, visto che il top dei chip Qualcomm, che al momento è lo Snapdragon 835 utilizzato nei Samsung Galaxy S8, è realizzato con un processo produttivo a 10 nanometri.
I nuovi chip sono progettati per essere inseriti anche nei tablet. Alcuni produttori inoltre potranno scegliere di utilizzare i nuovi chip di Qualcomm per droni, robot e dispositivi IoT.
© 2017, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.